Pecore sgozzate in giardino davanti ai bimbi: la festa islamica del sacrificio
Da Livorno a Mestre, a decine denunciano episodi di crudeltà e condizioni igieniche precarie
La chiamano la festa del sacrificio, Aid Adha: è la ricorrenza con cui i musulmani ricordano il sacrificio rituale del montone ucciso da Adamo in sostituzione del figlio Isacco.
In Italia viene celebrata da oltre due milioni di fedeli islamici, nella maggior parte dei casi senza creare alcun problema. In alcuni casi, però, gli italiani hanno protestato contro una pratica che vene spesso eseguita in modo cruento e al di fuori delle norme di sicurezza.
Ad Albenga, nel Ponente ligure, mezzo paese è sceso in strada per fermare il sacrificio rituale con cui gli islamici intendevano macellare una pecora. Durante la notte tra venerdì e sabato, decine di residenti del centro storico sono stati risvegliati dai belati dell'animale che, terrorizzato, attendeva il suo destino legato nell'ingresso di un appartamento al terzo piano di un condominio.
Alcuni abitanti hanno chiamato i vigili, chiedendo che fossero garantite adeguate condizioni igienico-sanitarie e che l'animale non fosse sottoposto ad inutili maltrattamenti. Già anni fa, infatti, la Liguria era stata attraversata dalle polemiche relative alla macellazione di massa degli animali per la festa islamica di Aid Adha: scene crude e uccisioni eseguite in luoghi non conformi alle normative vigenti sono spesso finite nel mirino di residenti ed animalisti.
In provincia di Padova, racconta il Gazzettino, una famiglia ha segnalato alla polizia il caso dei propri vicini di casa magrebini che hanno macellato una capra nel giardino dell'abitazione privata, appendendo la carcassa ad un albero. Il rito islamico prevede infatti che il sangue defluisca secondo un lungo e complicato procedimento, prima che la carne possa essere cucinata e quindi consumata in modo conforme alla religione.
A Livorno, quattro uomini di origine nordafricana e una donna livornese sono stati denunciati dalla polizia per uccisione di animale e ricettazione: hanno sgozzato una pecora all'interno di una ex stazione ferroviaria. A Mestre, alle porte di Venezia, la popolazione locale ha protestato perché la festa era stata organizzata davanti ad una chiesa: una scelta giudicata poco rispettosa nei confronti della comunità cattolica.
Nei giorni scorsi anche l'associazione per la difesa degli animali Aidaa aveva emesso una nota ufficiale di protesta, denunciando la macellazione di oltre un milione di animali in occasione della Festa del sacrificio, spesso "entro le mura domestiche senza che siano rispettati i criteri di legge". Inoltre, aggiunge Aidaa, succede assai di frequente che a questi sacrifici vengano fatti partecipare anche bambini in tenera età, come sarebbe stato segnalato da più parti d'Italia.
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Da Livorno a Mestre, a decine denunciano episodi di crudeltà e condizioni igieniche precarie
La chiamano la festa del sacrificio, Aid Adha: è la ricorrenza con cui i musulmani ricordano il sacrificio rituale del montone ucciso da Adamo in sostituzione del figlio Isacco.
In Italia viene celebrata da oltre due milioni di fedeli islamici, nella maggior parte dei casi senza creare alcun problema. In alcuni casi, però, gli italiani hanno protestato contro una pratica che vene spesso eseguita in modo cruento e al di fuori delle norme di sicurezza.
Ad Albenga, nel Ponente ligure, mezzo paese è sceso in strada per fermare il sacrificio rituale con cui gli islamici intendevano macellare una pecora. Durante la notte tra venerdì e sabato, decine di residenti del centro storico sono stati risvegliati dai belati dell'animale che, terrorizzato, attendeva il suo destino legato nell'ingresso di un appartamento al terzo piano di un condominio.
