BRONZI: SGARBI DENUNCIA COMMISSIONE PER CONCUSSIONE


Expo 2015, Bronzi di Riace, Sgarbi:
«Denuncio Commissione per concussione.
 La loro decisione, politica e non tecnica, perché influenzata da Renzi»
«Lo testimonia anche un membro della Commissione "pentito", in una incredibile "confessione" sul "Corriere della Sera» di oggi". Il ministro
 ha diritto a una vera relazione tecnica. Quella che gli è stata fornita è un falso»


ROMA –  In merito alla decisione della Commissione tecnica nominata dal ministro Dario Franceschini per verificare la trasportabilità dei Bronzi di Riace all'Expo 2015, Vittorio Sgarbi dichiara:

In nome del ripristino della legalità, tanto spesso vanamente evocata. ho dato mandato all'avvocato Giampaolo Cicconi di denunciare il presidente Giuliano Volpe e i componenti della Commissione nominata da Franceschini, per concussione e falso ideologico, avendo tradito la loro funzione e il ministro, con una perizia falsa e infondata. Lo testimonia anche un membro della Commissione "pentito", in una incredibile "confessione" sul «Corriere della Sera» di oggi

Ho raccolto le prove che la loro decisione non è stata tecnica ma politica, e influenzata dalla posizione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, intervenuto durante i lavori della Commissione, ha dichiarato di essere contrario al trasferimento delle opere.
Su questa posizione esterna, la Commissione ha basato la sua decisione coprendosi dietro il quesito se i bronzi fossero trasportabili senza "pregiudizio alcuno".

Un evidente pretesto, giacché il "pregiudizio" riguarda il trasporto e non ciò che può avvenire ai Bronzi in virtù dello spostamento (una bomba che non cade a Reggio ma a Milano). E, come ha affermato il membro della Commissione Bruno Zanardi, la Commissione sapeva che i Bronzi sono trasportabilissimi, come centinaia di opere d'arte che vengono spostate senza che se ne faccia un caso. Né si può ritenere che la legge di tutela, rispetto al "pregiudizio alcuno", valga solo per i Bronzi di Riace.

La legge è uguale per tutti, anche per le opere d'arte. E non si può tollerare, costituzionalmente, che alcune siano più tutelate di altre. Anche in questo la Commissione ha tradito il suo compito, discriminando i Bronzi da altre non meno notevoli testimonianze del patrimonio artistico».
Il ministro ha diritto a una vera relazione tecnica. Quella che gli è stata fornita è un falso»


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Nino Ippolito
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