GLI EQUIVALENTI ASTRATTI DELL'UNIVERSO OVVERO LA REALTA' TRA FUTURISMO E SCIENZA




Casalino Pierluigi

Fu solo a partire dagli anni Venti, in seguito al clamore suscitato dalla verifica della deflessione della luce stellare effettuata da Arthur Eddington durante l'eclissi totale di Sole del 1919, che la relatività feceil suo ingresso nel più ampio dibattito culturale. Il liguista Roman Jakobson, testimone della stagione del futurismo russo, raccontava a Vladimir Majakovskij, che era rimasto folgorato, tanto da voler spedire ad Einstein un telegramma entusiastico di saluto:"Alla scienza del futuro dall'arte del futuro!". Nell'ambito del movimento futuristico italiano, un riferimento indiretto alle idee scientifiche di Einstein comparve molto tardivamente, nel manifesto di Marinetti LA MATEMATICA FUTURISTA IMMAGINATIVA QUALITATIVA del 1940, redatto in collaborazione con Marcello Puma, ex allievo di Guido Castelnuovo, uno dei maggiori conoscitori ed esperti dell'opera e del pensiero di Einstein. "Matematici, esortava Marinetti in quel documento, vi invitiamo ad amare nuove geometrie e campi gravitazionali creati da masse moventisi con velocità siderale".  La fervida e straordinaria immaginazione del padre del futurismo, dunque, colpisce nel segno. L'onda gravitazionale captata nel settembre del 2015 è, infatti, una "nuova geometria", un'increspatura dello spazio-tempo prodotta dallo scontro di due lontanissimi buchi neri orbitanti l'uno intorno all'altro a velocità vicina a quella della luce. La scoperta di queste onde, previste un secolo fa dalla relatività generale di Einstein, apre nuove e interessanti prospettive di esplorazioni del cosmo, proprio in un momento in cui l'opinione pubblica si appassiona non solo per la vicina impresa umana sl pianeta Marte. Vedremo quali suggestioni ne trarrà l'arte di oggi.