lunedì 22 dicembre 2008

NUOVO MANIFESTO CUCINA FUTURISTA

NEOMENUFUTURISTA 1989

(Roby Guerra Manifesto/con C. Lodi- FuturRicette)

(Rassegna Multimediale-Bologna 1989 a cura Assessorato Giovanile Ferrara- Regione Emilia-Romagna)

*thank you Mario D. Turi G. Luca P.


Anti-Pasto/Ante-Piatto


Nel primo novecento il Futurismo anticipò l'odierno menù elettronico (Manifesto della cucina futurista…, il futuro come visione d'abbondanza-abbuffata nascente al passo con lo sviluppo dell'industria alimentare.

Oggi il futuro è colazione pranzo cibo del quotidiano post-moderno, banchetto di macchine futuriste futuribili, l'informazione come supermercato simultaneo per l'uomo informatico ed affamato di conoscenza.

Aboliamo… nell'era dell'interconnesssione gastrica (come optional) la divisione classista dei piatti, nuove ricette futuriste sono necessarie in Italia per digerire il "tricolore", intestini e depuratori d'avanguardia!


1 o 3 o 2 RISOTTO CEREBRO PASSATISTA


Fast Marinetti Food, alta velocità di cottura del criptico passatista, chimica commestibile e no, chicchi di riso cortocircuitato.

Un meraviglioso "primo" piatto del "secondo" rinascimento cucinato nel"terzo"millennio per l'evoluzione cerebrale degli italiani; un fantastico Risotto "brain-look" cerebro passatista, il famoso solco centrale o diagonale (dipende da come si addenta o dal… kiwi) naturalmente irregolare e patologico.

Mentre in America le Neuroscienze (miliardi di sovvenzioni statali) scoprono le patologie e i circuiti sani di un cervello non più "crudo", il risotto cerebro passatista svela i circuiti saporiti del palato futurista…


Ingredienti per 4 persone - Per il risotto: 400 grammi riso 60 grammi burro ½ cipolla di media grandezza 1 litro abbondante di brodo di carne 5 cucchiai di marsala zafferano

Sale - Per il ripieno: grammi 400 di cuoricini e fegato di pollo


Rosolare la cipolla tritata finemente in metà burro. Aggiungere il riso e dopo qualche minuto il marsala, lasciare evaporare. Versare un mestolo di brodo già salato e continuare la cottura del risotto con il brodo per circa 18 minuti, A cottura ultimata aggiungere il burro rimasto e lo zafferano sciolto in pochissimo brodo. Aggiustare di sale. Nel frattempo preparare i fegatini di pollo: dopo averli liberati dal grasso ed averli lavati accuratamente rosolare in un tegame una cipolla tagliata a rondelle sottilissime con 4 cucchiai di olio d'oliva extravergine, A parte, in poco burro, cuocere i fegatini ed i cuoricini ben asciugati; il tempo di cottura sarà breve, 7-8 minuti, per evitare che si induriscano. A fine cottura unire la cipolla ai fegatini già cotti e sminuzzarli grosolanamnete. Salare se necessario. Servire il risotto caldissimo con in mezzo i fegatini oppure, con una scodella, dare al risotto la forma di una mezza sfera, riempire di fegatini e servire la cupola, sformata, sui piatti dei commensali con l aprite convessa rivolta verso l'alto.

3 o 2 o 1 DINAMISMO DI GAMBERI IN ZUPPA STELLARE


Come inghiottire un millennio, dove solo negli ultimi secoli e grazie alla G-astronomia, gli umani digeriscono un po'? Decolleranno i Gamberi "politici" del passato presente nel futuro di tavole dinamiche occupate da commensali bianchi, neri, gialli… verdi(alieni)?

L'insipida zuppa del passato può "lievitare" con un'altra Zuppa… non inglese bensì stellare, carburante ecologico per tutti i gamberi della Terra.

Dinamici Gamberi in Zuppa Stellare… soft food futurista per cucinare le ricette umaniste di Asimov.

