giovedì 7 ottobre 2010

Repubblica: Appello dei Figli di Sakineh all'Italia

REPUBBLICA ARTICOLO COMPLETO
TEHERAN - I figli di Sakineh hanno paura e chiedono asilo politico alll'Italia e a Silvio Berlusconi. I due ragazzi iraniani, Sajad e Saideh, di 22 e 18 anni, si sentono sempre più in pericolo nel loro Paese e chiedono, tramite un'intervista rilasciata ad Aki AdnKronos International, "un posto nel mondo dove rifugiarsi". Ma temono anche per la sorte della madre, la donna, che "grazie agli sforzi internazionali 1", come ha ricordato Sajad, non rischia più al momento la lapidazione per adulterio, ma l'impiccagione 2 perché riconosciuta colpevole dell'omicidio del marito. E per questo si rivolgono a Benedetto XVI: "Chiediamo nuovamente al Papa di intervenire e di fare pressione sulla Repubblica islamica per salvare nostra madre Sakineh".

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mercoledì 6 ottobre 2010

Transvision 2010 Francesco Verso

FRANCESCO VERSO PRESENTATION A TRANSVISION 2010
Come il Transumanesimo si è insinuato nella mia narrativa e mi ha cambiato la vita
Premetto che non sono un transumanista. Né posso fregiarmi di essere uno scienziato. E quindi da queste doverose premesse, viene spontaneo chiedersi: “che cosa ci faccio io qui?”. Ci sono perché le idee del Transumanesimo e le sue applicazioni pratiche, da alcuni anni fanno parte dei miei romanzi.
In questo, forse ero un transumanista in nuce o soltanto incosciente. A un certo punto della mia vita, ho capito che c’era un’opportunità da cogliere. Che tutte le notti trascorse a scrivere, che tutte le albe trascorse a riscrivere, che tutti i mesi passati a revisionare, e tutti gli anni in cui avevo accumulato materiale per mettere nero su bianco un romanzo di senso compiuto, avevano una loro ragione di esistere, una loro consistenza e non erano più soltanto tanti fatti slegati, pagine e pagine di frasi e personaggi irreali…
Del resto, senza sogni come è possibile trasformare qualsiasi cosa, inclusa la propria vita?
......continua
http://transvision2010.wordpress.com/2010/10/05/transvision-2010-francesco-verso/
 
E-DOLL DI FRANCESCO VERSO PREMIO URANIA 2008 * da MONDADORI URANIA
"“Donna morta, rannicchiata in posizione fetale. Bagno di sangue, lividi ovunque. Bella mattinata mi si prospetta… Eri una squillo? Una di quelle disposte a tutto? Persino a farsi passare per una bambola di plastica?… Il polpastrello dell’investigatore sfiora una superficie tonda. Ne segue il percorso finché non tocca il prisma cilindrico della pompa cardiaca… ‘Accidenti! Credevo… invece non è una donna.’”
Ma se non è una donna, cos’altro è la vittima? La risposta viene da oltre il confine dell’umano, racchiusa in una sigla che si può pronunciare “e-doll” oppure “idol”. Loro servono a questo, a vivere gli eccessi senza superarli, a eccedere senza causare altri inutili decessi. Solo che, stavolta, l’esperimento è andato tragicamente male.

Francesco Verso, romano, ha pubblicato nel 2008 il suo primo libro di fantascienza, Antidoti umani. Questo è il suo secondo, fortunato romanzo."
 
 

IL GRAFENE REVOLUTION DEI NATIVI DIGITALI

IL SOLE 24 ORE ART. COMPL.

NOBEL PER LA FISICA A Kostya Novoselov  e Andre Geim 


 

Quasi per gioco, sei anni fa, due ricercatori russi, Kostya Novoselov (36 anni) e Andre Geim (51 anni), usando un normale nastro adesivo e un blocco di grafite (la stessa che sta al centro delle matite, carbonio puro), riuscirono a isolare il foglio più sottile del mondo: spesso quanto un solo atomo (di carbonio, naturalmente). Così impalpabile ed essenziale che viene considerato un materiale bidimensionale. Si chiama grafene.

