lunedì 12 gennaio 2009

PAOLO RUFFILLI SPIRITOLIBERISTA

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PAOLO RUFFILLI SPIRITOLIBERISTA

 

La musica, Principessa (senza Regine superflue) delle Arti, asseriva certo futuro anteriore.

Nelle poetiche contemporanee (anche pretese sperimentali a volte), certo feticismo della Parola, non danzante, attraversa tutt'oggi certa tendenza, gira e rigira basata su banali meccanismi difensivi freudiani, rispetto alle sfide del postmoderno e della complessità del Futuro, piaccia o meno, venuto alla luce. Tra Apocalittici e Integrati, facili vie di fuga dalla guerra del presente e dalla scoperta del Futuro, una terza mossa possibile, peraltro, neppure è mosca bianca.

A livello europeo un certo Enzensberger (tra diversi altri), in Italia, tra altri, il poeta e scrittore Paolo Ruffilli, tra i pochi autentici eredi delle neovanguardie del Gruppo 63, 70, via Barilli e Spatola, assai noto, (pubblica per Garzanti, Marsilio, ecc.), fin dagli esordi capace di trascendere, i limiti cosiddetti sociali e extrartistici di quelle generazioni, appunto, spesso, autocastrate- allievi inclusi- nel cemento armato di certa fobia-grammatica di ritorno, priva di Musica, di Forza della Ragione e dell'Immaginazione. Immaginazione, nella cifra di Ruffilli, magari reinventata alla luce della miglior linguistica e semiotica: tra Gremais e Baudrillard o lo stesso Barthes, ri-lette da quest'ultimi senz'altro con sguardi innovativi poetici: la poesia come scienza.


E tale interfaccia scienza-poesia, sulla figura-sfondo danzante o avvolgente della Musica, attraversa la produzione globale di Ruffilli: in particolare appare trasparente nell'ultimo volume appena edito:Le Stanze del Cielo (Marsilio), presentato Venerdì scorso, 9 gennaio, anche a Ferrara nella Sala dell'Arengo del Comune di Ferrara.

A cura della Società Dante Alighieri di Ferrara(davvero creativamente accademica... Ruffilli e un centenario futurista nel giro di un mese-complimenti!), introdotto dalla Presidentessa e raffinata ricercatrice culturale Luisa Carrà, presentato tecnicamente con grande perizia “classica” dalla scrittrice Gina Nalini, davanti ad un folto pubblico (e molti scrittori ferraresi. Tra cui Roversi, Donegà, Garberoglio, Scrignoli, Nascosi, evento non così diffuso a Ferrara...), Paolo Ruffilli ha orginalmente suggerito le password – per- così dire della propria poetica e dell'ultimo libro nello specifico con straordinaria scorrevolezza e alta leggerezza.

Parole cristalline e musicali, un inno- al passo anche con la miglior psicoanalisi letteraria (certo Lacan), l'Immaginazione come Immaginario in libertà; l'Ossessione come demone della creatività, contro certo Realismo ancora residuale e residuato.... in Italia. La Poesia come Musica, input genetico della specie umana per trascendere i limiti di ogni grammatica e di ogni vocabolo, in sublime controtendenza rispetto a molti pennaioli contemporanei, meri imbianchini della Parola: il rifiuto del facile e convenzionale e tirannico (il totalitarismo è nel linguaggio disse lo stesso Barthes alla sua inaugurazione... come Rettore a La Sorbonne!) Significato, arido, statico e sterile, nell'evocazione invece di certa Logica del Senso insita nel cosiddetto Significante, meglio in certo coro dei significanti, degli interstizi e i witz possibili della Parola, dinamica, musicale.

Una sorta di Parloiberismo futuristico innestato da Ruffilli con “calcolo inconscio” neopitagorico e... musicomatematico nelle pagine e nei versi di un volume apparentemente concentrato su ardui temi sociali quali la tossicodipendenza e il carcere, metafore soprattutto per Ruffilli per accendere sempre più nel 2009 la Libertà come Estetica e Poetica dell'Esistenza, concreta, vissuta, Spirito+Azione, Immagin-Azione, Contempl-Azione, Mut-azione attraverso i Versi mixati da 7 note immaginarie. La poetica come Spiritoliberismo... cara a Zarathustra?

