giovedì 2 ottobre 2014, 22:42 di
Peppe Caridi
Catene
montuose sottomarine che collegano Sud America e Africa e fosse
abissali finora sconosciute: sono state scoperte grazie ai dati
satellitari che hanno permesso di ottenere la mappa dei fondali oceanici
piu’ completa e precisa mai realizzata. Pubblicata su Science, si deve
al gruppo coordinato da David Sandwell, del centro di
ricerca americano Scripps Institution of Oceanography. Le strutture
comprendono montagne alte fino a un chilometro e nella mappa vi sono
nuovi indizi della presenza di rilievi nel Golfo del Messico che erano
attivi 150 milioni anni fa e ora sepolti da sedimenti spessi anche quasi
un chilometro.
Il
lavoro e’ stato possibile grazie ai dati inviati dai satelliti, CryoSat
2 dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Jason 1, sviluppato da Nasa
e Agenzia spaziale francese (Esa), in combinazione con informazioni
gia’ esistenti. I satelliti, grazie a dispositivi chiamati altimetri,
svolgono un ruolo cruciale per ‘esplorare’ aree molto difficili o
impossibili da raggiungere con altri strumenti. Gli altimetri spediscono
un impulso radar sulla superficie dell’oceano e registrano la risposta,
in questo modo segnalano la presenza di montagne, colline e fosse
altrimenti difficili da rivelare. Secondo gli autori, il lavoro
contribuira’ a migliorare le stime della profondita’ degli oceani, l’80%
delle quali rimane non mappata e fornisce una nuova finestra sui
movimenti delle placche oceaniche. Le strutture sottomarine sono
modellate, infatti, dallo scivolamento e dallo scorrimento di enormi
placche tettoniche ma queste dinamiche sono in gran parte sconosciute.