Tavolazzi al Pd Ferrara: “Nanismo politico e pochezza umana”

Lo sfogo del consigliere dopo la dimostrazione della sua innocenza

 

L’avvocato Carmelo Marcello e Valentino Tavolazzi

 

Tutto lecito. Rimborsi, doppia residenza, pass per la ztl. Per la legge Valentino Tavolazzi non ha commesso alcun reato. Lo dicono un magistrato e un giudice. La pm Patrizia Castaldini, che aveva aperto – dopo l’esposto del sindaco Tagliani – un fascicolo per truffa aggravata ai danni del Comune, aveva chiesto l’archiviazione perché non c’erano elementi per provare la malafede dell’indagato. Il gip Monica Bighetti l’ha accolta.

Si chiude così, salvo una nuova puntata che potrebbe vedere presto il consigliere di Progetto per Ferrara adire le vie legali per il risarcimento di eventuali danni, il caso nato dai “pedinatori” del Pd e portato in consiglio comunale da Portaluppi e Merli.

A fare chiarezza dal punto di vista tecnico è l’avvocato Carmelo Marcello, che aveva depositato in via Mentessi una corposa memoria difensiva.

“Abbiamo dimostrato al pm l’assoluta regolarità della richiesta dei rimborsi fatta da Tavolazzi quando aveva preso la residenza anagrafica in via Calcagnini” spiega il legale. In aiuto è venuta la “lettura e l’interpretazione del concetto di “luogo” riportata dal codice civile. Quando si parla di residenza si intende il luogo in cui la persona ha la sua dimora abituale. E anche dottrina e giurisprudenza vanno in questa direzione”. Bastava insomma una semplice ricerca tra le fonti di diritto, “una cosa che potevano fare anche altri…”.....C

 

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