*photo D. Longoni a sinistra
D - La Zona Morta, fantasy magazine a 360°, da Stephen King a Lovecraft, quasi un multitasking pop filosofico, tra horror, fantascienza e noir contemporaneo e sottomenu vari?
R -Esatto, La Zona Morta nacque come fanzine cartacea nei primi anni Novanta del secolo scorso proprio per essere un contenitore del fantastico a 360°, prendendo in considerazione il genere in tutte le sue forme e modalità di espressione: principalmente fantascienza, horror e fantasy. Quando siamo diventati una webzine e con l'arrivo in rete il concetto si è allargato, pur mantenendo lo stesso spirito... fondamentalmente la Passione, quella con la "p" maiuscola!
D - Il mondo contemporaneo è ancora una "Zona Viva"?
R - Certo che sì, guai se non lo fosse! E fortunatamente anche "La Zona Morta" lo è! :)
D - Che futuro vedi per il fantastico?
R - Quando nacque la prima incarnazione de "La Zona Morta", quella su cartaceo, il fantastico era appunto relegato in una "zona morta" (per questo chiamai così la fanzine), relegato in qualche angolo delle librerie e in pochi film "per nerd". Oggi fortunatamente la situazione è diversa: grazie agli effetti speciali mirabolanti il cinema fantastico è sempre sul pezzo e sono certo che in futuro farà sempre più incassi mirabolanti e saprà darci sempre grandi soddisfazioni diventando sempre più un prodotto per tutti. Temo invece per la letteratura, la narrativa... dopo un boom iniziale a seguito di film e serie tv e dopo aver conquistato vasti spazi nelle librerie, mi sembra che siamo di fronte a un periodo di stanca. Forse il video sta uccidendo il libro... o forse no! Staremo a vedere! Il fantastico ha sette vite! :)
a c. di Roby Guerra
INFO
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/
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