Oggi - nel 2000 – anche i neri vogliono mangiare le stelle, sarà mai lo stomaco desiderio, anziché ricatto sopravvivenza? La Zuppa Stellare "educa" per via psicointestinale ad un 'altra "bocca" nerobiancogialloaliena affamata di libertà, ad un'industria che desidera le stelle anche nell'azzurra Terra.


Ingredienti per 4 persone 10-15 gamberi a persona 2-4 cucchiai di burro 2-3 cucchiai di Brandy Sale e pepe bianco - Per lo sformato: 400 grammi di spinaci lessati e sgocciolati

400 grammi di ricotta 2 uova 30 grammi di burro sale pane in cassetta 2 fette di prosciutto cotto tagliato un poò grosso - Per la Salsa: besciamella 2 cucchiai di farina 2 cucchiai di burro latte quanto basta per ottenere una salsa piuttosto liquida poca polvere blu di metilene per alimenti per colorare


Passare al burro gli spinaci e salarli; sminuzzarli finemente e dincorporarvi un uovo intero crudo, Unire l'altro uovo alla ricotta e dottenere unc acrema morbida e densa. Salare e pepare. In una pirofila imburrata formare 2 strati alti circa 1 cm.: quello inferiore sdi spinaci, quello superiore di ricotta. Cuocere in forno a bagnomaria per 30 minuti circa, sgornare e lasciare intiepidire quindi con uno stampino da biscotti ricavare un paio di stelline per porzione. La base delle stelline è formata da pane in cassetta e prosciutto cotto anch'essi ritagliati con lo stampo. Mentre lo sformato si intiepidisce preparare i gamberi. Pulirli e lavarli bene poi rosolarli in padella con il burro, aggiungere il sale ed il pepe. Spumare con il Brandy ed in pochi minuti terminare la cottura. La salsa azzurra, facoltativa, è una salsa besciamella molto liquida su cui vengono serviti i gamberi caldi ed il contorno di stelline.

2 o 1 o 3 SOFT MAN


E' l'era del software, dell'uomo cibo meraviglioso in quella pentola pluricellulare che è la Terraa: oggi è il Sole a cucinare la lotta per la vita…: molecole lattee e frammenti ghiacciatoi è il dessert futurista, Soft Man, ottimo… dessert per gli umani stanchi di fare la guerra e mangiarsi il fegato l'un l'altro…

I pinguini – futuristi polari – stupenda parodia bipede dei camerieri umani che non volano/decollano mai… sono pronti a servirlo via satellite.

Forse un'umanità dolce – nuove bocche nuovi stomaci – è pronta a digerire con sazietà il 2000! "NON MANGIATE I RUSSI, MANGIATE CONOSCENZA CON LE NUOVE RICETTE FUTURISTE!"


Ingredienti per 4 persone 150 grammi di gelato alla menta 150 grammi di gelato al mirtillo

150 grammi di gelato la cedro 150 grammi di gelato allo cherry

..Aiutandosi con piccoli stampi di varie forme ottenere prismi passandoli uin freezer per qualche ora. Servire in coppette i prismi di gelato ai gusti misti che in poco tempo saranno pronti per essere mangiati.

(La Piazza, 1989, articolo di Letizia Caselli)

www.myspace.com/futurismo2009    FUTURISMO 2009 WEBZINE NUMERO 33 dicembre 2008

LA SCOMMESSA DI TAVOLAZZI

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Tavolazzi: ''Noi corriamo per vincere''

from ESTENSE COM  QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

Progetto per Ferrara mette il suo programma di governo sul tavolo ed apre il confronto con la città. Valentino Tavolazzi ed un nutrito gruppo di attivisti della nuova formazione politica hanno illustrato alla stampa le principali proposte di cambiamento contenute nel programma approvato lunedì scorso dall’assemblea, al termine di un percorso durato due mesi.

