Ci dobbiamo preoccupare di ciò che accade nella Fortezza Europa, sempre più porosa e vulnerabile? Certamente non possiamo restare indifferenti di fronte a minacce che rischiano di travolgere soprattutto il nostro stile di vita, i valori stessi della democrazia. Tuttavia se amiamo il nostro sistema politico non possiamo abdicare alle nostre idee. Quindi non si sa se si debba essere preoccupati o compiaciuti se finora non abbiamo alzato bandiera bianca di fronte ad un fenomeno con il quale rischiamo forse di convivere per anni ancora. L'impressione è che, però, passati lo sdegno e l'orrore per un attentato o un gesto barbarico, si tende ad eludere la questione di fondo: la nostra sicurezza dipende anche da quella degli altri. E' sufficiente allungare lo sguardo verso l'orizzonte del Mediterraneo con le sue guerre alle porte di casa, Stati in disfacimento e interi popoli costretti alla fuga. Loro una vita quotidiana non ce l'hanno più: Anche del nostro senso di giustizia dovremmo preoccuparci. Abbiamo subito celebrato la fanteria curda contro l'Isis e poi l'abbiamo abbandonata alla vendetta di Erdogan. Vorremmo che finissero le guerre in Siria, in Libia, in Yemen, in Iraq, poi siamo o siamo stati complici degli Stati che li hanno finanziati, cui vendiamo armi e sono nostri partners economici e finanziari. Tante volte ci sono delle coincidenze che ci fanno alzare la testa e l'intelligenza e ci accorgiamo dov'è il nostro senso di giustizia, senza troppo lasciarci prendere dal colpevole disincanto occidentale o dalle tesi sul tramonto delle civiltà.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi