Ecopolitica: la continenza ad personam della Casta

LA CONTINENZA


Da mesi la scurrilità diGrillo, generosamente riversata nelle piazze per scopi educativi, eossessivamente in internet per la formazione permanente dei fedeli,tracima dal contesto grillino riempiendo le cronache dei giornali.C’è da chiedersi come la pensino i severi magistrati che hannosancito il rispetto dei limiti di “Continenza” per espressioniassai più sobrie di quelle di Grillo. Con “continenza” questisignori intendono la moderazione espressiva e buona creanzanell’esposizione e valutazione dei fatti. Ferma proibizione,quindi, per volgarità, dileggiamenti, offese dirette o indirette,aggettivi diffamanti. Compreso il soffermarcisi troppo: la cronaca vaesposta e pubblicata “misuratamente” (sentenza n. 26999/2005della Cassazione). E’ chiaro ciò che impone la legge? Mica tanto.La legge è formulata a chiacchiere come quelle che intende moderare,in un profluvio di giurisprudenza. Come se le offese, le volgarità ediffamazioni che si vuol dirimere non siano fatte di parole dalleaccezioni più elastiche dei palloncini gonfiabili. Hai voglia adinseguirne le derive semantiche evolutesi nel tempo! Qualche anno faun magistrato mandò assolto un giovanotto querelato da suo padre. Ilgenitore non gradiva l’epiteto “stronzo” attribuitogli dalfiglio, ma dovette farsene una ragione apprendendo dalla sentenza cheil prodotto della defecazione aveva ormai perduto la connotazioneingiuriosa di un tempo. Caricandosi di contenuti affettuosi, sipresume.

Oltre alla carenza di unglossario dai termini univoci nell’osservanza della Continenza,altre incognite angustiano chi, fiducioso nel diritto di cronaca,scrive sui media avvalendosi contestualmente anche del dirittodi critica. Perché la critica per sua natura comportaelaborazioni e giudizi soggettivi, in quanto tali non rigorosamenteobiettivi ed imparziali, e proprio per questo aggredibilisurrettiziamente anche quando corrispondono alla realtà. E allora?

Allora chi descrive leaberrazioni dei politicanti dicendo pane al pane e vino al vino, senon si chiama Grillo oppure non è un miliardario con una guardia delcorpo di principi del foro, è trascinato in tribunale ad ogniarticolo pubblicato. È il motivo per cui i giornalisti non votati almartirio possono prendersela al massimo col maltempo. Che poi lavendita dei quotidiani crolli, e la reattività della gente allestupidaggini sia la stessa dei narcotizzati, un nesso con leblandizie della continenza forse ce l’avranno. Un nesso amaro,interminabile come un ergastolo per la mia generazione afflitta dauna genìa di politicanti impuniti come l’autore della svendita diciò che fu comprato per l’utilità cittadina, non per laprosperità di Hera, che addirittura se ne compiace.

Amaro come laparadigmatica vicenda di F.C., simpatico dipendente comunale affettoda idiosincrasia per ogni forma di disonestà, compresa quella degliinsopportabili avanzamenti di carriera ottenuti non per meritilavorativi (fra i primi gradini nella scala del malaffare pubblico).

Effecì dichiarò in unblog che la posizione apicale di un dirigente comunale era dovutaanche alla sua appartenenza al gotha sindacale, riportando link aconferma del fatto oggettivo. Però, dimenticando che la chirurgiaestetica può modificare il seno ma il cervello no, non tenne contoche la genìa dei dirigenti per meriti politici fa sì che questi siconsiderano dirigenti naturali per lignaggio. Perciò fu querelatoper diffamazione dall’indignato dirigente naturale.

Querela respinta dallaProcura. Seguita dalla determinata opposizione del querelante,costretto ad incassare una seconda batosta dal Giudice che hadisposto la definitiva archiviazione. Perché l’archiviazione?Perché l’arguto Effecì ha rispettato il principio dellaContinenza!

Piena vittoria quindi?No. Vittoria di Pirro.

Effecì deve pagarsi lespese d’avvocato e di giudizio senza veder riconosciuta la validitàdelle ragioni addotte nel blog. Un’ulteriore conferma del poterecreativo della Casta: può generare dal nulla dirigenti senza temerecensure giudiziarie di sorta. Al massimo potrà ricevere qualchecritica. Ma che sia garbata, altrimenti i critici dovranno rompere ilsalvadanaio per procurarsi un avvocato.


Paolo Giardini