domenica 19 gennaio 2025

Sessa-Scarabelli Rivolta Mondo Moderno,Evola...

 

A questo link di barbadillo.it la recensione di Giacomo Rossi all' anastatica della prima edizione di Rivolta contro il mondo moderno di Evola:
 
Bella Edizione anastatica, prmia edizione celebro libro di Evola contromil mondo moderno, tutt'oggi affascinante  e stimolante,,, Asino Rosso
 

sabato 18 gennaio 2025

Silvya Forty, 2021, Poesia Cosmica

https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/silvya-forty-2021-poesia-cosmica.html

 Tiemme Digitali   Ricccardo Roversi Ferrara eBook (solo) 



2021

- Nel mondo dei libri, di Matteo Cuomo

- Il fanciullo di Eraclito, di Angelo Giubileo

- Danza macabra, di Camillo Antona Traversi

- L’amore omosessuale, di Aldo Mieli

- Biancaneve on the Sun. Cosmopoetry, di Sylvia Forty

- Della Ficheide (1539-1863). A cura di Flavio Baroni, di Annibale Caro

- Antoine-Laurent de Lavoisier, di Aldo Mieli

- Corpo e medicina nel Medioevo, di Daniele Biancardi

- La valutazione del personale. E i sistemi premianti, di Alberto Cavicchi e Cristina Biancardi

- Sessualità umana. Secondo la Psicologia, la Biologia e la Sociologia, di Enrico Morselli

- Che cos’è la matematica, di Alessandro Padoa

Ferrara, Ruth Zanella,Danza,Ricomincio da me...

 https://www.cronacacomune.it/notizie/54501/alla-bassani-un-nuovo-appuntamento-di-rincomincio-da-me-dedicato-alla-danza.html

 

Sarà dedicato alla danza il nuovo appuntamento, sabato 28 gennaio 2025 alle 10:30, con la rassegna "Ricomincio da me" alla biblioteca comunale Bassani (via Grosoli 42, Ferrara). L'incontro, dal titolo "Danza libera tutti!", sarà curato da Ruth Zanella, insegnante di danza e coreografa.

"In questo incontro - spiega la curatrice - vedremo alcuni meccanismi che sottendono il movimento danzato, per comprenderne il significato e la ragion d'essere, ma soprattutto vedremo, nel pratico, come stimolare la nostra fantasia per esprimerci attraverso il movimento. Danzeremo insieme e in autonomia, in un contesto accogliente, comprendendo quanto la danza possa donarci un senso di gioia, gratificazione e benessere".

"Ricomincio da me" è un ciclo di incontri che si propone di far conoscere i tanti modi in cui ci si può prendere cura di sé e del proprio benessere. Emozioni e corpo delineano la nostra identità ed inevitabilmente si intrecciano, soprattutto nel rapporto con gli altri. Ogni incontro viene curato da un professionista esperto che affronterà una determinata tematica legata al benessere. 

Qui la locandina dell'intera rassegna: Ricomincio da me - gennaio 2025

La partecipazione agli incontri è gratuita con prenotazione da effettuare chiamando il numero 0532797477-414 o scrivendo a info.bassani@comune.fe.it

► Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Bassani e delle altre biblioteche di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it


 

 

venerdì 17 gennaio 2025

On Demand-Scudo edizioni, Intervista a Giorgio Sangiorgi

 Nuove Vie   https://www.nuove-vie.it/on-demand-visioni-del-futuro/

On demand – Visioni del futuro è il titolo di una nuova iniziativa delle Edizioni Scudo, il particolare editore bolognese che pubblica gratuitamente ogni testo valido di tipo fantascienza, o fantasy, ma con qualche piccola differenza rispetto ad altri editori.

Abbiamo contattato Giorgio Sangiorgi, che con Luca Oleastri, gestisce le Edizioni Scudo.

Giorgio, vuoi spiegare in due parole quale sia la filosofia economica delle Edizioni Scudo?

R.: Nessuna filosofia. In Italia con i libri non si fanno soldi e con la fantascienza italiana men che meno. Il business librario ormai funziona su logiche che poco hanno a che fare con la letteratura, persino quella di intrattenimento. Edizioni Scudo, infatti, nacque quando scoprimmo che si potevano pubblicare libri senza alcun investimento, il che oggi ci permette di pubblicare libri anche se sappiamo che i lettori saranno pochissimi o nessuno.

