In proposito il filosofo tende a giustificare la corruzione dei magistrati, in seno al sistema monarchico della Francia del suo tempo. Una posizione che gli sarà rimproverata da Voltaire, mentre Hume ne colse il reale significato, quando osservò che dalla “venalità delle cariche venivano ai giudici francesi la libertà e l’indipendenza”. Solo l’indipendenza dei giudici, infatti, a parere di Montesquieu, garantisce l’applicazione obiettiva delle leggi, senza le quali non può sussistere la società civile. “La libertà, dunque, può essere solo la libertà nella legge”.
Casalino Pierluigi, 27.07.2011.