In cima ci sono ambiente e salute. Molti aderenti alla nuova formazione (Tavolazzi, Mantovani, Carletti, Storari ed altri) hanno condotto in questi anni più di una battaglia ambientalista: chiusura di Conchetta, referendum su turbogas ed inceneritore, ricorso al TAR contro l’AIA, stop alla turbogas con osservazioni al Ministero dell’Ambiente sugli off gas. “Oggi quelle battaglie – afferma l’ex city manager - sono il legante per un nuovo impegno politico” e PpF conferma di voler spegnere l’inceneritore, sviluppare la raccolta differenziata porta a porta, il compostaggio, il recupero ed il riciclo dei materiali. Promette drastica riduzione delle emissioni della Turbogas.

La politica per il PpF vuole essere servizio ai cittadini: “un impegno assunto su base volontaria e a termine – spiega Tavolazzi -, per il progresso della comunità, nell’interesse collettivo”. Gli eletti PpF rimarranno quindi in carica per non più di due legislature. Non assumeranno doppio incarico e si dimetteranno in caso di mancato rispetto degli impegni assunti.

Vengono poi le riduzioni della giunta comunale a sette componenti, delle circoscrizioni a quattro, del numero di società collegate, istituzioni, presidenze, consigli di amministrazione, dirigenti e consulenti. Taglio a sprechi ed inefficienze, lotta a corruzione, clientelismo e nepotismo. Per contro saranno valorizzate professionalità e competenza nel Comune e nelle aziende collegate. Garantita anche la trasparenza nei processi di selezione, reclutamento, valutazione del personale.

Il programma di PpF tocca anche temi quali la famiglia, “fornendo ad essa i servizi a sostegno della procreazione, dell’occupazione femminile, della capacità genitoriale e prestando attenzione ai suoi membri più deboli (minori, disabili, anziani)”. Darà una “risposta alla cronica insufficienza di asili nido”, realizzando nuove strutture con investimenti misti pubblico-privato, incrementando le concessioni di servizio a strutture private, sperimentando nuove soluzioni come gli asili di quartiere, nei condomini solidali, presso le famiglie e nei luoghi di lavoro, al fine di agevolare il lavoro femminile ed i bilanci familiari. Riformulerà le rette in relazione al reddito familiare. Sotto un limite di reddito il servizio sarà gratuito, a livelli di reddito medio alto sarà applicata una retta prossima al costo del servizio.

Per combattere la crisi economica PpF “destinerà quote di bilancio comunale per incentivare nuovi insediamenti produttivi, prioritariamente media e piccola impresa, con processi di trasformazione a basso impatto ambientale e a basso consumo energetico”. A tal fine saranno sospese tasse e tariffe, resi disponibili terreni edificabili ed opere di urbanizzazione a costi simbolici, agevolazioni per il reclutamento e la formazione di personale locale. PpF propone un dettagliato piano di marketing territoriale.

Il Sant’Anna rimarrà operativo ad elevati livelli di qualità (pronto soccorso, terapia d’urgenza, servizi ambulatoriali e diagnostici completi, terapie intensive). PpF chiederà alla Regione di garantire gli investimenti necessari all’adeguamento del Sant’Anna, il ridimensionamento di Cona e la destinazione di una parte ad altre funzioni (per esempio universitarie).

PdF punta infine alla riorganizzazione della mobilità (traffico, Ztl, aree pedonali, aree di sosta, parcheggi, trasporto pubblico) per contrastare l’aumento della motorizzazione privata. Propone nuovi parcheggi di attestamento esterni alle mura, collegati al centro con bus navetta o passanti.

Dopo aver toccato tutti i campi dell’azione amministrativa, rimane solo una cosa: il posizionamento politico. “Siamo alternativi al centro sinistra ed al centro destra – dichiara Tavolazzi -, noi corriamo per vincere. L’obbiettivo dichiarato è voltare pagina nel governo della città, dopo la delusione dell’era Sateriale, per prevenire il rischio di continuità rappresentato da Tagliani”.


http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46114&format=html

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/05_Maggio/18/rifkin.shtml

I MASS MEDIA SONO MORTI?

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Questo articolo scritto da Claudio Vaccaro è stato pubblicato sul sito Socialware (www.socialware.it). L’Asino Rosso lo ripropone nella sua versione integrale.