Giusto: In pratica, se ben capisco, l’idea è di non far pagare nulla agli autori, a patto di non sborsare nulla loro stessi. Voi vi accollate un bel po’ di lavoro gratuito (dico io di alta qualità) e voi chiedete lavoro di alta qualità, ugualmente gratuito.

Ma senti, questo concorso che avete chiamato On demand, lo abbiamo presentato anche su Cose da Altri Mondi domenica scorsa e ci puoi dire in cosa consiste?

R.: Vedi, i nostri autori sono abituati molto bene. Mentre curo l’editing dei loro lavori, io realizzo anche tutte le illustrazioni necessarie, perfettamente accordate col testo. Ma una volta non era così. Le grandi riviste, che hanno fatto la storia della fantascienza USA, spesso chiedevano agli autori di scrivere racconti partendo da immagini già in loro possesso. È una bella prova di professionalità, quindi abbiamo sfidato i nostri autori a cimentarsi scrivendo in questo modo.

Secondo lo stile Edizioni Scudo, la vostra proposta non dà diritto ad alcun compenso. Non credi che questo possa scoraggiare gli scrittori chiamati alla battaglia?

R.: Noi pubblichiamo con questa formula dal 2009 e i nostri scrittori sanno che rivolgendosi ad altri il rischio è che invece di venire pagati si sentano chiedere dei soldi. Quelli che si scoraggiano, in genere, sono i giovanissimi che sognano ancora una luna che non c’è; tuttavia, nel caso di un bando come questo prevale la componente giocosa e si stanno iscrivendo molte persone che non avevo mai conosciuto prima.

On demand: Edizioni ScudoIl bellissimo poster che tu e Luca avete scelto per presentare l’iniziativa ha subito provocato delle piccole contestazioni da un certo tipo di pubblico. Il tuo articolo apparso su Cose di altri Mondi è stato segnalato su vari gruppi Facebook. Per esempio, un autore dice “Parteciperei, se non ci fossero disegni come questo, generato dall’Intelligenza Artificiale.” Si riferiva al disegno di lancio, ovviamente.

R.: Noi ormai usiamo l’intelligenza artificiale per i nostri disegni, ma non solo. Basta confrontare i disegni che faccio io, con quelli di Luca o di Dino Marsan… sono diversissimi. Il disegno scelto per la pubblicità al bando va bene com’è perché doveva richiamare la grafica degli anni 40, ma chi sta ricevendo oggi i lavori di Luca Oleastri si trova di fronte a cose di ben altra natura. E gli autori, in alcuni casi, mi hanno già mandato segnali di preoccupazione perché il livello di sfida è più alto di quanto immaginavano. Ma niente panico, so che ce la faranno.

Tu cosa pensi dell’Intelligenza Artificiale?

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Stefano Vaj, La Scomparsa dei Popoli Europei (Prefazione)

 ...Molti governi, non solo occidentali, deducono dal fatto che la maggiorparte delle persone che si riproducono lo facciano nel quadro di un ménage di coppia più o meno stabile che il modo principale di combattere il declino demografico sia quello di promuovere la "famiglia" così definita. La cosa non è necessariamente negativa, ma dato il declino globale di tale formazione sociale - essenzialmente inventata nell'ottocento... -, mi parrebbe intanto altrettanto importante ed urgente incoraggiare, facilitare e supportare la riproduzione unigenitoriale o nel quadro di rapporti di tipo diverso. Con o senza ricorso alle tecnologie reprogenetiche...

  Popoli d'Europa in crisi per la fine di certi modelli secoli scorsi- e forse per certo declino demografico? Forse, comunque solita analisi creativa di Vaj, non frequente altri autori senza dubbi eugenetici non banali Futurismo Space 


 


 

La Casa del Futuro?---

  https://www.ad-italia.it/article/la-casa-del-futuro-secondo-gli-esperti-spazi-multifunzionali-senza-corridoi/?utm_source=firefox-newtab-it-it

Come sarà la casa del futuro? Secondo gli esperti vivremo in spazi multifunzionali, senza corridoi e senza divisioni

Gli stili di vita evolvono, e le nostre case devono adattarsi al cambiamento. Evitare la distribuzione convenzionale e convertire la nostra casa in una casa moderna è fondamentale per essere parte di questa evoluzione. ...

