* Nota di AsinoRosso1... ottima breve ma significativa sinergia critica su Kandinsky e la storia live del primo novecento rivoluzionario nell'arte e forse tutt'oggi incompiuto. Fuori dalle contingenze anche i media più brillanti segnalano finalmente visioni da storici doc.., visioni significanti e convergenti anche per avanguardie spesso stoltamente per lungo tempo quasi contrapposte dalla criptica manierista e convenzionale.. ad esempio Kandinsky Il Cavaliere Azzurro e ..il Futurismo!
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.....Kandinsky giunge a Monaco nel 1896, l’apprendistato artistico si sviluppa tra l’Accademia, il Simbolismo e lo Jungestail, nel 1901 fonda il gruppo Phalanx, di cui crea il manifesto, un’associazione di artisti inneggianti a questo nuovo stile intriso di Simbolismo, dove incontra Gabriele Munter, sua allieva e compagna di vita, esperienze cui seguirono viaggi in Olanda, Tunisia, Italia e Austria. A trent’anni l’autore intraprende privatamente studi artistici con Franz von Stuck, dopo aver studiato dieci anni economia e diritto romano e russo all’università di Mosca. Nel 1906 la coppia si trasferisce a Parigi, quattro anni dopo Kandinsky dipinge le prime opere astratte e fonda con Franz Marc il Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro). Dal 1914, con lo scoppio della guerra, si rifugia in Svizzera, poi torna in Russia e partecipa a mostre collettive a Mosca e a Pietroburgo nel periodo prerivoluzionario, ma non ha contatti con i leader dell’avanguardia russa, come Kazimir Malevic, padre del Suprematismo e il costruttivista Vladimir Tatlin, che incontra dopo la rivoluzione d’ottobre. Mentre a Milano si imponeva il Futurismo, le prime opere astratte dal 1910 coincidono con la pubblicazione del libro Lo spirituale dell’arte, trattato estetico rivoluzionario diviso dall’autore in tre categorie: le Impressioni (in tutto sei) suscitate dall’osservazione della natura, le Improvvisazioni (35 fino al 1914) e infine le Composizioni, opere di grandi dimensioni in cui le ricerche degli altri due cicli raggiungono una sintesi formale indimenticabile. Rientrato a Mosca, Kandisky dal 1919 al 21 dirige il Nuovo Museo di Cultura Pittorica e insegna nei liberi laboratori artistici Vchutemas.
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