Però il Salone del libro non sarebbe divertente se non offrisse sempre il fianco a qualche polemica. A esempio, che bisogno c'era di dire, come ha detto ieri il direttore Ernesto Ferrero, che «quello dei social network è un mondo di solitari che gridano nella vana speranza che qualcuno li ascolti»? A parte che il Salone stesso è presente nei social, nei giorni caldi gli utenti di Twitter si raccoglieranno intorno all'hashtag #SalTo14 per commentare libri, acquisti e incontri. È un'ottima pubblicità (gratuita) per il Salone stesso e per il mondo della lettura in generale. I solitari sono in cerca di altri solitari con i quali condividere un'esperienza culturale e sentirsi meno solitari. Nessuno, che io sappia, grida. Ieri «i solitari» erano però sommessamente delusi. Se la cultura è (anche) innovazione perché ridurre a inutile rumore di fondo l'universo variegato dei social network, cioè il futuro? IL GIORNALE *Gnocchi
Però il Salone del libro non sarebbe divertente se non offrisse sempre il fianco a qualche polemica. A esempio, che bisogno c'era di dire, come ha detto ieri il direttore Ernesto Ferrero, che «quello dei social network è un mondo di solitari che gridano nella vana speranza che qualcuno li ascolti»? A parte che il Salone stesso è presente nei social, nei giorni caldi gli utenti di Twitter si raccoglieranno intorno all'hashtag #SalTo14 per commentare libri, acquisti e incontri. È un'ottima pubblicità (gratuita) per il Salone stesso e per il mondo della lettura in generale. I solitari sono in cerca di altri solitari con i quali condividere un'esperienza culturale e sentirsi meno solitari. Nessuno, che io sappia, grida. Ieri «i solitari» erano però sommessamente delusi. Se la cultura è (anche) innovazione perché ridurre a inutile rumore di fondo l'universo variegato dei social network, cioè il futuro? IL GIORNALE *Gnocchi