ROBERTO GUERRA

http://www.italian-poetry.org/Ruffilli.htm

domenica 11 gennaio 2009

GRANDE SPAL 2-1 AL MONZA

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SPAL-MONZA 2-1 IN TRASFERTA...

Grande Spal, in rimonta e battagliera a Monza, capace alla fine di cogliere il quinto successo esterno, a metà campionato un traguardi significativo per una squadra che- magari- non  vincerà il Campionato, ma con tutte le carte in regola per accedere ai playoff e quindi conquistare la Serie B con gli spareggi.

La fiducia è d'obbligo: ieri la Spal sotto al 4', dopo altri 4 ha subito pareggiato con il giovane bomber Arma (nono goal stagionale!) e al 15' della ripresa ha capovolto il risultato con un gran colpo di testa di Ghetti, difensore d'attacco (quasi un Facchetti postmoderno). Poi l'undici estense ha controllato senza particolari difficoltà il vantaggio fino alla fine. Ora veleggia solitaria in seconda posizione a 1/4 punti dalla Pro Patria capolista, di scena oggi nel posticipo.

Nè si tratta solo di un punteggio soddisfacente: quest'anno è una gran bella Spal: la vittoria va giustamente amplificata per lo spirito-come accennato- soprattutto, trame di gioco anche eleganti su un campo freddissimo.... la neve quasi ospite speciale a bordo campo, in un mese-inoltre- Gennaio, dove anche in Serie A, le Grandi, leggi Inter, spesso subiscono battute d'arresto.

E in un campionato lungo come la I Divisione, meglio, in questa fase respirare l'aria alta della classifica, senza fughe precipitose poi.... spesso... disastrose in Primavera, nei mesi decisivi e fondamentali.

LA SPAl IN SERIE B: tutta la città deve crederci; la città lo merita (almeno nel calcio!), anche la società e i giocatori...

ROBERTO GUERRA

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/calcio/news/2009-01-11_111325738.html

LAMBERTO DONEGA' E POETICAMENTE

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LA RIVISTA POETICAMENTE

A partire dagli anni '80 alcuni poeti, quasi tutti gravitanti attorno alla rivista Poeticamente ("lacaniana", secondo il critico poeta Alberto Bertoni), cantarono, esplorarono certo Rinascimento prossimo venturo, attraverso una scrittura cosidetta Padana, finalmente liberata dalla sua nebbia passatistica e ideologica...

La rivista Poeticamente, diretta dal critico e poeta Lamberto Donegà, ha coaugulato attorno a sè i vari Roberto Guerra, Selim Tietto e Emanuela Calura, Claudio Strano, gli stessi Riccardo Roversi, Marco Tani, Dabora Villani, Caterina Gruber con nuemroe produzioni letterarie (circa venti) e serate letterarie (da ricordare la partecipazione a Parigi-1991-nel prestigioso "Marché de La Poesie" (con la francese neosurrealista La Rèvolte des Chutes).

Poeti e scrittori tutti sospesi tra postavanguardia e neofuturismo, tra gli echi di Campana e Porta, Govoni e Marinetti, Sibilla Aleramo e Ungaretti, lo stesso Calvino, oltre - come accennato - a forti echi "postmoderni" di derivazione francese e europea, da Lacan a Delouze-Guattari , Derrida, Lyotard e Alain de Benoist.

Va da sé – Poeticamente fu forse l’unica realtà culturale alternativa a Ferrara in fine novecento, già polemica più o meno indirettamente con certa opzione culturale “comunistica” dominante a Ferrara e in Italia…

Questi poeti sperimentali, a più riprese, hanno divulgato il messaggio già elettronico e virtuale della nuova poesia a Ferrara e in Italia (anche in Francia e in Giappone...), attraverso performance, pubblicazioni e collaborazioni estere importanti, ad esempio con la rivista parigina La Rèvolte des Chutes, diretta dal poeta francese Marc Kober.

La Rèvolte... ha dedicato, infatti, alcuni numeri bilingue ai poeti di Poeticamente, oltre allo stesso Pazzi e a Riccardo Roversi, presentata assieme con Poeticamente a Parigi (“Marchè de la poesie”, 1991) Bologna (Associazione Alléance Française), Ferrara (Centro Culturale Masini, curata da Alberto Bertoni che nei suoi lavori a uo tempo segnalò significatamente la rivista...

