fonte Il Giornale Off
Grillo, Benigni, gli altri: le pagelle di Moana
I libri di Camilleri, Moccia, De Bortoli o Cannavacciuolo ma anche Pennac o George Orwell oramai si possono comprare ovunque, non solo nelle librerie, ma anche sui siti internet quasi qualsiasi cosa è acquistabile .
Dico quasi a ragion veduta perché c'è un titolo che è introvabile.
L'ho cercato per librerie e per siti ma soltanto su Amazon appare in una sola copia in vendita al prezzo di 283 euro.
Quale sarà quest'autore e cosa conterrà questo introvabile libro?
L'autore è Moana Pozzi ed il libro è "la filosofia di Moana" dove la donna icona del sesso italiano dava, nel 1991, i voti ai propri amanti a letto.
Un libro "cult" che dà nomi e cognomi di personaggi illustri tra le lenzuola.
Così si scopre che Beppe Grillo, grande amatore, si merita un bel 7.
Moana così lo racconta: "lo conobbi una sera d'agosto del 1985 alla Gritta, un bar di Portofino, ovviamente aveva la battuta pronta e mi fece morire dalle risate. Mi piacciono gli uomini spiritosi e decisi di passare con lui quella stessa notte. A letto ci sapeva fare ed era dolcissimo. Ci siamo frequentati per tre mesi, poi ci siamo persi."
A Marco Tardelli spetta addirittura un 8, il voto più alto. "Trovavo eccitante il suo comportamento spontaneo e dolce come un ragazzo alle prime armi. Nel periodo in cui ci siamo frequentati facevamo raramente l' amore, a causa dei suoi continui viaggi e ritiri con la Juventus, però stavamo al telefono per ore, parlando soprattutto di sesso".
Bocciato invece un altro calciatore, il brasiliano Falcao con un 5 senza possibilità di riscatto: "carino e con un bel corpo, ma troppo sbrigativo" e Massimo Ciavarro a cui la diva hard diede la sufficienza ma si lamentò in quanto non si tolse le mutande durante l'amplesso
Su Roberto Benigni Moana Pozzi dedica una pennellata ironica "mi infilai nel letto mentre dormiva con una sua amica; Benigni si svegliò e cominciò a correre per tutta la stanza nel suo abbigliamento da notte (canottiera di lana, mutande e calze), gridando: "Ma io mi vergogno".
Rimangono senza voto Robert De Niro, mentre Luciano DeCrescenzo merita un bel 7 e Massimo Troisi una misera sufficienza.
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