mercoledì 21 gennaio 2009

ALBERTO CANETTO INTERVISTA

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IL FUTURISTA ALBERTO CANETTO - INTERVISTA

Alberto Canetto: lanciato da Vittorio Sgarbi (che ha prefato i suoi volumi Dolore Spento e Irte Visioni) e Graziano Cecchini (di cui è amico perosnale), promotore -come noto- di Roberto Pazzi sindaco (già 8000 firme raccolte), quasi in perenne tour poetico, il poeta scrittore futurista ci ha concesso gentilmente la seguente intervista. Naturalmente, con un futurista, per giunta con venature surrealiste, l'intervista è sui generis. Dal convenzionale dialogo. spesso prefabbricato, a un monologo in libertà... ,invece, neosurreale e vivificante!

 (ALBERTO CANETTO)

"In Italia 1500 persone - senza saperlo - hanno il diabete! Lo imparano solo con esami clinici. Nello stesso modo, molti talenti nascosti animano questa società quasi misteriosamente, finché non vengono scoperti! Essi sono degli autentici esistenzialisti 'militanti'... 'elettronici'...

"Quando è possibile sottrarsi alle banalità del quotidiano, paradossalmente davanti alla televisione, è possibile liberare certa creatività. Per potere non solo vivere, ma sopravvivere, sopra-vivere. Il nostro mondo va avanti  per un fenomeno semplicemente stupendo: nonostante tutto... va comunque verso il Futuro. E il futuro è una bella forza d'inerzia... che trascina sempre le nuove generazioni."

"Mentre MadreNatura, magari gravida del Nuovo, è però vincolata da leggi "fisiologiche" senza la libertà (almeno per il momento...) di decidere se la Sua Creatura avrà capelli biondi e occhi azzurri, l'artista-lo scrittore- nel parto letterario è libero di plasmare la propria creatività, peculiarità della ... quarta dimensione estetica, in certo senso senza limiti. In splendida solitudine, anche (per dirla con Freud e anche i surrealisti)."

"FAI VIVERE LA TUA MENTE E... MAI E POI MAI... FATTI VIVERE... LA TUA MENTE!".

http://www.edizionimontag.com/shop/scheda.asp?id=132

http://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Folgore

ROBERTO GUERRA 

martedì 20 gennaio 2009

LO SCIENZIATO SCRITTORE GUIDO BARBUJANI

FROM SPIGOLATURE RIVISTA CULTURALE ON LINE

Guido Barbujani, Pietro Cheli, Sono razzista, ma sto cercando di smettere, Bari, Laterza, 2008, pp. 134, € 10,00

     A seguito di svariati fatti di cronaca, i cui protagonisti sono individui comuni che rimangono vittime di violenze legate, apparentemente, alla tanto odiata parola “razzismo”, viene istintivo porre una distanza tra sé e gli altri, intendendo come “altri” coloro che si macchiano di crimini spregevoli dettati solo da una insensata paura verso chi è “diverso”. Ma siamo veramente così lontani da queste persone, dai razzisti? Siamo davvero abbastanza sviluppati intellettualmente da riconoscere che non vi è divario cerebrale e culturale tra popoli diversi, che siamo parte della stessa specie? In linea di massima si. Tuttavia, scavando in profondità nel nostro animo, scopriamo luoghi comuni, pregiudizi, spesso inoffensivi ma ugualmente inesatti e terreno fertile per l’ignoranza (ad esempio, il detto comune che gli afroamericani hanno la musica nel sangue: niente di dispregiativo in questo, ma in base a cosa possiamo dire che sia vero?). Questa scomoda verità ci viene spiegata da questo esile saggio, scritto dal noto genetista Guido Barbujani insieme al giornalista Pietro Cheli. Il connubio tra i due crea un libro che mescola la competenza tecnica e scientifica di Barbujani (non esente da un velo di ironia, come ben sa chi ha letto altri suoi scritti) con l’umorismo garbato e iperrealista di Cheli, che condisce l’opera con citazioni e rimandi a personaggi pubblici del nostro paese (ma non solo) che danno un’immagine sconcertante di una certa corrente di pensiero che, purtroppo, ancora imperversa: la presunta superiorità morale, culturale e intellettiva dell’uomo “bianco” sugli altri (massimo esponente in questo campo, oltre la soglia del ridicolo, è Giancarlo Gentilini, due volte sindaco di Treviso). Dalle ronde padane agli scritti decisamente poco scientifici del passato, a partire (tanto per citarne uno, ma la lista è decisamente lunga) da Joseph-Arthur de Gobineau e il suo “Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane”, fino ad arrivare ad autori del ventesimo secolo di tutto rispetto, come James Watson, il razzismo viene esaminato dai due autori nella sua storia e nei suoi elementi costitutivi, per poi spiegare scientificamente la sua mancanza di ragion d’essere, supportata da dati e ricerche scientifiche che, si spera, non dovrebbero lasciare dubbi (tra l’altro, Barbujani ha già trattato questo tema: si veda l’ottimo saggio “L’invenzione delle razze”, edito da Bompiani). Eppure, nonostante tutto, il razzismo sembra duro a morire: gli autori mettono in guardia anche chi pensa di non essere razzista, ricordando di valutare attentamente i propri comportamenti per poter scoprire, sul nascere, atteggiamenti che manifestano in noi la percezione (inesistente nella realtà) di una distanza tra noi e gli “altri”, atteggiamenti anche non deleteri per le persone in modo diretto, ma tristemente efficaci se lasciati evolvere in comportamenti più marcatamente razzisti. Una lettura utile, specialmente di questi tempi.
(ANDREA CASTELLARI)

