martedì 30 giugno 2009

FUTURE PRESS

FUTURO QUOTIDIANI.jpgFROM ADNKRONOS

Editoria: Al Sayegh (Arab Media Group), entro cinque anni declino giornali

Milano, 24 giu. (Adnkronos) - Vedere sparire dall'edicola il 'New York Times' non sarebbe una sorpresa ma dal declino della carta stampata non si salvera' nessuno e, in presenza delle giuste condizioni, in tre-cinque anni, la slavina dell'attuale crisi dei media tradizionali si trasformera' in valanga. A soli 36 anni Abdullatif Al Sayegh, Ceo di Arab Media Group, primo gruppo editoriale degli Emirati Arabi Uniti e uno dei principali del Medio Oriente, si e' meritato dal 'Times' di Londra il titolo di uno dei 25 business leader piu' influenti del Golfo

L'America e' la prima a vedere fenomeni di questo genere e non sarei molto sopreso se non dovessi piu' vedere in edicola il New York Times" dice all'ADNKRONOS a margine di un convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Milano su "media e nuove tecnoogie nel mondo arabo". "L'Europa - continua - seguira' presto e sono sicuro che anche qua molti giornali stiano riducendo la quantita' di copie. Come pure nel mondo arabo qualcosa del genere sta arrivando. Nessuno sara' isolato da questa tendenza".

CONTINUA http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/?id=3.0.3463501949 + CLIP

FILIPPO LANDINI RED REC PLAY BACK NEW BOOK

REDBLOC.jpgLINEA BN – La Carmelina edizioni

presentano

Red Rec Play Black  di Filippo Landini.

 

SINOSSI

In un giorno di luglio, all’ora del tramonto, un grosso industriale viene rapito da cinque sconosciuti. Uno di loro ha una telecamera: ha inizio il Jarry Live Show, un reality show militante, dove il prigioniero, rinchiuso in un sotterraneo, viene sottoposto a un processo lisergico che prevede l’assunzione di un acido al giorno per un mese completo. Il tutto viene filmato e messo in onda. Red Rec Play Black è il progetto audiovisivo di un gruppo d’azione, la documentazione della teoria e della pratica. Il risultato è inquietante, burlesco, psichedelico. Un rifiuto totale del Sistema dominante in un contesto che vede la realtà trasformarsi in fiction e la vita dei corpi trascendere le identità. Un romanzo d’azione, senza esclusione di colpi. Ritmo cinematografico, colori visionari con incedere d’avanguardia. Red Rec Play Black è una denuncia spietata alla società globalizzata.

http://www.lacarmelina.com/


lunedì 29 giugno 2009

DIVENIRE 3 SPECIALE FUTURISMO

DIVENIRE 3 IL FUTURISMO A.I.T. TRANSUMANISTI ITALIANI - A CURA DI RICCARDO CAMPA.jpgFUTURISMO-TRANSUMANESIMO POST2009

*include i manifesti del centenario di Ferrara Futurismo 100 Live (di Graziano Cecchini Rosso Trevi e Roby Guerra)(a cura Ferrara Video&Arte)


*"Questo e' forse il migliore volume dedicato al futurismo uscito quest'anno, in occasione del centenario, perche' scritto da personaggi di fama e soprattutto DAVVERO FUTURISTI !"

"Il terzo volume/numero appena uscito di Divenire. Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano , la “collana/rivista”(Sestante Edizioni) della AIT (Transumanisti Italiani) è interamente dedicato al futurismo, forse la ricerca più ambiziosa e “rivoluzionaria” pubblicata in italiano da anni sull'argomento. "

(A cura di Riccardo Campa (presidente AIT e docente sociologia della scienza in Polonia-Cracovia-Università), il volume include saggi sul futurismo (e manifesti del centenario) dello stesso Campa, Stefano Vaj (Università di Padova, Filosofia del Diritto), Guillame Faye (Paris-La Sorbonne.Filosofia), F. Boco (saggio sulla fantascienza e il futurismo-l'Immaginario tecnologico), Mafalda Grandi (sullo storico contemporaneo E.Gentile e il futurismo), A.Aguzzi(musica futurista ed elettronica), il celebre futurista Graziano Cecchini RossoTrevi (manifesto 2009 del Futurismo...), Roberto Guerra (poeta, con un saggio proprio su Marinetti e il duemila).... Ovvero, tra scienziati e artisti o filosofi, i futuristi probabilmente più autorevoli dell'era di Internet e delle nuove tecnologie.)