Nessuno c'era riuscito prima. Non solo: molti credevano impossibile che un materiale così cristallino e sottile potesse essere stabile a temperatura ambiente. Il "gioco" dei due amici è stato premiato ieri con il Nobel per la fisica, un record per una ricerca così recente (pubblicata su «Science» nell'ottobre 2004) e per l'età di Novoselov: è il più giovane ricercatore ad avere preso il riconoscimento per la fisica dal 1973.
Meno facile, una volta "incollato" il sottilissimo strato di carbonio allo scotch, è stato capire che veramente si trattava di un unico strato di carbonio. Ma i due, oggi professori dell'università di Manchester, ci sono riusciti, lo hanno caratterizzato elettricamente mostrando che aveva le proprietà previste a tavolino. Oltre a essere una miniera di informazioni per la ricerca di base (ha eccezionali proprietà quantistiche), il grafene ha anche moltissime applicazioni pratiche: è il più forte materiale mai creato, 100 volte più dell'acciaio. Se si facesse un'amaca di un metro quadrato (fino a oggi sono riusciti a produrre fogli di 70 cm), sarebbe spessa quanto un atomo ma potrebbe reggere un gatto....

Progetto per Ferrara Replica sull'Inceneritore

TOMMASO MANTOVANI
Vorrei rispondere con i documenti agli attacchi di alcuni esponenti del PD, che a vario titolo vorrebbero mettermi a tacere sulla questione della triplicazione dell’inceneritore di via Diana. Ora che le lezioni anticipate sono state posticipate, vorrei riportare la discussione ad un livello il più possibile tecnico-scientifico, lasciando da parte la propaganda di partito e la demonizzazione di chi non vi appartiene. Ribadisco, quindi, che nel 2003 le amministrazioni provinciale e comunale hanno accettato con un protocollo d’intesa alcune richieste dei cittadini dell’allora Circoscrizione Nord-Ovest, per compensare la triplicazione dell’inceneritore...
s- PROGETTO PER FERRARA SITE

Ferrara Internazionale 2010 Il grande giornalista afghano Yaqub Ibrahimi

*ASINO ROSSO

Internazionale 2010 Il giornalista afghano


Tra le luci più cristalline del grande evento ferrarese Internazionale 2010, certamente resterà il sacrosanto riconoscimento del Premio Anna Politkovskaja al giornalista afgano Yaqub Ibrahimi..... Un grande uomo e giornalista  dell'informazione, che lavora tra l'altro appunto in Afghanistan, ambiente sconosciuto a certi radical chi pennaioli nazionali. Non a caso, il Governo Afghano, frutto anche di una pessima realpolitik occidentale, gli ha “democraticamente” negato il visto per ritirare personalemtne il prestigioso premio. Per la sua azione giornalista, senza alcuna ambiguità talebana, nello stesso tempo senza alcun sconto alle gravi contraddizoni dell'attuale governo postbellico afghano stesso. Il Premio è stato ritirato per suo conto dal fratello e Ibrahimi è stato costretto ad un breve intervento virtuale via Skype....

In ogni caso, IBRAHIMI, un modello straordinario per certa informazione nazionale paludata e ingessata, incapace di trascendere la sua regressione a casta generalizzata, autoreferente narcisistica, non soltanto collusa acriticamente con bandiere eteronome, ma proprio -mutazione in atto postideologica paradossale, potere nel potere appunto semiautistico. Gli esiti sono certa ben nota informazione italiana, dove la notizia non è ricercata e indagata, secondo l'ABC del giornalista, nato come dirompente e provocatorio intellettuale di massa e non come -appunto in certa casta giornalistica italiana- burotico perbenista della comunicazione paludata, spesso digitata... come mero simulacro... -Baudrillard docet.