LA SCUOLA SECONDO STEFANO GARGIONI

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LA FINTA RIFORMA DEL 5 IN CONDOTTA

Il comunicato stampa con il quale si annuncia sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione l’emanazione del DM n. 5 del 16 gennaio 2009 annuncia con toni solenni: “D’ora in avanti chi prenderà meno di 6 in condotta sarà bocciato”.

Sembrerebbe una rivoluzione copernicana, per una scuola che negli ultimi decenni ha fatto del lassismo e della resa davanti all’arroganza e alla maleducazione di tanti studenti i suoi fiori all’occhiello. Peccato si tratti di una prova muscolare che alla resa dei conti non sortirà alcun effetto di sostanza.

Basta andarsi a leggere con un minimo di attenzione il Decreto per capire che negli Istituti di ogni ordine e grado, per dirla con il Principe Tomasi di Lampedusa, “tutto cambia perché tutto resti come prima”.

Il richiamo che il Decreto fa allo “Statuto delle studentesse e degli studenti”, così come modificato e integrato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235, con particolare riferimento all’art. 9 riguardante le sanzioni disciplinari, non lascia adito a dubbi interpretativi.

In buona sostanza, perché un Consiglio di Classe possa comminare un 5 in pagella ad uno studente è necessario che il Consiglio d’Istituto abbia in precedenza provveduto ad irrogargli una sanzione che comporti quantomeno “l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni” (art. 4 DM n.5 comma 1 e comma 2 lett.A). E questo può avvenire soltanto nell’eventualità in cui suddetto studente abbia commesso “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, etc.), oppure che vi sia una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento)” (art. 4 comma 9 “Statuto delle studentesse e degli studenti”).

Sempre che, ovviamente, successivamente all’irrogazione delle sanzioni lo studente “non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti del comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione” (art. 4 DM n.5 comma 2, lett.B).

Fuor di metafora, neppure aver picchiato un insegnante, aver stuprato una compagna di classe o aver incendiato o allagato la scuola potrà di per sé comportare l’automatica attribuzione da parte del Consiglio di Classe di un 5 in condotta allo studente che ha commesso tali reati.

Sono pronto a scommettere che a nessun alunno della Provincia di Ferrara verrà comminato un 5 in condotta in occasione degli imminenti scrutini del primo quadrimestre.

Ad ulteriore riprova del fatto che, ancora una volta, la montagna ha partorito il classico topolino.

Verrebbe proprio voglia di dire ai soloni del Ministero: “…ma lasciateci lavorare!!

http://stefano-gargioni.blogspot.com/

http://punto-informatico.it/1641477/PI/News/microsoft-questa-sara-scuola-del-futuro.aspx

LA DARK FOTOGRAFIA DI ALESSIA

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INTERVISTA AD ALESSIA

(D) Ciao! Anzi tutto vorrei chiederti, da quando hai la passione per la fotografia?
(AS) LA FOTOGRAFIA MI è SEMPRE PIACIUTA FIN DA PICCOLA...HO SEMPRE FOTOGRAFATO DI TUTTO...E I MIEI SI ARRABBIAVANO PERCHè FACEVO TROPPI RULLINI E SPENDEVANO TANTO...!POI PERò è COMINCIATA A DIVENTARE + SERIA DA 3 ANNI + O - A QUESTA PARTE IN CUI HO COMINCIATO A FREQUENTARE UN CIRCOLO FOTOGRAFICO "IL TORRIONE" DI CASALGRANDE(RE)E A FARE VARIE MOSTRE ED ESPERIENZE...FINO ALL'ARRIVO DELL'ACQUISTO DELLA REFLEX DIGITALE DOPO ESSERE PASSATA PIANO PIANO DA TANTE MACCHINE...PRIMA SOLO COMPATTE POI CON REGOLAZIONI MANUALI E ORA REFLEX;):)

