Nicola Cusano fu teologo, scienziato e studioso del XV secolo e per l'epoca in cui visse fu certamente un personaggio sui generis. Pur incardinato nell'ortodossia cattolica, ne criticò la corruzione e l'avidità, mettendone in luce aspetti e comportamenti che saranno più tardi all'origine della Riforma protestante. Non solo: Nicola Cusano, amico e confidente di Enea Silvio Piccolomini, divenuto Papa con il nome di Pio II, non condivise il progetto di lanciare una crociata contro i musulmani, convinto com'era della cattiveria ed inutilità, oltre che della stupidità, delle guerre di religione, impegnandosi apertamente anche con le sue opere a favore della pace. Dell'Islam e del Corano non ebbe una considerazione negativa, interpretandone positivamente il messaggio. La morte del Papa prima che la flotta partisse per la crociata premiò sotto certi aspetti la volontà di pace di Nicola Cusano, il cui sogno era appunto una pace universale basata sulla ragione e il dialogo. Inizialmente schierato in seno alla Chiesa con il partito conciliarista, finì tuttavia per aderire alla posizione, allora in minoranza, che esaltava il primato del Papa. Nel promuovere la coincidenza degli opposti si adoperò anche per la riunificazione dei cristiani separati da Roma, cioè i bizantini. Nulla per Nicola è ovvio: Dio è oltre il principio di non contraddizione e in Lui gli opposti si uniscono e si annullano; la ragione non riesce, tuttavia, a comprendere il mondo L'intelligenza umana, infatti, secondo Cusano, si serve di congetture e di somiglianze. Cusano era pure convinto di vita sugli altri pianeti, e di conseguenza rifiutava il geocentrismo, perché solo Dio è centro e circonferenza dell'universo. E idee tali provenivano da un uomo che era criticato per essere fedele al Papa.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi