domenica 21 dicembre 2008

30° DEL PERIODICO VIA BOLOGNA

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2009-30° DEL PERIODICO VIA BOLOGNA


2009: anno di celebrazioni illustri e d'avanguadia: il Futurismo (Centenario), Darwin (Bicentenario), Astronomia (Quarto centenario dalla rivoluzione Galileana...): ma a Ferrara, anche, un piccolo ma prezioso trentennale. Vale a dire il 30° del periodo storico d'informazione di quartiere VIA BOLOGNA, dall'ex PCI di Berlinguer all'odierno PD di Veltroni. Certamente, il periodico più prestigioso e longevo a livello periferico per Ferrara, per il particolare bacino storico appunto di Via Bologna in città. Un piccolo ma anche prezioso campione scientifico dell'evoluzione (o l'involuzione) della sinistra storica a Ferrara.

E molte cose sono cambiate in 30 anni: foglio a suo tempo che ha ospitato tra i leader ferraresi attuali del PD, proprio Weiner Merighi, numero 2 odierno, anche giornalisti di successo, il giovane Claudio Strano, anni '80, oggi nello staff a Bologna del periodico dei Consumatori, con rubriche particolari sulle tecnologie di massa, lo stesso Leonardo Punginelli, all'epoca giovane scrittore, da anni prezioso esponente dell'Assessorato Giovani a Ferrara. E al di là delle opzioni politiche soggettive, il periodico, pur legittimamente schierato e trasparentemente d'area, conserva una sua peculiare freschezza e istanza critica.

Attualmente diretto da Paolo Panizza, altra figura di spicco del PD ferrarese, tra i collaboratori vanta anche due scrittori: il giovane Matteo Bianchi, fresco reduce dal bel esordio di Poesie in Bicicletta (Este Edition), con prefazione di Roberto Pazzi e Pierluigi Guerrini, a suo tempo protagonista di certa poetica d'avanguardia ferrarese (tra i fondatori della rivista letteraria Poeticamente, poi animatore culturale, e scrittore edito da Tracce-Pescara- Il Fenomeno Scomposto, segnalato nel 1989 dal settimanale La Piazza, tra i principali scrittori di Ferrara, con lo stesso Pazzi, Lamberto Donegà, Lucio Scardino ed altri). In questo numero del 5 dicembre in circolazione, da segnalare il consueto occhiello polemico e satirico di ottimo livello di Renzo Lorenzetto.

Inoltre speciali sul progetto GRAFFIaFE, sui graffiti e la cultura writers ( cura di Area Giovani-Centro Rodari di Via Labriola), di G.Benini (anche tra i curatori con l'Associazione Ferrara Video&Arte di The Scinetist 2008 Video Festival (Ferrara); sulla Stazione Ecologica di Via Ferraresi (M.Caroli), sul progetto di riqualificazione dell'area di Foro Boario (A. Franzoni); sull'iniziativa dell'UDi promossa lo scorso 25 11 contro la violenza sulle donne, a cura dello stesso Lorenzetto. E – inoltre- altri diversi interventi sulla politica e la cultura ferraresi e dell'area di Via Bologna, tra cui il programma del Centro Culturale Mario Roffi per Gennaio e Febbraio 2009 (con diverse presentazioni di libri , alla Biblioteca Ariostea e nel Centro stesso).

http://chimera.roma1.infn.it/GIORGIO/futurismo/russia.html

sabato 20 dicembre 2008

FERRARA-L'INFORMAZIONE E' LIBERA ?

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''L'informazione a Ferrara è libera?''*

* intervento pubblicato da Estense Com; non pubblicato da Il Resto del Carlino-Ferrara

La mia e-mail è intasata di numerose denunce di liberi cittadini che si lamentano di certi strani criteri che selezionano evidentemente gli spazi (lettere, cultura, ecc.) messi democraticamente a disposizione da parte dei media locali, quotidiani cartacei e on line e anche periodici (tipo Pm il periodico del Comune).