(D) Tu fai delle mostre di fotografia, ma fotografi anche mostre, dico bene? Scusa la parentesi Marzulliana!
(AS) SI,FOTOGRAFO ANCHE MOSTRE QUANDO è POSSIBILE FARLO PERCHè IN REALTà QUI IN ITALIA PURTROPPO IN POCHI LUOGHI ESPOSITIVI C'è LA POSSIBILITA' DI SCATTARE FOTOGRAFIE.....


(D) Ho visto che ti sei fatta ritrarre da Pixie, in questo caso ti piace essere più davanti o dietro la macchina fotografica?
(AS) BEH' TRA LE 2 COSE PREFERISCO INDUBBIAMENTE ESSERE DIETRO LA MACCHINA FOTOGRAFICA....ANZI STARE DAVANTI UN PO' MI IMBARAZZA;):)PERò OGNI TANTO DELLE FOTO LE FACCIO VOLENTIERI!
Sto facendo un esperienza molto interessante con un fotografo:Dante con cui sto lavorando sul cerchio neutro,me e la mia ombra,la riscoperta del corpo e tutto un percorso teatrale,concettuale e psicologico che riguarda l'interiorità e il ritrovare il proprio sè.è molto bello,difficile e profondo e questo lavoro mi sta dando tanto:);)


(D) Hai fatto anche delle mostre ho notato, me ne puoi parlare?
(AS) HO COMINCIATO AD ESPORRE IN MOSTRE A LIVELLO COLLETTIVO CON APPUNTO IL CIRCOLO DI CUI FACCIO PARTE FINO AD ARRIVARE ALLA MIA PRIMA PERSONALE "FACETTEN DER DUNKLEN WELT" INAUGURATA IL 31 OTTOBRE 2007. OLTRE ALLE ESPERIENZE CON IL CIRCOLO HO ESPOSTO AL DARK FEST A BOLOGNA E A PADOVA: MI HANNO CHIESTO DI MOSTRARE LE FOTO IN ALTRI LUOGHI...CON CUI MI STO ACCORDANDO OLTRE A PROGETTI INTERESSANTI SU RIVISTE! OLTRE LO SCORSO DICEMBRE NUOVAMENTE IL FOTOGIRO CON IL CIRCOLO.


(D) E'stato faticoso?
(AS) Sì E' STATO FATICOSO,SOPRATTUTTO LA MOSTRA PERSONALE....A PARTIRE DALLO SCEGLIERE LE FOTOGRAFIE(CHE PER ME è SEMPRE DURISSIMA COME COSA)FINO ALL'ALLESTIMENTO MA NE è VALSA LA PENA(PER FORTUNA;))LA SODDISFAZIONE POI è TANTA...

(D) Hai già qualcosa in programma, per il futuro prossimo?
(AS)  MI STO ORGANIZZANDO SU ALTRI PROGETTI DI CUI PERO' E' ANCORA PRESTO PARLARE A PARTE LA RIVISTA GORGON MAGAZINE!E UN PROGETTO SULL'AUTORITRATTO FOTOGRAFICO ALL'UNIVERSITA'! E IL PROSSIMO DARK FEST.

(D) Qualcosa che vorresti assolutamente fare?
(AS) FARE QUESTO DI MESTIERE E IN MODO CREATIVO E CHE MI PERMETTA DI VIVERE!

(D) C’è qualcuno a cui ti ispiri? Man ray, Marchel Duchanp, Salvador Dalì?
(AS) NO,A NESSUNO ANCHE SE QUELLI CHE HAI NOMINATO ANCHE SE MI PIACCIONO TANTISSIMO TUTTI!!!
CERCO DI LAVORARE CON LA MIA TESTA, LA MIA FANTASIA E CREATIVITà!

(D) Prediligi, un argomento fotografico, rispetto ad un altro?
(AS) Sì QUELLE CHE IO CHIAMO "LE FOTO PSICHEDELICHE" DOVE OGNUNO PUò VEDERCI DENTRO CIò CHE VUOLE O LAVORARE DI IMMAGINAZIONE O CHIEDERMI "COS'è?" O "COME L'HAI FATTA?"

