L’Italia e’ sempre piu’ a rischio di disastro sismico. Dal 1861 a oggi nel nostro Paese ci sono stati 34 disastri legati a terremoti, praticamente uno ogni 5 anni. La ‘colpa’ e’ della mancanza di preparazione di un territorio dove si costruisce troppo e male, della non adeguatezza degli edifici, della disattenzione, della malafede e della poca informazione.
Questo l’allarme lanciato dai geologi italiani riuniti questa mattina a L’Aquila, a 5 anni dal sisma del 6 aprile 2009.
ADVERTISEMENT“Bisogna distinguere tra pericolosita’ e rischio”, spiega Luca Valenzise, sismologo responsabile del Progetto Abruzzo. “La pericolosita’- spiega- e’ un fattore naturale. Ma se in un territorio come il nostro si continua a costruire, cementificare, aumentare la concentrazione di persone, l’esposizione a quella tipologia di pericolosita’ produce un aumento del rischio”.
“In Abruzzo la percezione del rischio sismico tra la popolazione e’ aumentata di circa il 15% dopo la tragedia del 6 aprile 2009″ spiega Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi. Eppure e’ indubbio che il disastro nel capoluogo abbruzzese sia dipeso anche dalla scarsa attenzione nella costruzione e manutenzione delle case in un’area sismica.
Nella cosiddetta ‘zona rossa’ del centro de L’Aquila e’ facile vedere palazzi “seduti su loro stessi, edifici che hanno espulso i piloni portanti, questo dipende dal terrirorio ma evidenzia anche problemi strutturali”, spiegano i geologi.,,,C METEOWEB