Italia Politik-governo Silvio..Letta: via l'IMU x tutti tranne per D. Franceschini, ferrarese doc...

 

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*UNA VOLTA che ne azzeccano 1....  guarda guarda chi semina zizzania, alla faccia del Ruolo ministeriale e di certa autocritica sempre evidentemente impossibile. Antonioni ...ha risollevato l'immagine nazionale ferrarese recentemente, persino il sindaco Tagliani oltre al grande equilibrista Marattin ultimamente segni di auspicata svolta renziana a Ferrara. Ma nulla da fare, il becchino n. 2 del PD, dopo Bersani, ovvero Dario Franceschini è riuscito già a minare il fragilissimo nuovo governo... Recordman ma tutto prevedibile. In fondo la vera vecchia Ferrara che non muore mai  ha il primato nazionale per Retrorunner! corsa all'indietro, nuovo sport emergente.  Tutti gli itallani, non solo Silvio, abiurano giustamente l'IMU....  a sinistra (Ex) sempre anaffettivi, come minimo, sui Bisogni del Popolo italiano, poi cascano dalle nuvole se perdono storicamente anche la Coppa Don Bosco, pardon Don Dario!   Nota di AsinoRosso1

 

La consegna del silenzio raccomandata ai ministri da qualcuno che non ha ancora perso il senno (lo stesso Letta? Chissà!) ha avuto vita breve, brevissima. "Pacificazione" (orrore per il termine inciucio sbandierato dalla sinistra era stato in qualche modo stigmatizzato da Napolitano) sembrava essere la parola d'ordine di questo esecutivo che si propone sobrio nella forma e innovativo nella sostanza. Ne sentivamo il bisogno, di pace, dopo tanti anni di contrapposizione virulenta e immobilizzante. Per accontentare suocera e nuora il diplomatico Letta metteva al centro del suo discorso i principali nodi da sciogliere, mostrando già abili capacità inclusive nei passaggi cruciali. Gli applausi, meritati, diventavano anche liberatori. Finalmente, si auguravano i cittadini sfiniti. E il giorno dopo? Dopo la festa, gabbato lo santo?

Nella ricerca ossessiva della visibilità, che nei politici e' diventata patologia irreversibile, il giorno dopo fioriscono sui media dichiarazioni azzardate, a dispetto di quei segnali di riconciliazione che gli stessi protagonisti si erano premurati di sottolineare nell'immediatezza del bisogno di uscire dall'impasse. Le parole più divisive sono diventate proprio quelle percepite dagli italiani come le più rassicuranti del discorso di insediamento del nuovo governo: a giugno non si pagherà l'Imu, quella tassa odiosa sulla cui abolizione Berlusconi ha improntato la sua campagna elettorale, vincendola. Contro la possibilità che il Cavaliere se ne intestasse il successo si sono subito scatenati tutti coloro, e sono tanti, che ne invidiano la forza propulsiva e non si rassegnano ad essere rappresentati come eterni secondi. E' il caso di Franceschini, che ha iniziato a svolgere molto bene il suo ruolo di ministro dei Rapporti col Parlamento, affrettandosi a dichiarare alla stampa che le parole di Letta al riguardo andavano interpretate soltanto come proroga temporanea e lasciando intravedere la possibilità di una batosta successiva. "Un bel tacer non fu mai scritto...". Niente di più inopportuno, per un esecutivo che vuole superare le conflittualità e per un ministro che ha il ruolo di gestire con misura e moderazione i rapporti con le forze politiche presenti in parlamento. Immediatamente, e a ragione, Berlusconi si sente preso in giro e risponde zittito che senza l'abolizione dell'Imu la fiducia al governo e' in bilico. E la guerra ricomincia, come prima, peggio di prima. Insomma, caro Franceschini, hai deciso di partecipare al varo della nuova nave Concordia per offrire agli italiani una navigazione sicura e poi la metti a rischio prima ancora della partenza? Ahiahi, capitan Schettino!... C

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