A cura di David Palada



L’era del Socialware di Claudio Vaccaro

Possiamo prenderla come una provocazione, ma i mass-media sono morti. O, perlomeno, sono palesemente agonizzanti. Scalpitano per cercare di sopravvivere, cercano di adeguarsi alla modernità, si confondono. Ma la concezione originale/storica del termine, ovvero quel sistema dis-aggregato di tecnologie che veicolano comunicazione in una logica "Push", "Broadcast", da uno a molti (o meglio, da pochi a molti) sta per essere definitivamente superata. Questa è l'età della comunicazione da molti a molti, della fruizione "pull" dei contenuti (li scelgo, non li subisco) e della fusione delle funzioni dei vecchi media in un'unico media globale e capillare.
Contrariamente a quanto spesso viene sostenuto, non è stata la nascita di Internet come medium a decretare il superamento effettivo dei media tradizionali: la Rete ha solo (solo?) fornito la tecnologia e il territorio per ripensare gli strumenti del comunicare, per abbattere le ultime barriere che lo spazio e il tempo imponevano alle relazioni umane.
Prova ne è il fatto che, se parliamo di contenuto e fruizione dello stesso, la prima era del WWW (quella soprannominata "Web 1.0"), proseguiva in forma diversa la filosofia dei mass-media, imponendo contenuti premasticati, adattati al pubblico, confezionati da pochi "addetti ai lavori". I siti e i portali informavano, educavano e intrattenevano, esattamente come i giornali, la radio, la tv.
Il vero salto in avanti è stato compiuto proprio in questi ultimi anni, grazie all'apporto di diversi attori (chi più in maniera "pionieristica", chi più solidamente strutturata), che hanno cambiato radicalmente l'APPROCCIO nel "fare internet", capendone e realizzandone concretamente le potenzialità in termini sociali, comunicativi, di interfaccia. Il tanto nominato "Web 2.0" sta spostando l'attenzione dal concetto di sito-contenitore (logica verticale) al concetto di servizi che mettono in condizione l'utente di produrre, condividere, fruire contenuti da sé, per sé, per gli altri (logica orizzontale). Parliamo, di blog, di nanopublishing, di social networks, di knowledge management. Per la prima volta nella storia della comunicazione umana, l'uomo può farSI mass-media. Diventare un trasmettitore di massa. Condividere contenuti (informazioni, consoscenze, messaggi) senza confini apparenti e senza mediatori "invasivi".
I mass-media, filtrati attraverso la Rete, vengono masticati, scomposti, ricombinati e diventano Social-Media. Vengono resi portabili e diventano Personal Media.
Ma se lo user-generated content è la novità del decennio, non è una novità la produzione di contenuto. La gente ha sempre prodotto contenuti. Ha sempre scritto, fotografato, composto musica, scambiato opinioni. Ciò che sta cambiando davvero è il mezzo, l'interfaccia, che facendosi sempre più human-friendly consente di rendere pubblico ciò che le capacità e le
creatività individuali producono, in maniera semplice e immediata. E' il concetto stesso di "media" a entrare in crisi, a modificarsi: il medium si scioglie, cerca l'invisibilità, con interfacce il più simili possibile a quelle naturali. Con il plus della rete, che rende il tutto virtualmente possibile e senza barriere fisiche.
Un salto possibile grazie al fattore tecnologico, indubbiamente, ma a noi preme sottolineare le conseguenze che investono il piano mentale (di approccio al medium), sociale, culturale, economico. Possiamo ridurre questa svolta (possiamo anche non chiamarla rivoluzione, ma comunque sia, evoluzione storica), a mera invenzione tecnica e analizzarla separatamente da tutto il resto? Noi pensiamo di no. Come in ogni periodo storico in cui la tecnologia mette a disposizione del mercato un nuovo media, esso interviene e modifica profondamente le dinamiche delle relazioni sociali e delle modalità di fare comunicazione, compresa quella finalizzata alla vendita. E'successo col telefono, con la radio, con la televisione, con i cellulari. Sta succedendo anche ora. Il tutto con i tempi che si addicono alle ri-voluzioni permanenti: lentamente ma in maniera inesorabile.
Ma come cambiano queste dinamiche? La celebre dicotomia operata da Umberto Eco riguardo i media di massa ("Apocalittici e Integrati") risulta più che mai attuale e applicabile ai nuovi media. Non esiste un'univoca interpretazione positivista alle opportunità che ci offre questa evoluzione. Problemi quali la sovabbondanza di contenuti, la sempre più difficile selezione delle fonti e la ridefinizione del ruolo pubblico-privato, sono lì a testimoniare che c'è sempre l'altra faccia della medaglia. Riteniamo però che non si possano affrontare questi "pericoli" con uno spirito di negazione dell'incredibile salto qualitativo che la comunicazione umana sta compiendo.
L'ambizione di questo blog (Socialware) è quella di analizzare e cercare di comprendere, criticamente, come cambiano e come dovrebbero cambiare le tecnologie e le interfacce per comunicare e informarsi, l'approccio dell'individuo ad esse, le dinamiche della comunicazione e dei rapporti sociali, il mercato e le modalità di fare Marketing, nell'epoca in cui tutto si contamina e converge. Ne parliamo quindi come un'unicum in evoluzione parallela: noi sosteniamo che oggi non sia più lecito né tantomeno realistico parlare separatamente di media tecnologici e di comunicazione, perché se è vero che l'uomo è un essere sociale, il software e il marketing devono essere sociali per esprimere al meglio le loro potenzialità.