In effetti, noi stessi, dopo molti anni di documentabili presenze in qualità di scrittore e anche "polemista", abbiamo constatato logiche di accesso in merito perlomeno discutibili (a volte anche in flagrante contrasto con le ben note e legittime "filosofie" politico-culturali). Fermo restando certe tacite difficoltà oggettive di tempestività (ecc.) fisiologiche in qualsivoglia redazione, va da sè almeno un paio di punti- spesso sottolineato dalle e -mail di cui prima (ma anche dalla nostra personale esperienza e da quella di alcuni miei amici o conoscenti noti nell'ambiente artistico e-o politico ferrarese). Più spazio - nelle pagine culturali- magari al Festival della Zanzara in provincia che alla presentazione di un libro di un autore edito dalla Mondadori... di Berlusconi! Oppure omissioni difficilmente giustificabili. Un paio di volte, mi risulta, riguardo un autore come Stefano Zecchi, ignorati dai media locali i comunicati stampa (e il curatore G.Leone di An si è giustamente lamentato sul Nuovo Corriere Padano); oppure (per esperienza personale recentissima) sul futurista Graziano Cecchini, ospitato a Ferrara recentemente per eventi video e incredibilmente censurato dai media locali e on line.... Fin qua, ok, sviste, ma in altro ambito, più strettamente politico e delicato, ci risultano, omissioni non giustificabili con sviste ecc- Insomma, come dichiarato anche dal senatore Balboni di An tempo fa alla Sala Estense in un dibattito del partito pre-elettorale, o altri esponenti del PDL, come suggerito dalle decine di e-mail stesse di cui prima ( e francamente anche per esperienza dal sottoscritto)forse si tratterebbe di anche malcelato condizionamento e veline politiche, comprensibile ma non professionale, da certi media locali notoriamente di parte (filo PD o delle Sinistre) ma anche da blasonati fogli liberali (il che solleverebbe interrogativi significativi).

Noi, in genere oggettivi, al di là delle proprie idee pubbliche e delle proprie legittime antipatie personali (documentato nei miei diversi interventi sui media locali ma anche nelle webzine che curo) purtroppo, proprio per esperienze personali ripetute temiamo la seconda ipotesi, persino denunciata dal sottoscritto nel settembre 2007 nell' ambito del primo congresso nazionale dell'Associazione Culturale Consequenze (di Roma), ospitato a Ferrara (per la cronaca nell'ottobre scorso presente al Festival del Cinema di Roma). Comunicazione inoltrata live all'Assessore Maisto, relatore istituzionale ufficiale, nonchè via e -mail e fax ai vari Cavallini, Balboni, Dragotto, in una giusta ottica bipartisan (fondamentale in tali questioni).

Siccome, a quanto pare, nulla è cambiato, la presente serva, al di là degli interessi "corporativi o di casta (Ferrara non è un 'isola!) da riflessione: l'Informazione a Ferrara è libera? E lo diciamo nell'interesse generale!


Roberto Guerra

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=43811&format=html

http://www.utoronto.ca/mcluhan/derrickdekerckhove.htm

LIBRI CONTRO I POLITICI

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from ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=46022&format=html 

Giù le mani dagli scaffali

 

Nel XX secolo è successo di tutto, compresa la pubblicazione di J. P. Sartre “L’Essere e il Nulla”, nella quale si svela la fenomenologia dell’Essere, per cui l’Essere è un Essere che, nel suo Essere, ha coscienza del proprio Essere, in quanto implica un Essere diverso da sé inteso come coscienza nullificante. Chiaro, no? Sarà un caso, ma non si può negare che dopo l’insegnamento di Sartre sia venuta meno l’adesione popolare ai dubbi amletici proposti da Shakespeare, poi definitivamente spentasi con la riforma comunicativa in corso basata su faccine Emoticon.