(dalla prefazione di Riccardo Campa) Il terzo volume di Divenire - Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano - è dedicato interamente al futurismo. Quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita di questo movimento culturale e non poteva presentarsi occasione migliore per mettere in luce le non poche affinità tra il futurismo storico e il transumanesimo contemporaneo. In particolare, gli autori del volume si sono concetrati - partendo da diverse prospettive ideologiche e disciplinari - su aspetti comuni ai due movimenti, come il culto della tecnologia, l’idea di uomo moltiplicato, la neofilia, l’esaltazione della giovinezza e della vitalità, la guerra all’invecchiamento e alla morte, la sfida alle stelle, il sogno di ricostruire l’universo, l’innovazione radicale degli ambienti e delle forme di comunicazione, lo spirito rivoluzionario.
Dopo l’introduzione di Stefano Vaj, che indica nella rinascita del futurismo la chiave per il “ritorno sul promontorio dei secoli” delle attuali generazioni, per la sezione Attualità, abbiamo un lungo e intenso saggio del politologo di fama internazionale Guillaume Faye (“Futurismo e modernità”), che invita gli europei a ritrovare le proprie radici storiche nel paganesimo e a far proprio lo spirito futurista per tornare a costruire la propria storia. Chiudono la sezione due manifesti scritti in occasione delle celebrazioni del 20 febbraio scorso: il primo del celebre Graziano Cecchini, al secolo “Rosso Trevi”, e il secondo redatto dai futuristi Roberto Guerra e Alessio Brugnoli, entrambi intesi a marcare a fuoco le date 1909 e 2009.
Nella sezione Genealogia si trova un saggio del curatore Riccardo Campa (“Il superuomo del futurismo. Tra immaginario tecnologico e socialismo rivoluzionario”) che ricostruisce gli orientamenti politici del futurismo storico e stabilisce un legame genetico con il transumanesimo odierno; uno scritto di Adriano Scianca (“L’uomo moltiplicato”) che evidenzia l’anticipazione dell’idea di postumanità nel futurismo; e infine un’interessante articolo di Andrea Aguzzi sui legami genetici tra l’attuale musica elettronica ed industrial e le sperimentazioni di Balilla Pratella e Luigi Russolo nel primo Novecento (“Il linguaggio musicale futurista”).
In Futurologia si trova un articolo di Francesco Boco (“Futurismo e fantascienza”) volto a sottolineare il legame tra la cultura futurista e la letteratura dell’immaginario tecnologico. Si tratta di un contributo importante, perché la critica letteraria stenta a riconoscere questo legame. Segue un saggio di futurologia retrospettiva del poeta Roberto Guerra (“Marinetti e il Duemila”) che evidenzia tutta la attualità e la dimensione profetica del pensiero del fondatore.
In chiusura, come sempre, abbiamo le recensioni e gli inviti alla lettura della sezione Libreria. Qui, Mafalda Grandi (“Futurismo, politica e Politica”) esprime le sue impressioni a caldo sul libro La nostra sfida alle stelle dello storico Emilio Gentile, volto a ricostruire l’impegno e l’orientamento politico dei futuristi.