Da segnalare tra le produzioni, il saggio critico (anni 80,,,) dello stesso Donegà su Dino Campana, una volume poetico dello stesso Roberto Mussapi e l'antologia finale del 1995 (prodotta dal Comune di Ferrara -Librit edizioni- ELETTRICHE POESIE,  a cura degli stessi Guerra e Donegà) dedicata alla poesia d'avanguardia a Ferrara e al grande Corrado Govoni...infine alcune. recensioni su l'Unità, il Giornale Giovanie la rivista Simultanaità. e alcune note critiche dello stesso Bertoni e Monica Farnetti.

 

www.myspace.com/futurismo2009

http://www.fondazionecarife.it/rivista/servlet/Controller?gerarchia=02.03.02.14.01.04&id=119759

 

IL PD A SCUOLA (DI SOSTEGNO?)

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L’idiot littré, una specie che alligna fra gli artisti e gli scrittori… lo studioso di Shakeaspeare che non ha mai letto una pagina di Darwin, il poeta che non è capace di stare ad ascoltare un neurologo senza addormentarsi…”

HANS MAGNUM ENZENSBERGER

Questa meraviglia apodittica del grande Spirito Libero europeo (contro certa eterna Casta Intellettuale umanista) calza a pennello per certa politica italiana, della quale di segito un luminoso esempio anche periferico e ferrarese...

Leggiamo dalla stampa ferrarese una News, apparentemente seria, semplicemente un poco ridicola e rivelatrice (almeno dal punto di vista psicopolitico-i vari Reich, Fornari, De Marchi...Baudrillard, Lacan, metodo e antimetodo di verità mai amato da certa tipologia politica- per dirla anche con i Maestri Jung e Freud nei loro micidiali voli psicosociali.

Ad esempio, così scrive Estense Com:

"...Al via la scuola di Politica del Pd Ferrarese...:La metamorfosi della democrazia in Italia sarà la lezione inaugurale tenuta da Dario Franceschini e Carlo Galli che domani, lunedì 12 gennaio, nella Sala del Borgonuovo, via Cairoli, dalle 17 alle 19, darà il via alla Scuola di Politica del Pd..."

E tra i Relatori, aggiunge la testata on line: "...il rettore Patrizio Bianchi, il costituzionalista Paolo Veronesi, Marco Magri, Giuditta Brunelli, Laura Calfà, la pedagogista Antonella Cagnolati) e da amministratori politici che metteranno a disposizione le loro conoscenze su come si governa (il sindaco Gaetano Sateriale , Maria Giovanna Cuccuru, Manuela Paltrinieri, Sergio Golinelli, l’On, Alessandro Bratti, l’europarlamentare Donata Gottardi) e infine da funzionari, esperti e intellettuali (Andrea Gandini, Fiorenzo Baratelli, Daniele Civolani, Anna Quarzi, Leonardo Raito)".

Ebbene, nulla da ridire, ci mancherebbe (certa Nouvelle Droite ferrarese e no è colta, futuristica e al passo della conoscenza contemporanea, checché ne dicano a Sinistra), su relatori e "Insegnanti" autorevoli di spicco quali  Galli, Bianchi, Quarzi, Baratelli e quasi tutti; ma la laurea ad honorem... ad esempio a Franceschini, Sateriale, Bratti (e non solo) è nuovamente e semplicemente un poco ridicolo, rivelatore e di natura psicopolitica.

Nell'era della Sinistra autoestinta, del fallimento conclamato del PD veltroniani e neodemocristiano, di Ferrarropoli, di Napoli e la Jervolino, di Pescara e i certificati medici per... Fannulloni Sindaci, di altri sindaci amici di Dante che si autoincatenano... i resti della Sinistra come al solito, anzichè rinnovarsi sul serio, recuperando aggiornata al duemila certa grande tradizione del PCI e del Socialismo o del reale Stile e Pensiero Democratico mondiali, chiacchierano, fanno i seminari, rasentano l'autoalienazione schizoide di tipo orwelliano istituendo Scuole della Politica.

Completamente - l'attuale PD- fuori di testa, dalla realtà (sia dal Reale che dall'Immaginario- per dirla con... Lacan), direbbero ormai più generazioni! ALTRO CHE PAROLE SEMPRE MERE RAZIONALIZZAZIONI PER NON TRASFORMARSI E EVOLVERSI (E ANCHE SPARIRE MOLTI PERCHE' POLITICAMENTE DEI  FOSSILI!).