Senza faccine non si riesce a dare un senso compiuto agli odierni messaggi più ricchi di “k” e “x” che di vocali, ragion per cui il lungo monologo privo di faccine di Amleto dell’ “Essere o Non essere?” è diventato inconcepibile per i contemporanei, oltre che incomprensibile. Francamente, era ora, in tempi designati al concreto “Avere” più che allo sterile “Essere”. Ma non bisogna abbassare la guardia: nelle librerie propongono istigazioni a delinquere sotto forma di manuali quali “Essere se stessi al 100%”, o simili, quando è arcinoto che è già sufficiente essere se stessi al due-tre per cento per risultare selvaggiamente nemici del consorzio umano! Siamo in piena crisi, lo sappiamo. Cosa succederebbe se uno di quei volumi finisse in mano ad un politico in crisi, uno di quelli avvezzato da una vita al Concetto Assoluto dell’Avere e a demolire i congiuntivi nei comizi? La merce tassabile è esaurita, le scritte pubblicitarie sono cancellabili, di ospedali da piazzare in posti assurdi con risultati incredibili non se ne possono più fare (per mancanza di soldi, non per carenza di assurdità), di terreni inquinatissimi a prezzo vile su cui edificare altri asili infantili non è che se ne trovino facilmente, le poltrone e sottopoltrone sono tutte occupate… Santo Cielo, che cosa resta a sostenere il Concetto Assoluto della Politica? Il Nulla? C’è da impazzire.

Sarà meglio ritirare dal mercato certa manualistica. I politici che frequentano le librerie sono solo quelli che ci vanno per presentare festosamente i loro libri, ma non si sa mai che a qualcuno scappi di dare un’occhiata fra gli scaffali. C’è (ancora) del marcio in Danimarca.

 

(Paolo Giardini)

http://www.pickwicki.com/Pages/_Book.aspx?BID=2PSWfWFn7TxrSPkQa2x9CA%3D%3D

http://it.wikipedia.org/wiki/Fahrenheit_451_(romanzo)

FIRENZE-ARANCE MECCANICHE FUTURISTE!

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2009 LIBERARE FIRENZE-AZIONE FUTURISTA DI AZIONE GIOVANI

AZIONE GIOVANI REGALA 300 KG DI ARANCE ALLA GIUNTA COMUNALE: "TRANQUILLI, LE ARANCE VE LE PORTIAMO NOI!". TORSELLI (AN-PDL): "AZIONE GOLIARDICA CHE NASCONDE UN MESSAGGIO CHIARISSIMO: LA GIUNTA CHE HA ROVINATO E UMILIATO FIRENZE DEVE DIMETTERSI SUBITO".

Oggi (19 12) alle ore 16, mentre era in corso l'ennesimo consiglio comunale con OdG relativo ai fatti di Castello ed al successivo polverone che ha investito parte dell'attuale giunta comunale, con un centinaio di militanti ci siamo resi protagonisti di un'azione goliardica e futurista, portando in dono, di fronte a Palazzo Vecchio, a Domenici ed alla sua giunta, 300 Kg di arance.

Il gesto rappresenta senza dubbio una goliardata, fatta da giovani che, col sorriso sulle labbra hanno pensato ad un modo originale e fuori dalle righe per esprimere il proprio dissenso verso un Sindaco ed una giunta comunale ormai allo sbando più totale.

"Il gesto é stato senza dubbio un modo umoristico per esprimere il nostro sdegno verso questa giunta comunale e verso gli inquisiti per i fatti relativi all'area di Castello - spiega Francesco TORSELLI, presidente di Azione Giovani e dirigente di Alleanza Nazionale – ma dietro alla goliardia si nasconde un messaggio politico chiaro: la giunta che ha prima rovinato, si pensi agli scempi della tramvia, e poi umiliato, il patetico incatenamento del Sindaco davanti ai cancelli di Repubblica, Firenze e i fiorentini è ormai giunta al capolinea".

Ancora TORSELLI chiede a Domenici ed alla giunta comunale un ultimo responsabile gesto, le dimissioni: "dopo gli avvisi di garanzia per gli appalti a Castello, la pessima figura del nostro primo cittadino in catene e la tragicomica vicenda delle primarie/non primarie che stiamo leggendo in questi giorni sui giornali, questa giunta comunale ha solo un modo per salvare almeno un minimo la propria faccia e tutelare la dignità di Firenze, dimettersi immediatamente chiedendo pubblicamente scusa a tutti i fiorentini ed attendere serenamente il voto del prossimo giugno".

"Solo allora - conclude TORSELLI - sapremo se questi signori godono ancora dell'appoggio della cittadinanza o se anche per Firenze è giunta l'ora di cambiare, come del resto sta avvenendo in tutta Italia grazie a Il Popolo della Libertà".

