http://www.linksicilia.it/2014/09/ebola-malta-respinge-nave-con-caso-sospetto-e-lue-conferma-rischio-migranti-e-minimo-ma-le-conseguenze-sarebbero-devastanti/
il virus Ebola fa sempre più paura, in Africa ma anche nel
Mediterraneo. E’ notizia di oggi che Malta ha impedito ad una nave
mercantile di entrare nelle sue acque territoriali perché a bordo c’è un
caso sospetto. Lo ha reso noto il premier Joseph Muscat spiegando di
avere preso questa decisione per proteggere il suo Paese. La nave,
registrata ad Hong Kong, era partita dalla Guinea, uno dei Paesi piu’
toccati dall’epidemia, e doveva raggiungere l’Ucraina. A bordo vi sono
21 persone
Le autorita’ maltesi – come scrivono le agenzie di stampa-
riferiscono che il membro dell’equipaggio, sospettato di avere contratto
l’Ebola e’ un filippino che manifesta sintomi analoghi a quello di chi
e’ stato contagiato dal virus. E si sospetta che a bordo possa esserci
almeno un altro caso. “La nostra decisione e’ moralmente e
giuridicamente corretta”, ha detto il primo ministro Joseph Muscat,
incontrando la stampa. Muscat ha precisando che la decisione di fermare
la nave e’ stata presa previa consultazione con tutte le autorita’
locali, tra cui il procuratore generale di Stato.
Intanto, l’Oms fa sapere che i contagi del virus Ebola accelerano. In
una sola settimana sono stati più di 700 quelli registrati in Africa
Occidentale. Una statistica che secondo l’Oms “mostra come l’epidemia
sta crescendo, perché solo tre settimane fa la crescita era stata di 500
casi ogni 7 giorni”. Finora il virus ha infettato 5.335 persone e i
decessi sono stati 2.622. Gli operatori sanitari colpiti ad oggi sono
318 e circa la metà non ce l’hanno fatta.
Il segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e il capo dell’Oms,
Margaret Chan presenteranno un piano d’azione internazionale per
contenere la minaccia del virus. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu
voterà una risoluzione, redatta dagli Stati Uniti, che invita gli Stati
membri a inviare rapidamente aiuti in Africa: ospedali da campo e
operatori sanitari.
Sull’emergenza interviene anche l’Ue: “L’epidemia del virus del
virus ebola esplosa nell’Africa occidentale e’ stata sottovalutata dalla
comunita’ internazionale e costituisce oggi una sfida per la sicurezza
globale”. E’ quanto hanno affermato i deputati del Parlamento europeo in
una risoluzione non legislativa votata per alzata di mano in cui si
chiede di “considerare il dispiegamento dei mezzi militari sotto l’egida
delle Nazioni unite e facilitare ulteriormente l’accesso alle cure
esistenti”. Attualmente, spiega una nota del Parlamento europeo, dal
mese di marzo ad oggi il fronte dell’epidemia ha coinvolto Guinea,
Liberia, Nigeria, Sierra Leone e Senegal infettando quasi 4 mila persone
e causando oltre 2 mila morti, ma secondo l’Organizzazione mondiale
della sanita’, il numero delle persone colpite potrebbe superare le 20
mila unita’ nel corso dei prossimi tre mesi”.
Ma in Italia come stiamo messi? C’ è o non c’è il rischio che la
malattia possa arrivare attraverso i canali incontrollati
dell’immigrazione? A sentire il Governo Renzi, no. La ministra alla
Salute, Beatrice Lorenzin, si sgola nell’affermare che non c’è nessuna
possibilità che la malattia arrivi con i migranti.
Una certezza che non ha l’ente europeo che si occupa di salute.
Parliamo del European center for desease control (Centro europeo per il
controllo delle malattie), che già una volta, lo scorso Aprile, contatto
da LinkSicilia, aveva detto di non potere escludere il rischio migranti. E
che, nel suo aggiornamento sulla situazione del 3 Settembre scorso, lo
ribadisce dedicando al tema un paragrafo della sua relazione in cui si
legge che:
“ Persone infette dal virus Ebola potrebbero arrivare nell’Unione
europea con voli diretti o indiretti provenienti dai Paesi affetti
dall’epidemia, o a bordo di navi. Una possibilità remota è la catena di
trasmissione lungo la rotta usata dai migranti non identificati che
arrivano sulle sponde meridionali del Mediterraneo e che cercano di
raggiungere l’Europa via mare. Anche se la probabilità è molto ‘piccola’
(very small) , le conseguenze potrebbero essere devastanti sia nei
centri d’accoglienza che sulle navi in mezzo al mare. Casi di Ebola
potrebbero viaggiare mentre stanno incubando la malattia, e quindi non
presenterebbero sintomi all’arrivo o potrebbero arrivare malati perché
hanno sviluppato i sintomi durante il viaggio. La malattia si sviluppa
rapidamente e ci potrebbero essere casi che non sanno di essere state
infettati. Quando la malattia è in incubazione non presenta sintomi e
non può essere scoperta con i controlli (screening) nei punti
d’ingresso o d’uscita. Potrebbero esserci casi di inconsapevolezza del
contagio o casi in cui si nega di essere state esposti al rischio, e
quando si presentano nelle strutture sanitarie europee, i medici
potrebbero non sospettarlo”.
Nessun allarmismo certo. Ma non è neanche il no assoluto della Lorenzin.
Questo il testo in inglese del paragrafo Ebola e migranti dell’ECDC:
Risk of importation to Eu
“People infected with EVD may arrive in the EU by direct or indirect
flights from affected countries or on board freighter or passenger
ships. A remote possibility is a chain of transmission along the route
used by undocumented migrants who end up on the southern shore of the
Mediterranean and attempt to reach Europe by sea. Although the
probability of this event is very small, the consequences could be
devastating in detention centres and on
board ships at sea. EVD cases may travel while incubating the disease
and therefore not present with symptoms at the time of arrival, or may
arrive sick because they developed symptoms while travelling. Ebola
virus disease can develop quickly, and cases are not always aware that
they have been exposed to Ebola virus. Incubating cases do not show
symptoms and cannot be detected through screening at points of exit or
entry. They may be unaware of exposure or deny it, and when presenting
to an EU healthcare facility, clinicians may not suspect EVD”
.
Questo il link alla relazione completa dell’Ecdc ( a pag 10 le considerazioni sui migranti):
http://www.ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/Ebola-virus-disease-west-africa-risk-assessment-27-08-2014.pdf