Camus 100 con l'eretico Michel Onfray


Album Da Onfray alla Filippetti Caos sul centenario di Camus
 
In Francia sta montando un caso sulle celebrazioni per il centenario della nascita di Albert Camus (2013), specie su un'esposizione in suo onore a Aix-en-Provence. Dapprima annullata, poi riesumata, ma con un nuovo curatore, il filosofo Michel Onfray. Catherine Camus, detentrice dei diritti sui fondi del padre, si era opposta alla nomina dello storico Benjamin Stora, e a maggio fu tutto annullato. Ieri la designazione di Onfray, con il ministro della Cultura, Aurélie Filippetti, contrariata per non essere stata consultata
 
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/album-onfray-filippetti-caos-sul-centenario-camus-828811.html
 
MICHEL ONFRAY  WIKIPEDIA
 
« Dio non è morto perché non è mortale. Una finzione non muore. »
(M.Onfray, Trattato di Ateologia[1])
 
Nato da una famiglia di contadini normanni, consegue la laurea in Filosofia e, dal 1983 al 2002, insegna questa materia agli studenti dell'ultimo anno di un istituto tecnico a Caen. Lo fa in contrasto con il programma didattico nazionale che, secondo lui, prevede solo l'insegnamento della storia della filosofia del passato, trascurando la pratica della stessa nella vita quotidiana e i più recenti sviluppi del pensiero in rapporto alle scienze. Michel Onfray si dimette dall'incarico nel 2002 (l'anno in cui Luc Ferry diventa Ministro dell'Istruzione). Nel corso dello stesso anno crea l’Université populaire de Caen e, nel 2004, ne scrive il manifesto (La communauté philosophique, la comunità filosofica).
Michel Onfray ritiene che la filosofia non possa esistere senza l'ausilio apportato dalle scienze naturali, dalla psicoanalisi e dalla sociologia in una coniugazione del sapere scientifico con quello filosofico. Secondo lui, un filosofo pensa in modo coerente solo se dispone di adeguati strumenti del sapere, altrimenti le sue analisi si collocano al di fuori della realtà.
I suoi scritti celebrano l'edonismo, i sensi, l'ateismo filosofico e la figura del filosofo artista nella tradizione dei pensatori greci che affermano l'autonomia della vita e del pensiero. Ostentando un ateismo senza concessioni, egli sostiene che le religioni sono indifendibili in quanto strumenti d'oppressione e di frattura con la realtà o di elusione da essa. Grazie ad un linguaggio ricco e fluente, riesce a spiegare efficacemente le sue teorie nel corso di trasmissioni televisive o radiofoniche. Non sorprende quindi che anche emittenti di stampo conservatore lo invitino sovente, perché egli ricopre il ruolo di "ateo di servizio" (athée de service, secondo una definizione da lui coniata).
Michel Onfray appartiene a una classe d'intellettuali vicina a correnti di pensiero individualiste e libertarie, di cui tenta il recupero dell'afflato originario attraverso lo studio dei filosofi cinici (Diogene) e epicurei (Epicuro), ma anche tramite tutta la storia della filosofia (pensatori libertini, alcuni esponenti della Scuola di Francoforte).
Anche in Italia Onfray è noto, oltre che per i suoi libri (specialmente il Trattato di ateologia), per i suoi significativi interventi in convegni internazionali concernenti il pensiero filosofico, la religione e la spiritualità.....
http://it.wikipedia.org/wiki/Michel_Onfray