Il Giornale- No Tav della Domenica ... in azione passatista



Dalla Val di Susa a Genova: ogni fine settimana i no global organizzano il pic nic del ribelle, a base di pane e molotov
 
E nel week end che fai? La rivoluzione. Appena un po’ meno costosa della gita a Camogli, appena un po’ più trendy della trattoria fuori porta, ecco l’ultima moda della primavera-estate 2011: il guerrigliero della domenica. Si porta su tutto, come il blu, fa fine e impegna appena il giusto: per informazioni citofonare Che Guevara. Chiuso per riposo settimanale dal lunedì al venerdì.
In effetti, non si sa bene che cosa faccia durante i giorni feriali. Ma nel fine settimana il guerrigliero della domenica non manca a un appuntamento con le barricate. Provate a immaginarlo al sabato mattina, quando arriva la sua ora. E allora lui, tutto emozionato, comincia a provarsi davanti allo specchio il nuovo modello di fazzoletto copri-volto, dopo aver regolarmente preparato spranghe e borsa frigo: «Cara, fai in fretta, che partiamo». «Finalmente, caro. E dove andiamo? Al mare? Al lago? In montagna?». «No andiamo a fare la rivoluzione». «Oh che bello! Fare la rivoluzione. Cos’è il nome di un nuovo agriturismo?».
Ma sì, l’agriturismo pane e molotov: è il pic nic del ribelle, il fine settimana più esplosivo che ci sia, nel vero senso del termine. Mazze e bombe carta, da casello a casello. Poi la domenica sera tutti in coda per il rientro. Se uno guarda il calendario degli ultimi mesi, in effetti, lo vede costellato di manifestazioni assai rivoluzionarie: vorrebbero sconvolgere tutto, ma intanto rispettano rigorosamente le feste comandate.

Domenica 6 febbraio, il popolo viola assalta villa San Martino a Arcore; sabato 2 aprile, i centri sociali trasformano Ventimiglia in un campo di battaglia; domenica 10 aprile, i no global si scatenano a Padova; domenica 3 luglio, i no Tav devastano la Val di Susa... E ci siamo limitati alle manifestazioni più importanti, quelle concluse con feriti, arrestati, botte e sangue. Ma la moda sta dilagando. E questo fine settimana, sarà che sentono l’aria dell’estate, i guerriglieri della domenica hanno dato il meglio. Doppio appuntamento con il grand hotel Rivoluzione: di notte in Piemonte, di giorno a Genova. Transfer e pranzo al sacco compresi, si capisce: ricordati di santificare la festa (e quindi di spaccare qualche testa)....

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http://www.ilgiornale.it/interni/rivoluzionari_ma_solo_domenica/24-07-2011/articolo-id=536522-page=0-comments=1

 

Genova - I professionisti della violenza. Il tour dei No Tav da Chiomonte oggi si sposta a Genova. Dopo la notte di fuoco in Val Susa un centinaio di manifestanti anarchici e antagonisti ha fatto capolino nel capoluogo ligure per partecipare al corte del decennale del G8. Sono stati accolti con un lungo applauso dagli altri manifestanti, tanto che intorno alle 17 sono stati proprio loro ad aprire il corteo. Sfilano con le loro bandiere in testa alla manifestazione che da Sampierdarena raggiungerà il centro del capoluogo ligure al grido di "Giù le mani dalla Val Susa", con in mano striscioni su cui si legge "No Tav".

Dieci anni dopo i No Global fanno ancora paura e Genova è blindata. Circa 500 agenti presidiano i luoghi sensibili e le forze dell'ordine hanno fatto rimuovere centinaia di cassonetti lungo tutto il percorso del corteo e rinforzato i controlli nelle stazioni ferroviarie e nei caselli autostradali. Alla manifestazione parteciperà anche il leader di Sel Nichi Vendola. Gli organizzatori del corteo hanno precisato che si tratta di una manifestazione pacifica. Ma l'arrivo dei No Tav rischia di pregiudicare tutto. Basti pensare infatti a quello che hanno combinato questa notte a Chiomonte (Torino). L'obiettivo era sempre lo stesso: bloccare il cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione e scatenare la guerriglia contro le forze dell'ordine. Così, dopo le minacce di bloccare il Tour de France al Pinerolo e il ritiro della Juventus a Bardonecchia e dopo gli ultimi scontri in Val Susa, ieri circa seicento manifestanti sono tornati all'opera e, dopo aver accatastato fascine di legno, rami e altri manufatti, hanno appiccato incendi e hanno accerchiato la recinzione del cantiere. CONTINUA

 

 

http://www.ilgiornale.it/interni/val_susa_notte_fuoco_pietre_petardi_e_bulloni_dei_no_tav_contro_agenti/23-07-2011/articolo-id=536482-page=0-comments=1