ALFARABI, L'IDEA DI SOCIETA' PERFETTA E L'ISLAM DI OGGI

Alfarabi denuncia con vigore i mali e le disgrazie che colpiscono le città non virtuose. Ma il problema critico è sicuramente un altro. Aveva veramente Alfarabi, filosofo arabo medievale, un'idea compiuta di città non virtuosa cui contrapporre il suo progetto politico oppure si riferiva alle forme sociali imperfette? Innanzi tutto, secondo alcuni studiosi, tra i quali il Walzer, Alfarabi si ispirava ad una fonte greca, forse del VI secolo d.C, che, tuttavia, resta piuttosto indeterminata. L'ipotesi, peraltro, non mi pare abbia senso, tenuto conto del fatto che tali presunti modelli esterni non hanno nulla a che vedere. nemmeno indirettamente con il mondo islamico. Il rifiuto dell'idea del comportamento individuale selvaggio in uno status naturae in cui domina l'egoismo dell'homo homini lupus di Thomas Hobbes, implica evidentemente la necessità di una Legge (presumibilmente rivelata) che imponga l'ordine e la gerarchia degli esseri. La descrizione delle alleanze di Alfarabi prefigura invece società non utopiche, anzi regolarmente funzionanti, società virtuose o ignoranti, ma comunque obbedienti ad un unico capo e legislatore supremo, a un imam insomma che ne ha gettato le basi. Sempre il Walzer ritiene che Alfarabi volesse stigmatizzare uno stato di anarchia, di disordine e di violenta sopraffazione vigente "nel mondo sublunare", e specialmente nell'epoca sua. Ciò è senz'altro verosimile, se non addirittura probabile, ma il testo alfarabiano non ci consente una risposta in ogni caso. definitiva. Per quando riguarda la situazione nell'Islam alla metà del X secolo (IV dell'Egira), essa registra sì la crisi del califfato, l'esplodere delle rivolte sciite, il trionfo dei Buyidi, ma non saremo in grado di definire, sopra ogni dubbio, la posizione di Alfarabi, se non si risolve il quesito fondamentale: era egli sunnita o sciita?Per esempio, con il richiamo a religioni alienate da idee antiche, sembrerebbe lamentare la corruzione dell'Islam a contatto con filosofie allogene, tipo quella greca: con il che alfarabi sembrerebbe un sunnita tradizionalista (e la tesi del Walzer ne verrebbe smentita). Ma le idee di società e di città virtuosa sono certamente filosofiche. il che imparenta Alfarabi al più speculativo sciismo., anche se lo stesso Alfarabi definisce il sovrano perfetto e virtuoso un sunnita. la questione rimane, per concludere, irrisolta e pesa ancora oggi su molti dei conflitti in seno all'Islam contemporaneo.
Casalino Pierluigi.