Grillo contro Favia: "Pagare per andare in tv è come pagare per il funerale"
I grillini usano soldi pubblici per andare in televisione. La notizia ha fatto infuriare il leader del Movimento 5 Stelle: "I soldi pubblici e il nostro movimento sono inconciliabili" Anche pagare per farci intervistare. Che è la negazione del grillopensiero. Per Beppe Grillo è un ferragosto amaro. I grillini usano soldi pubblici per comprarsi spazi televisivi e interviste radiofoniche. Un doppio schiaffo al grande capo che ha sempre vietato ai suoi di affacciarsi al piccolo schermo e ha sempre ribadito fieramente che i pentastellati non usano danaro pubblico. Un affronto all'autorità del leader supremo e del suo socio Gianroberto Casaleggio. La bastonata arriva dal blog del nonpiùcomico: "Pagare per andare in televisione per il MoVimento 5 Stelle è come pagare per andare al proprio funerale, anche se è certamente lecito". Lecito ma sbagliato e, soprattutto, contro la linea del movimento. E Grillo lo ribadisce: "La mia è un’opinione molto radicata, altri magari ne hanno di diverse. Il M5S ha rifiutato ogni contributo elettorale. L’eventuale spesa per inserzioni televisive è coperta dalla differenza tra lo stipendio ’auto ridottò di un consigliere regionale del M5S, circa 2.500 euro, e lo stipendio ’normalè di 10.000 euro e altri benefit. I soldi pubblici e il M5S sono inconciliabili". In poche parole: giù le mani dai soldi pubblici, se proprio avete velleità televisive pagatevi le comparsate coi vostri soldi. "Per questo - ammonisce Grillo - proporrò a tutte le prossime liste regionali, prima di presentarsi, di impegnarsi a restituire alla Regione, o a un istituto di pubblico interesse regionale, la differenza tra lo stipendio percepito e quello regionale".... C
I grillini usano soldi pubblici per andare in televisione. La notizia ha fatto infuriare il leader del Movimento 5 Stelle: "I soldi pubblici e il nostro movimento sono inconciliabili"
Anche pagare per farci intervistare. Che è la negazione del grillopensiero. Per Beppe Grillo è un ferragosto amaro. I grillini usano soldi pubblici per comprarsi spazi televisivi e interviste radiofoniche. Un doppio schiaffo al grande capo che ha sempre vietato ai suoi di affacciarsi al piccolo schermo e ha sempre ribadito fieramente che i pentastellati non usano danaro pubblico. Un affronto all'autorità del leader supremo e del suo socio Gianroberto Casaleggio. La bastonata arriva dal blog del nonpiùcomico: "Pagare per andare in televisione per il MoVimento 5 Stelle è come pagare per andare al proprio funerale, anche se è certamente lecito". Lecito ma sbagliato e, soprattutto, contro la linea del movimento. E Grillo lo ribadisce: "La mia è un’opinione molto radicata, altri magari ne hanno di diverse. Il M5S ha rifiutato ogni contributo elettorale. L’eventuale spesa per inserzioni televisive è coperta dalla differenza tra lo stipendio ’auto ridottò di un consigliere regionale del M5S, circa 2.500 euro, e lo stipendio ’normalè di 10.000 euro e altri benefit. I soldi pubblici e il M5S sono inconciliabili". In poche parole: giù le mani dai soldi pubblici, se proprio avete velleità televisive pagatevi le comparsate coi vostri soldi. "Per questo - ammonisce Grillo - proporrò a tutte le prossime liste regionali, prima di presentarsi, di impegnarsi a restituire alla Regione, o a un istituto di pubblico interesse regionale, la differenza tra lo stipendio percepito e quello regionale".... C