(D) Oltre alla pagina myspace http://www.myspace.com/ale1712 hai anche un sito?
(AS) HO IL MIO BLOG DOVE SCRIVO COSE PERSONALI DI OGNI TIPO ED è PER ME PROPRIO COME UN DIARIO DOVE,COMUNQUE,POSTO ANCHE FOTO,ECC MA CHE A VOLTE SONO SOLO PER DOCUMENTAZIONE,RICORDO,ECC E LIVELLO FOTOGRAFICO ZERO!
(ANCHE PERCHè MI PIACE MOLTO IL LIVELLO CONCETTUALE CHE STA DIETRO ALLA FOTOGRAFIA + CHE LA RESA ESTETICA ANCHE SE,OVVIAMENTE,PURE QUELLA è IMPORTANTE)
L'INDIRIZZO è http://alesally.blog.excite.it/
PROPRIO IN QUESTI GIORNI STAVO PENSANDO DI APRIRMI UNO SPAZIO SU DEVIANTART...

(D) In quale modo la musica che ascolti, influenza la tua arte?
(AS) BEH' UNA DELLE MIE ULTIME MOSTRA ERA INCENTRATA PROPRIO SU QUELLA ESSENDO SUL CONTESTO DARK STUDIANDONE LE VARIE SFACCETTATURE E ASPETTI....PER IL RESTO DIPENDE UN PO' COSA STO FOTOGRAFANDO...

MAURIZIO GANZAROLI

www.myspace.com/sandsfrommars

http://www.truemetal.it/modules.php?name=News&file=article&sid=26427&mode=&order=0&thold=0

lunedì 19 gennaio 2009

IL CUORE DI DAVIDE VERRI

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IL CUORE OLTRE L'OSTACOLO

Davide Verri, sindaco di Bondeno, consigliere provinciale, candidato alla Presidenza della Provincia di Ferrara

Ci sono momenti, nella vita di un uomo, in cui bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo ed accettare, senza se e senza ma, le sfide che il destino ci pone davanti. Per Davide Verri il tempo presente è uno di quei momenti. Dopo dieci anni di governo locale in quel di Bondeno, oggi gli si offre l’opportunità, con la candidatura a Presidente della Provincia di Ferrara, di coronare un percorso amministrativo coraggioso ed onesto, per molti aspetti imprevisto ed entusiasmante, che l’ha visto gestire nel migliore dei modi, con il silenzio e l’operosità fattiva che si addice ad un buon padre di famiglia, un Comune storicamente di sinistra come quello matildeo.

La sua indipendenza, la sua correttezza nei rapporti umani ed istituzionali, la sua autonomia dalle vecchie logiche partitocratiche, tutte fondate sui rapporti di forza, sul “do ut des”, sulla ricerca di visibilità e sul ricatto morale, lungi dal favorirlo l’hanno paradossalmente ostacolato, già dentro il suo partito, nella corsa verso una candidatura che, agli occhi dei più, appariva così ovvia e naturale da risultare persino scontata. E invece no, è stata più dura del previsto.

Ma la gente ha capito. Lo si è respirato nell’aria, nelle parole prima sommesse e poi, un po’ per volta, più forti e convinte, dei molti che si sono avvicinati in queste settimane. Dagli occhi limpidi e indignati dei ferraresi, di ogni età e colore, stanchi di assistere ai soliti balletti, ad un gioco delle parti che non inganna più nessuno, alle parole vuote di chi pontifica chiuso nella sua torre d’avorio, così lontano da una realtà che non è più in grado di leggere e di interpretare se non attraverso il prisma distorto della propria arroganza e dei propri risentimenti.

E questo ha rappresentato, per Davide come per tutti quelli che, insieme a lui, hanno deciso di mettersi in gioco accettando questa sfida difficile e dagli esiti incerti, un motivo in più per andare avanti, nella convinzione della bontà di un’ idea, di un progetto, financo di un “sogno”, se volete, di forte e radicale rinnovamento.

La candidatura di Verri - piaccia o non piaccia - rappresenta l’unica vera novità in un panorama politico locale asfittico e mortificante. Riaccende speranze che erano sopite. Restituisce la voglia di credere nella possibilità di cambiare, per offrire a questo territorio la dignità e il decoro che decenni di malgoverno gli avevano ingiustamente sottratto. Ripropone il gusto e la passione per il bene comune, la certezza di poter tornare, dopo i lunghi anni dell’ipocrisia, a fidarsi gli uni degli altri. Delinea un orizzonte, dove finalmente saranno il merito e non la piaggeria, la coerenza e non il servilismo vile e meschino, a fare la differenza.

Vi sembra poco?

STEFANO GARGIONI

http://stefano-gargioni.blogspot.com/

www.ladestraferrara.org