Per lo studio di architettura Hanghar, il modo convenzionale di definire una casa non ha nulla a che vedere con una casa moderna che si adatta ai tempi. “Oggi una casa generalmente è definita dal numero di camere da letto, con una camera principale più grande e due più piccole. Questa distribuzione suggerisce che i suoi abitanti sono una famiglia con due figli. Questo modello famigliare, però, corrisponde a un piccola parte della popolazione attuale: in Italia solo 4 coppie su 10 hanno due figli (fonte Neodemos). Nonostante questo, gli alloggi sono ancora progettati esclusivamente per questo tipo di famiglia. Perché”?, si chiedono i professionisti.


 


Morte Oliviero Toscani: il ricordo di Mimmo Centonze



---------- Forwarded message ---------
Da: MIMMO CENTONZE - (Ufficio Stampa) <mimmocentonze@81246338.mailchimpapp.com>
Date: gio 16 gen 2025 alle ore 10:36
Subject: Morte Oliviero Toscani: il ricordo di Mimmo Centonze
To: <guerra.roby@gmail.com>
 

 


Il logo realizzato da Oliviero Toscani per il museo MUDIC
Museo Diffuso Contemporaneo di Mimmo Centonze a Matera


 

 

Guarda il video
"Morte Oliviero Toscani,
il ricordo di Mimmo Centonze"

MORTE OLIVIERO TOSCANI

IL RICORDO DI

MIMMO CENTONZE


 

Mimmo Centonze: "Oliviero fu molto generoso con me.

Realizzò il logo del mio museo nei Sassi, il MUDIC.

Scrisse un testo dissacrante sul catalogo della mia prima mostra personale a Milano.

Ma soprattutto gli interessava la mia condizione umana,
oltre a quella artistica"


 


LA NOTIZIA
 
MATERA - A proposito della morte di Oliviero Toscani, avvenuta il 13 gennaio 2025, Mimmo Centonze racconta: "Ho conosciuto Oliviero Toscani nel 2009 a Salemi, ci presentò Vittorio Sgarbi.
 
Il nostro primo incontro è stato subito un'avvicinamento profondo di anime. Lui capì e apprezzò immediatamente le mie opere, fu subito un mio sostenitore, credeva in me come artista ma soprattutto come uomo.
 
Ricordo con grande affetto le chiacchierate profonde a cena: sull'arte, sull'esistenza di Dio, sulla Bibbia, su noi due come artisti, su come vedevamo il mondo attraverso le nostre rispettive visioni come uomini. 
 
Mi diceva sempre: «La cosa più importante nell'arte è la condizione umana». Me le sono sempre ricordate quelle parole.
 
A Salemi mi prese con forza, mettendomi il suo possente braccio intorno al collo e alle mie spalle, e con l'altra mano libera mi scattò delle foto insieme a lui, con delle smorfie, dei selfie, come quelle foto con cui si era immortalato insieme ad Andy Wharol.

 
Uno dei selfie di Oliviero Toscani con Mimmo Centonze
 
 
Scrisse un testo meraviglioso, spiazzante e provocatorio, sul catalogo della mia prima mostra personale a Milano, che firmò anche Sgarbi con un altro testo poetico e toccante, e Marco Vallora, altro grande critico scomparso di recente.
 
Una volta Oliviero mi disse: «Immagina quando sarò morto e il mondo leggerà le mie parole su di te e sulle tue opere!». E me lo disse con un moto di orgoglio, era contento e fiero di aver scritto su di me, ed io ero così giovane allora che mi sembrò una cosa talmente naturale che uno come lui avesse scritto su di me e le mie opere!
 
Il successo mi capitò così velocemente e tutto in una volta, proprio nel periodo in cui lo conobbi, che quasi non ebbi la piena coscienza della portata di quello che stava incredibilmente accadendo intorno a me, in un incessante succedere di avvenimenti importanti e fondamentali per la mia vita d'artista, ma anche come uomo.
 
Qualche tempo dopo andai a trovarlo a casa sua, fu molto ospitale con me e le mie sorelle, ci presentò con entusiasmo a sua moglie Kirsti, la chiamò a gran voce: «Kirsti vieni! C'è Mimmo!».
 
