Kipple.it -Officina Libraria 31 - R.J. Sawier, A. Brugnoli


 

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N. 31 del 9 agosto 2012 - Kipple Officina Libraria
Intervista ad Alessio Brugnoli, Premio Kipple 2011

Intervista ad Alessio Brugnoli sul sito La zona morta, nell'ambito delle sue capacità di scrittore e vincitore del Premio Kipple 2011 con il romanzo Il canto oscuro. Vi ricordiamo che il romanzo è in vendita sia in cartaceo che in digitale, quest'ultimo libero da DRM (in formato sia ePub che MOBI), al prezzo rispettivamente di 11€ e 2,5€.
Alcuni passi della chiacchierata:
E COSI’ HAI VINTO IL PREMIO OMONIMO LO SCORSO ANNO: RECENTEMENTE E’ INFATTI USCITO IL TUO PRIMO ROMANZO INTITOLATO “IL CANTO OSCURO”, PUBBLICATO DA KIPPLE OFFICINA LIBRARIA. VUOI RACCONTARCI DI CHE SI TRATTA?
“Il canto oscuro” è un romanzo steampunk, ossia appartenente a quel filone della fantascienza in cui si presuppone come, a causa delle realizzazione della macchina analitica di Babbage, la rivoluzione informatica sia avvenuta nell’Ottocento. Ciò implica due cose:
  1. La proiezione delle problematiche contemporanee in un contesto straniante, in cui il Passato funge da specchio deformante del Presente;
  2. La rivisitazione dei miti positivisti dell’Ottocento, come a esempio la Rivoluzione Industriale o il fardello dell’Uomo Bianco di Kipling o nel caso specifico della narrativa americana, il West.
“Il canto oscuro” è poi ambientato in una Roma particolare, dove, a inizio Novecento, vivacchia ancora lo Stato Pontificio
 
COME E’ NATA L’IDEA DI FONDO DEL ROMANZO?
E’ nata dalle lettura di tre libri. Il primo, cosa molto banale, è stato “La macchina della realtà” di Gibson e Sterling. L’ambientazione mi piacque moltissimo, ma… lo ammetto, trovai la trama confusionaria e sconclusionata. Con il senno di poi, posso comprendere razionalmente la scelta dei due scrittori: in un mondo dominato dalla teoria del caos e delle catastrofi, in cui il teorema di incompletezza di Godel impedisce qualsiasi interpretazione consistente, la trama, con il susseguirsi di cause, effetti e relazioni, non ha più valore. Però, il risultato pratico… Il lettore, quando si confronta con un libro, è perso nel labirinto delle Idee di chi scrive. Come a Teseo, serve un filo per trovarvi l’uscita. Nello stesso periodo, lessi “Il club dei filosofi dilettanti”. Un bel romanzo, da cui ho tratto spunti di riflessione, ma di cui mi lasciò perplesso l’approccio buonista. Di fatto, un giallo è sempre una dichiarazione d’ottimismo nei confronti dell’etica e della ragione: la legalità trionfa sempre e il mondo è un oggetto perfettamente comprensibile. La vita, però, non mi ha reso così ottimista: quindi decisi di buttar giù un racconto lungo, con le macchine analitiche, con un delitto e una trama comprensibile, dove però avrebbe trionfato l’incertezza morale e gnoseologica… L’ultima lettura è stato il saggio “La struttura delle










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Disponibile, su Kipple.it, La mano servita - Di Robert J. Sawyer

Sul sito Kipple.it è disponibile da oggi l'eBook di Robert J. Sawyer La mano servita.
Introdurre Sawyer è quasi un sacrilegio: è un autore di fantascienza canadese. Si definisce uno scrittore di fantascienza hard, ma di fatto il suo interesse per la caratterizzazione e la psicologia dei personaggi è molto superiore a quello tipico del sottogenere. Le sue opere hanno spesso connotazioni metafisiche, alla Arthur C. Clarke; appartiene in pieno alla scuola secondo cui la fantascienza è letteratura di idee. Per le sue opere ha vinto trentacinque premi nazionali e internazionali, tra cui in particolare il premio Nebula del 1995 per il suo romanzo Killer on-line (The Terminal Experiment), e il premio Hugo del 2003 per il romanzo La genesi della specie (Hominidis). I racconti di Sawyer sono apparsi su Analog Science Fiction, Amazing Stories, On Spec, e numerose antologie. Dal suo romanzo Avanti nel tempo è stato ideato il serial televisivo FlashForward.
 
Ecco la quarta di copertina del racconto:
 
 
Futuro, in qualche parte dell'universo. Nella città modulare di Mendelia la divinazione eseguita sul DNA dei cittadini è una pratica obbligatoria. Che storia si nasconde dietro l'uccisione di un indovino? Toby Korsakov, della Polizioteca, indaga fino a una sconvolgente “verità genetica”. Nanotecnologia, bioetica, ingegneria genetica: nel racconto di Sawyer tutti gli elementi per una intelligente discussione multidisciplinare, riguardante anche l'umanità del presente, sono magistralmente intrecciati in una vicenda poliziesca breve ma intensa.

















REVIEWS

 
rivoluzioni scientifiche” di Thomas Kuhnche analizza il processo di graduale formazione della scienza nella storia, seguendo le dinamiche della scienza normale, della crisi del paradigma e del momento rivoluzionario fino al ristabilimento di una situazione di normalità. Proprio questo saggio mi ha fornito l’idea di rappresentare nel romanzo la transizione a due diverse visioni della tecnologia…
QUAL E’ STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?
In realtà la parte più complessa è nella realizzazione di un intreccio che colpisca il lettore e lo sorprenda. Creare un’ambientazione è assai meno complicato di quello che può sembrare a prima vista. Partendo da un’idea iniziale, l’importante è documentarsi a fondo in biblioteca o, se si è troppo pigri, tramite Google. E’ una questione di pazienza e curiosità, più che di intelletto. Per i personaggi, vale sempre quello che ha detto il buon Graham Greene: “Scrivere è assegnare destini differenti alle persone che conosciamo bene”.














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Premio Kipple ad Alessandro Forlani


Alessandro Forlani si aggiudica il Premio Kipple edizione 2012 con il romanzo "I negromanti".
Per la seconda volta nel corso di tre anni, il Premio Kipple va all'autore vincitore del premio Urania. Era successo con Alberto Cola nel 2009 che vinse il Kipple con Ultima Pelle e l'Urania con Lazarus, oggi succede con Alessandro Forlani.
Il romanzo vincitore del premio Kipple 2012, I negromanti, uscirà comunque nella collana Urania con il titolo I senza-tempo, vista l'impossibilità di uscita contemporanea per due case editrici. La caratteristica principale del premio Kipple, infatti, è quella di "premiare un inedito", soltanto secondariamente quella di pubblicarlo. "I negromanti" di Alessandro Forlani figurerà quindi nell'albo dei vincitori del Premio Kipple, sebbene pubblicato per Mondadori. La coincidenza peraltro non pregiudica la partecipazione al concorso Urania, in quanto trattasi di concorsi che non decorrono nello stesso anno (scadenza novembre 2011 per Urania, maggio 2012 per Kipple, scadenze ben lontane).
La doppia coincidenza, nel giro di tre anni, oltre a renderci felici, ci compiace in quanto denota innanzitutto un'armonia di scelte editoriali e letterarie tra le redazioni Kipple e Urania, ma soprattutto la competenza di una piccola casa editrice, che riesce a raccogliere e pubblicare la stessa (è proprio il caso di dirlo) qualità di materiale.



 


                         
 

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