http://www.sestanteedizioni.com/index.php?pagename=product_info&products_id=211

WWW.TRANSUMANISTI.IT

http://www.telestense.it/leggi_archivio.php?Id=8153 clip Futurismo 100 Live

from RAI 3 from Futurismo 100 Live Ferrara (a cura Ferrara Video&Arte) 20 2 2009

OBAMA E I FOSSILI

OBAMA2.jpgIRAN.jpgFROM IL GIORNALE

Ora l’Occidente mostri se ha coraggio

Fra poco, se da Teheran promanerà solo il silenzio e i ragazzi spariranno dai tetti e dalle piazze, sarà colpa nostra. Perché avremo fatto mancare loro la bandiera con la nostra mancanza di coraggio. Il leader di quei giovani non è Moussavi, né chiunque altro dal 12 giugno si sia atteggiato a difensore della loro libertà. Il loro leader, ovvero l’icona libertaria in cui essi si rispecchiano, su cui proiettano i loro desideri, la parte da cui deve venire lo squillo di tromba, siamo noi. È il nostro modo di vivere arioso che li guida, i luoghi di lavoro misti, energici e frenetici, le serate dell’estate cittadina al concerto, i ragazzi e le ragazze che camminano allacciati, le palestre, le donne con le maniche corte e la gonna al ginocchio, l’aperitivo, le letture, i film, la musica. La libertà di andare per la strada preferita, di «leggere Lolita a Teheran». Siamo anche, ai loro occhi carichi di utopia, quelli che sanno far funzionare l’economia, redistribuire la ricchezza, buttar giù inflazione che là è al 30 per cento e la disoccupazione, a più del 20 per cento

CONTINUA http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=362418

IL PD STANGA GLI STUDENTI

ferrara università.jpgFROM ESTENSE COM

Aumentano le tasse, ma nessuno lo dice agli studenti

Caro studente, pagherai di più. Una mail dal contenuto tanto laconico quanto indefinito per dire che gli studenti dell’università di Ferrara sperimenteranno sulla loro pelle la crisi: pagando di più per studiare.


È quanto si sono visti recapitare sulla propria posta elettronica gli studenti Unife in questi giorni. Il “regalo” arriva “su sollecitazione del presidente del consiglio studenti”, come si legge in calce. In sostanza, le tasse aumentano ma non è dato sapere di quanto.


“Un dettaglio non da poco”, come lamenta il sindacato studentesco Rete Universitaria Attiva. L’unica cosa certa è che ci sarà un innalzamento delle tasse e l’introduzione di criteri meritocratici –oltre a quelli di reddito- per valutare l’entità della contribuzione.


Alla “buona novella” seguono poi dei particolari poco chiari al Rua. A cominciare dall’approvazione degli aumenti, che non viene comunicata agli studenti “né dagli organi d’ateneo né tantomeno dai rappresentanti che in consiglio d’amministrazione e senato accademico”. L’unica “esternazione” arriva da un volantino dell’associazione Student Office, che viene diffuso in tutte le facoltà, in cui appare una tabella ricca di numeri e spiegazioni sugli aumenti previsti. “Ma come è possibile – si chiede il Rua – che l’università affidi l’informazione di un’operazione così importante ad una associazione studentesca?”. Eppure non ci sarebbe traccia di qualsiasi dato dal sito di Unife e dai verbali del senato accademico. E come se non bastasse “la stessa associazione – continua il sindacato studentesco - si premura di organizzare un’assemblea per cercare di spiegare meglio gli aumenti e di giustificarli con il mantenimento dei servizi offerti dall’ateneo”.


Ma le critiche non si fermano qui e investono anche la distribuzione degli aumento programmati. Considerando il numero di studenti iscritti all’UniFe – spiega il Rua -, divisi per fascia di reddito e l’aumento della contribuzione per fascia, emerge limpidamente un maggiore aumento per le fasce con più studenti iscritti, un evidente sintomo dell’esigenza di racimolare quanto più possibile. Altre considerazioni che si possono fare con i dati finora in nostro possesso è l’anacronismo dell’attuale fasciazione che non descrive più la situazione economica degli studenti Unife”.


Oltre a questo, assieme ad altre associazioni studentesche, il Rua sta studiando “una proposta alternativa di criteri di contribuzione da sottoporre all’università, una proposta che tra l’altro consideri una rivalutazione dei parametri che stabiliscono l’importo delle diverse tassazioni per le diverse facoltà , una suddivisione della tassa in 3 o 4 rate in modo da consentire alla famiglia media di affrontare meglio tale spesa e una variazione delle fasce di ISEE e ISPE in base al nuovo assetto economico, al fine di raggiungere una tassazione progressiva”.


“Ancora una volta – concludono amari i rappresentanti degli universitari - ci è stato mostrato quanto poca importanza viene data agli studenti e alle loro esigenze, a volte questa indifferenza proviene addirittura da alcune associazioni studentesche stesse”.

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=52640&format=html