Mi fece visitare tutta la sua tenuta, un ranch all'americana con un largo recinto esterno per i suoi amati cavalli, la sua casa, il suo studio, dove insieme a opere di artisti come Mario Schifano e Andy Wharol teneva appeso anche un mio dipinto sul tema dei capannoni.

 
Una foto nella casa di Oliviero Toscani, con Mimmo Centonze
 
 
Quando poi Toscani venne a trovarmi a Matera, appena entrò nel mio studio disse: «Sei ordinatissimo! Bravo! I veri grandi artisti sono sempre stati molto ordinati!».
 
A Matera fece un intero shooting fotografico su di me e il mio luogo di lavoro, doveva servire per un libro importante che stava scrivendo, di un marchio di moda molto noto.
 
Negli anni gli ho sempre telefonato, periodicamente. Lui diceva sempre che quando qualcuno lo chiamava, voleva sempre qualcosa. Invece di me apprezzava il fatto che lo chiamassi semplicemente per salutarlo. E così ci aggiornavamo su di noi, mi chiedeva tutto sulla mia vita, con grande precisione e ottima memoria. Voleva sapere come mi andavano le cose, prima di tutto a livello umano, e poi dopo anche nell'arte.

 
Lo shooting fotografico di Oliviero Toscani nello studio di Mimmo Centonze
 
Nel 2019 gli chiesi e accettò subito di realizzare il logo del mio museo nei Sassi, il MUDIC - Museo Diffuso Contemporaneo: fu un sogno avere un logo realizzato da Toscani in persona, per un progetto a cui tengo molto tuttora.
 
Quando si è ammalato gravemente, l'ho chiamato e nel momento in cui gli ho detto che avrei voluto tanto andarlo a trovare di persona, mi disse: «Bravo!». Ma dovevo aspettare che tornasse da un suo viaggio imminente in Svizzera che doveva fare per visitare una sua mostra fotografica, una retrospettiva, e poi sarei potuto andare a fargli una visita. 
 
Abbiamo chiacchierato una mezz'oretta quel giorno, era sereno nonostante la grave malattia, come al solito mi fece mille domande, era curioso di cosa facessi, di come mi andasse la vita. 
 
Poi quando l'ho richiamato per metterci d'accordo, non ha più risposto, ma visualizzava sempre i messaggi che gli inviavo per sapere della sua salute.
 
L'ultima volta gli ho inviato un vocale l'11 gennaio, per sapere come stava e se avrei potuto andare a trovarlo, ma era proprio il giorno esatto in cui lo avevano ricoverato, ormai grave. Due giorni dopo quel mio vocale è venuto a mancare.

Ecco il testo che scrisse su di me, che voleva con orgoglio che il mondo leggesse:

 
MIMMO, IL PECCATORE*
OLIVIERO TOSCANI


Come deve essere un grande artista oggi?

Essere un fondamentalista religioso, con la paura del peccato, essere vergine, non aver mai conosciuto il sesso, vivere in una dimensione santa e illibata, vivere pensando di essere sempre nel giusto e nel santo, essere il massimo dell'egoismo pensando di essere il massimo dell'altruismo, amare se stesso e solamente se stesso come dio, pensando così di amare il prossimo, e per di più, fare tutto ciò pensando di fare del bene.


Non c'è nessuno così artisticamente diabolico, immorale, infernale di qualcuno che è immoralmente così.

Solamente una personalità santamente diabolica, che si esprime con opere di estrema inquietudine fisica e morale può arrivare a questi livelli di espressività artistica.

Per questa ragione l'arte di Mimmo Centonze trasuda di peccato, di decadenza, di libidine, di intolleranza, di religiosità blasfema, di sesso e di bellezza.

Cosa ci può essere di meglio per l'arte moderna? 

 
 
*(Oliviero, adesso pregherò ancora di più per te…! Mimmo)


 
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Roberto Guerra
 

Giancarla Parisi,Video facebook Stories...2025

 https://www.facebook.com/stories/1433681833310271/UzpfSVNDOjU4NDg1MTk0MTA2MTA2MA==/?view_single=1

VIDEO... 2025

https://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=107 2o14

Donne cibernetiche e arcane suggestioni: Giancarla Parisi in mostra

Luuk Magazine

Luca Siniscalco Giancarla Parisi, aka Carla Rhapsody, è una brillante artista italiana che opera armoniosamente sul crinale complesso ma affascinante in cui le proiezioni più rivoluzionarie del transumanesimo incontrano le radici dell’arte umanista tradizionale. Apprezzata dalla critica più aggiornata, la ricostruzione magica dell’universo femminile operata dalla Parisi definisce nuove dimensioni del reale rifondando quell’“eterno femminino” troppo spesso obliato.

