Ferrara fuori da Google Map....

ferrara1Estense com  L'isolamento di Ferrara

*Lanfranco Viola

La capitale (?) del Ducato Estense continua a vivere nel suo drammatico isolamento di nobildonna decaduta, ( ormai in miseria ) trascurando completamente un settore produttivo del Terziario,il Turismo, senza che nessuno dei partecipanti alle prossime elezioni, dia segno


di volerlo seriamente rianimare facendone una priorità.


Forse in quanto non se ne sono colpevolmente mai occupati, fino ad oggi?


Ho già raccontato i dati del disastroso confronto con Salisburgo, città UNESCO di dimensioni analoghe,dove l’Industria Turistica cittadina fattura quasi 8 volte più di quello che fattura Ferrara


http://www.estense.com/?p=372968 e i cui incassi, ( ricordo per i disattenti ) per la Banca d’Italia ,vengono classificato sotto la voce “esportazioni”.


Anche se sembra che nessuno l’abbia ancora capito, come se per “esportazioni” si debbano intendere solo quelle relative a scarpe di lusso o asparagi.

Esportazioni che avvengono senza importazioni di materie prime ,dando così vita ad un indotto altamente “virtuoso” per l’occupazione,( specialmente giovanile), e per la nostra Bilancia dei Pagamenti.

Premesso che , sotto la guida tragica  di questo assessorato regionale al Turismo,il numero complessivo annuale dei Pernottamenti nella nostra regione non è aumentato nel corso degli ultimi 10 anni,vale la pena confrontarlo con quanto accaduto nello stesso periodo, per esempio, nella Regione Piemonte.


“Dal 2004 a oggi i pernottamenti Turistici in Piemonte sono cresciuti del 36 % attestandosi nel 2013 a quota 12,7 milioni di presenze.


 (7,6 milioni di presenze dall’Italia e più di 5 milioni dall’estero )


La Germania rimane il primo mercato;BOOM dei Russi : + 32 % “


Turisti russi che evidentemente noi non vogliamo,visto che non abbiamo messo on line ,nemmeno una pagina  di descrizione del nostro Patrimonio Unesco, nella loro lingua.


Questi dati a dimostrazione che ,anche in periodi di crisi, Il Turismo, cresce nel mondo , in Italia ed in altre Regioni, a patto che non sia in mano ad incompetenti, pagati a prescindere.


Per completare il ragionamento, mi tocca l’obbligo di riportare qualche altro dato,nella speranza che qualcuno si smuova dalle proprie abitudini mentali e dall’indolenza che pervade tutti, anche  a livello di intenzioni, almeno durante questa campagna elettorale.


“Impresa Turismo”, Notiziario on line, ha svolto una indagine su 1718 operatori,per chiedere loro quali fossero le azioni più importanti da perseguire per  rilanciare il Settore dell’Ospitalità:


queste le prime 5  risposte  in ordine percentualmente  decrescente:


1 ) Maggiore valorizzazione  dei luoghi di potenziale interesse Turistico -/  R. = 56,5 %


2 ) Sviluppo di una qualificata offerta cittadina di”prodotti” turistici vari  (sport,arte,cultura,wellness,ecc.) -/  R. = 44,2 %


3 ) Innalzamento degli standard qualitativi medi del sistema ricettivo e della ristorazione. -/  R. = 36,4 %


 [ difficile da realizzare da parte di operatori privati, senza i primi due da parte di autorità (?) pubbliche territoriali: ndr ]


4 ) Aumento del valore immateriale da comunicare ai potenziali Turisti,della destinazione in oggetto e dei suoi principali prodotti tipici.-/  R.  = 18,2 %


5 ) Rafforzamento  della capacità dell’offerta Turistica cittadina da comunicare ON LINE  alla  domanda internazionale.-/  R. =  14,9 %


Qualcuno può ritrovare nelle azioni svolte dagli assessorati e dalle associazioni di Categoria, o anche dalla Camera di Commercio, negli ultimi anni,qualcosa di analogo con queste richieste disperate ( ed inascoltate ) da parte di Operatori dell’Ospitalità  ?


Io non me ne sono accorto.


Ma attendo eventuali segnalazioni.


Cordiali saluti

Arch. Lanfranco Viola