Benvenuti nell'era del Socialware.

(CLAUDIO VACCARO)

http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/kerckhov.htm

ET A FERRARA

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ET è ritornato... a Ferrara

Grazie a Giulio Barbieri, l'eretico imprenditore ferrarese, celebre tempo fa per manifesti iconoclastici, particolarmente irritanti per la giunta Sateriale e per certa Casta Politica e non solo di Ferrara, recentemente anche sponsor d'arte (nonchè leader del movimento politico e civico "Io Amo Ferrara) ET... in certo senso è ritornato nella Città Natale. Nessun sbarco di Ufo, purtroppo, ma paradossalmente ancor di più. Grazie all'amicizia personale con Carlo Rambaldi, il geniale ferrarese Mago di Hollywood e di certa fantascienza (King Kong... E.T  e altri cult del cinema di genere) E.T, il quasi leggendario alieno manichino-robot dagli occhi troppi umani.. e fanciulleschi, è stato per così dire ospite il 21 dicembre scorso nellp spazio d'arte dell'azienda di Barbieri  a Poggiorenatico, visibile (per la prima volta in assoluto) al pubblico, sempre accompagnato ... dal Padre inventore, grande artista futuribile, il più grande di Ferrara contemporanea.
... E non solo un episodio a suo modo storico e giusto tributo allo stesso Rambaldi, non sempe così amato a Ferrara (dai politici ovvio, notorio il conflitto assurdo a suo tempo, quando il Comune non approvò il suo grande progetto di una sorta di Città della Scienza prevista nel ferrarese, Millenium, già in avanzata progettazione quantomeno virtuale, uno dei capolavori dei retrogradi politicanti ferraresi del secondo novecento, dovuto a pseudoambientalismo e a ristrettezze mentali significative!).
Come leggiamo da Estense Com, il quotdiano on line di Ferrara:

"Non solo: lo stesso Rambaldi ha “girato” il suo lampo di genio più famoso per una causa nobile: ET è stato testimonial per un importante scopo, l’Asta di Natale benefica a favore dell’ADO (Assistenza Domiciliare Oncologica) che si è tenuta proprio in questi giorni presso la stessa azienda alla presenza di Rambaldi. L'Asta, organizzata in collaborazione con la NY Biennale Art, ha contato all’asta opere di 19 artisti contemporanei newyorkesi, ed un numeroso pubblico ha decretato il successo dell’iniziativa ce ha permesso un cospicuo aiuto al progetto ADO."

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46087&format=html
http://www.mymovies.it/biografia/?s=6781
  

LA POETESSA SYLVIA FORTY