Alcuni abitanti hanno chiamato i vigili, chiedendo che fossero garantite adeguate condizioni igienico-sanitarie e che l'animale non fosse sottoposto ad inutili maltrattamenti. Già anni fa, infatti, la Liguria era stata attraversata dalle polemiche relative alla macellazione di massa degli animali per la festa islamica di Aid Adha: scene crude e uccisioni eseguite in luoghi non conformi alle normative vigenti sono spesso finite nel mirino di residenti ed animalisti.
In provincia di Padova, racconta il Gazzettino, una famiglia ha segnalato alla polizia il caso dei propri vicini di casa magrebini che hanno macellato una capra nel giardino dell'abitazione privata, appendendo la carcassa ad un albero. Il rito islamico prevede infatti che il sangue defluisca secondo un lungo e complicato procedimento, prima che la carne possa essere cucinata e quindi consumata in modo conforme alla religione.
A Livorno, quattro uomini di origine nordafricana e una donna livornese sono stati denunciati dalla polizia per uccisione di animale e ricettazione: hanno sgozzato una pecora all'interno di una ex stazione ferroviaria. A Mestre, alle porte di Venezia, la popolazione locale ha protestato perché la festa era stata organizzata davanti ad una chiesa: una scelta giudicata poco rispettosa nei confronti della comunità cattolica.
Nei giorni scorsi anche l'associazione per la difesa degli animali Aidaa aveva emesso una nota ufficiale di protesta, denunciando la macellazione di oltre un milione di animali in occasione della Festa del sacrificio, spesso "entro le mura domestiche senza che siano rispettati i criteri di legge". Inoltre, aggiunge Aidaa, succede assai di frequente che a questi sacrifici vengano fatti partecipare anche bambini in tenera età, come sarebbe stato segnalato da più parti d'Italia.
La chiamano la festa del sacrificio, Aid Adha: è la ricorrenza con cui i musulmani ricordano il sacrificio rituale del montone ucciso da Adamo in sostituzione del figlio Isacco.
Ad Albenga, nel Ponente ligure, mezzo paese è sceso in strada per fermare il sacrificio rituale con cui gli islamici intendevano macellare una pecora. Durante la notte tra venerdì e sabato, decine di residenti del centro storico sono stati risvegliati dai belati dell'animale che, terrorizzato, attendeva il suo destino legato nell'ingresso di un appartamento al terzo piano di un condominio.
Alcuni abitanti hanno chiamato i vigili, chiedendo che fossero garantite adeguate condizioni igienico-sanitarie e che l'animale non fosse sottoposto ad inutili maltrattamenti. Già anni fa, infatti, la Liguria era stata attraversata dalle polemiche relative alla macellazione di massa degli animali per la festa islamica di Aid Adha: scene crude e uccisioni eseguite in luoghi non conformi alle normative vigenti sono spesso finite nel mirino di residenti ed animalisti.
In provincia di Padova, racconta il Gazzettino, una famiglia ha segnalato alla polizia il caso dei propri vicini di casa magrebini che hanno macellato una capra nel giardino dell'abitazione privata, appendendo la carcassa ad un albero. Il rito islamico prevede infatti che il sangue defluisca secondo un lungo e complicato procedimento, prima che la carne possa essere cucinata e quindi consumata in modo conforme alla religione.
A Livorno, quattro uomini di origine nordafricana e una donna livornese sono stati denunciati dalla polizia per uccisione di animale e ricettazione: hanno sgozzato una pecora all'interno di una ex stazione ferroviaria. A Mestre, alle porte di Venezia, la popolazione locale ha protestato perché la festa era stata organizzata davanti ad una chiesa: una scelta giudicata poco rispettosa nei confronti della comunità cattolica.
Nei giorni scorsi anche l'associazione per la difesa degli animali Aidaa aveva emesso una nota ufficiale di protesta, denunciando la macellazione di oltre un milione di animali in occasione della Festa del sacrificio, spesso "entro le mura domestiche senza che siano rispettati i criteri di legge". Inoltre, aggiunge Aidaa, succede assai di frequente che a questi sacrifici vengano fatti partecipare anche bambini in tenera età, come sarebbe stato segnalato da più parti d'Italia.
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