E... NON FINISCE MICA QUI!!! ALLA PROSSIMA!!! NON GLI DAREMO PACE!!!

http://soarisc.comune.firenze.it/mese/futurismofno.htm

http://www.agfirenze.it/Firenze%202009.htm

SILVIA DONINI ALLA ROCCA DI CENTO

SILVIA DONINI.jpg IL TEMPO QUIETO DI SILVIA DONINI

Si inaugura sabato 20 dicembre alle ore 18,00 presso la Rocca medievale di Cento (prov. di Ferrara) la personale di Silvia Donini, “TEMPO QUIETO”. A cura del Comune di Cento - Assessorato alla Cultura; di Roberto Roda in collaboarzione con il Centro Etnografico. Fino all'8 marzo 2009 (orari- sabato domenica e festivi dalle 10 alle 12 30 e dalle 15 alle 18.30)


Ferrarese con alle spalle un curriculum di rilievo, artista raffinata, Silvia Donini è stata per alcuni anni lontana dall’attività espositiva. Una maternità, vissuta con gioia ma, anche, con consapevole impegno, ha limitato la produzione artistica, ma non la riflessione e la progettuale voglia di fare.

La maternità è nella vita di una donna un momento di straordinaria importanza e di conseguenza non stupisce che abbia poi a riflettersi con vigore sull’agire di donne che sono dotate di sensibilità e creatività artistica.

Il periodo sabbatico di lontananza dai pennelli, ma di vicinanza alle esigenze della figlioletta, è stato per Silvia il tempo per riordinare le idee, per “guardarsi dentro” ed ora eccola di nuovo in parete con un progetto forte, una serie di efficaci dipinti in cui a farla da padroni sono i cartoon, quelli che Silvia aveva conosciuto e amato da bambina e che ha poi ritrovato e riscoperto da adulta insieme alla sua bambina.

Paperino, Paperina, Paperone, il principe della Bella Addormentata, Campanellino e altri eroi dell’animazione disneyana fanno irruzione nella quotidianità dell’autrice, si appropriano dei suoi oggetti domestici in un gioco visivo fortemente intimistico.

I dipinti di Silvia riflettono metaforicamente sul senso di essere adulti e sulle difficoltà e ansie di porci in rapporto con i quesiti che l’infanzia ci pone.

La pittura di Silvia è volutamente “leggera”, non rifinita, quasi incompleta, apparentemente incerta. L’allusione ai disegni infantili è evidente, ma qui l’incertezza è fittizia, adoperata scientemente per ingannare l’osservatore: a ben guardare possiede il gusto divertente del tromp l’oeil. In realtà l’artista ferrarese adopera una tecnica pittorica in grado di fare da antidoto ad ogni possibile pop-ismo e ci riesce efficacemente. Infatti, quando fumetti e cartoon approdano sulla tela, sempre si materializza forte, oggi, il rischio che le intenzioni dell’artista vengano fraintese, a volte devastate dalla diffusione popolare dello stereotipo “Pop Art” . È capitato persino al grande Dino Buzzati, diventato per la critica e per molti “conoscitori d’arte” un emulo nostrano della corrente di Warhol, sebbene l’artista bellunese i suoi quadri-fumetto avesse iniziato a dipingerli, e con ben differente logica, diversi anni prima di Lichtenstein e compagni.

Se il tempo della Pop-Art è stato quello del divertimento e della frivolezza, il tempo di Silvia Donini è, invece, quello pacato,“quieto” dell’affetto familiare, dei momenti passati davanti al video registratore, con la mente forse non totalmente spensierata ma concentrata a mediare e meditare sul divertimento offerto all’affetto infantile, eppur chiedendosi se quello che stava vedendo e affettuosamente provando meritasse di essere comunicato anche agli altri. Non con le parole, ma coi pennelli, forse perché genitori si diventa ma artisti, se si vuol retta ad un aforisma abusato, si nasce. 

(ROBERTO RODA) 

http://www.artstudio.it/titolo/art_2812.htm

http://www.comune.cento.fe.it/sportellicomunali/cultura/pagina182.html