ALTRO CHE SCUOLA DI POLITICA! URGONO INSEGNANTI DI SOSTEGNO PER IL PD FERRARESE (E NON SOLO) DELL'ANNO 2009!

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46631&format=html

http://it.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_Reich

FORZA FERRARA

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Buon Dragotto a tutti

 

 FROM  ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

“Cos’è il genio”, si chiedeva Philippe Noiret, il Perozzi, in Amici Miei. “È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione”, si rispose ammirando l’opera del Necchi (Duilio Del Prete). E non possiamo certo dire che gli sia mancata fantasia, o intuizione. Né colpo d'occhio o quantomeno velocità di esecuzione. No! Dragotto ha preso tutti in contropiede, letterine e veline comprese, e la prima foto del nuovo anno è sua.


E non ha badato nemmeno a spese. Si può dire senza tema di essere smentiti che non c’è angolo rimasto immune dalla colla forzista con cui è stata tappezzata la città.


Chissà in quanti, mettendo la testa fuori di casa e trovando anche sulla propria porta affissa l’immagine di Giorgio Dragotto che augura a tutti un buon 2009, si saranno infilati la mano in tasca facendo finta di cercare le chiavi. Un gesto apotropaico che a lui, unidimensionale sullo sfondo nero, manica arrotolata alla Popeye e cravatta azzurro-promessa, non sarà sfuggito. E fate attenzione. Perché se di fronte ti accarezza con un sorriso, dietro stringe già i serrapollici. Masotti e Pierpaoli ne han già fatto le spese e le loro grida di dolore sono ormai un “vuoto pascersi di vento”.


Dragotto, Drake-eight, per gli amici (“suoi”, alla faccia di Monicelli), questa volta vuole fare le cose sul serio. Se cinque anni fa le sue ambizioni da municipio furono scavalcate da uno schioppettante Federico Saini in tenuta prepugilistica, ora non vuole sorprese. La faccia dell’amico-nemico compare ormai solo sul sito del “Messisbugo” (cliccare per credere) e all’orizzonte, a parte le velleità decoubertiniane di Masotti, non ci sono antagonisti. Sopravvissuti, s’intende.


E il suo slogan, in puro stile Berlusca, Drake-eight ce l’ha pronto da tempo. “Più gnocca per tutti”, lo si sentì argomentare all’interno di una conversazione conviviale incentrata sulla sua possibile sortita alle urne delle amministrative. E riuscì perfino - si dice - a convincere dell’imprescindibilità dell’attributo muliebre tanto da mettere d’accordo l’intero auditorio.


Accanto alla gnocca si dipana poi il programma – per ora tenuto accuratamente sotto la gonna della strategia politica – che si cela sotto un rassicurante “Cominciamo a crederci”. E per cominciare a crederci abbiamo sbirciato sul suo profilo Facebook (aperto ai visitatori), dove compaiono tra gli amici nomi e volti celebri: da Roberto Castelli, a Stefania Craxi, fino alla Ciupèta ferrarese.


Niente. Per sapere su cosa dovremo credere sarà necessario aspettare ancora un po’. Intanto qualcosa si muove nello scantinato di via Tazzoli. Dalla sede di Forza Italia si prepara il tiro incrociato per far cadere le mura dello spoyl sistem ferrarese di targa Pd. Per far passare a Tagliani e Zappaterra un mezzogiorno di fuoco, nel Pdl (sponda An) si sono schierati accanto al Buono (Dragotto), anche il Brutto (Malaguti) e il Cattivo (Verri). Sergio Leone sapeva già come andava a finire…


Ma la Santa Barbara dei sondaggi fa già tremare i polsi alla maggioranza, che in caso di clamorosa sconfitta non potrebbe che gridare allo “cherchez la femme” per trovare il colpevole. E ne avrebbe ben donde. Perdere dopo 60 anni per un colpo di... gnocca!


Eppure già Orazio ammoniva: “cunnus teterrima causa belli” (“tremenda causa di guerra è la…”).


Lasciamo i contendenti riflettere sul loro futuro. Noi, per ora, possiamo tornare a chiederci cos’è il genio. E cosa il beffardo Necchi, sottraendo il vasetto ancora vuoto del marmocchio, produsse per incantare i suoi amici…

(GIACOMO DI CRISTALLO)

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46472&format=html

http://it.geocities.com/evidda/MCLUHAN.html