Le opere di Carla Rhapsody saranno in mostra a Milano, presso lo Studio Legale Sutti in via Montenapoleone 8, in una grande esposizione intitolata “Omegalfa. The nemesis paradeigma”, aperta al pubblico dal 10 al 17 aprile 2014. Numerose le personalità autorevoli del mondo culturale attese all’evento: lo scrittore futurista Roby Guerra – autore per Luuk Magazine della rubrica Scienza e Futuro –, il critico d’arte curatore della mostra Marcello Francolini – sulle nostre pagine ideatore di UrBanesimo –, lo studioso transumanista Stefano Vaj e persino il celeberrimo Vittorio Sgarbi.
A fronte di una così alta aspettativa, abbiamo voluto parlare con l’artista dell’esposizione e, soprattutto, della sua visione dell’arte, di quell’arcaica e sempre attuale pratica umana che, secondo Charles Bukowski, è più sopportabile della vita...


 

giovedì 16 gennaio 2025

Joy Division, UnknownPleasure, l'Anno Zero Dark Pop...

 Onda Rock  https://www.ondarock.it/pietremiliari/joydivision_unknown.htm

 In una carriera così folgorante durata lo spazio di due anni e poche decine di concerti, i due unici Lp, "Unknown Pleasures" e "Closer", rappresentano per i Joy Division, più ancora che pietre miliari, due macigni colossali, due poli che magnetizzano da 25 anni vecchi e nuovi adepti: il nero e il bianco come le copertine dei due dischi; tesi e antitesi come il suono grezzo del primo e il suono levigato del secondo. E la sintesi di tanta sostanza musicale è il dramma umano, l’immane dramma del vocalist Ian Curtis, che canta la propria lucida disperazione in "Unknown Pleasures" e le sue stesse esequie in "Closer" consegnandoci un testamento di inaudita potenza. Di fronte a tale dramma, non ci resta che restare attoniti, sgomenti e assaliti soprattutto da un senso di abbandono. Perché il luogo dove ci traghetta il suono dei Joy Division prevede un biglietto, quello di sola andata. 

 tutt'oggi, ineguagliati, i mitici Joy Division, a suo tempo con Ian Curtis, vocalist decadente...,inventori in quegli anni  dell'ondata tenebrosa e avvolgente cosiddetta Dark, i piu' grandi, lo stesso Curtis, scomparso prematuro, un mito vivente...futurismo space

https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/joy-division-unknownpleasure-lanno-zero.html
 

A.Giubileo, intervista per libro con Z.Ferrante-L’ECO DEL MARE ALL’OMBRA DELL’ACACIA”



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Da: Angelo Giubileo <angelogiubileo6@gmail.com>
Date: mar 14 gen 2025 alle ore 18:24
Subject: Re: da Roby
To: Roby Guerra <guerra.roby@gmail.com>


D- Giubileo, un libro particolare, scritto con Ferrante, echi mazziniani e persino massonici, una spiegazione?  
R- Non è proprio come può sembrare. Il cammino, in versi, e quindi potremmo dire in qualche modo ermetico, segue la tesi di una perenne Tradizione che dagli antichi sacerdoti vedici, i mat-soni, giunge fino ai riti e ai movimenti, come quello risorgimentale, della massoneria moderna.
D-Giubileo, in tal senso, quale rapporto con il tuo caro Parmenide?
R- Parmenide è l'ultimo rappresentante di quel "pensiero dell'inizio", di cui dice infine Martin Heidegger, comune alla Tradizione vedica, prima che l'evento della metafisica ha di fatto obliato l'essere relegandolo nell'ombra del destino. 
Così che: "ciò che è" giace nell'ombra degli attuali riti, sia massonici che religiosi. Riti o simboli, che il mio amico Zairo, nella seconda parte del libro, indaga ed illustra con la sua rinomata arte poetica, corredata anche da perifrasi di prosa. 
 by Roberto Guerra