martedì 8 settembre 2009

PARMA DA BOCCIONI A L'AEROPITTURA

Futurismo! da Boccioni all'Aeropittura

FuturismoDal 6 settembre all'8 dicembre 2009, la Fondazione Magnani Rocca ospiata a Mamiano di Traversetolo (Parma) la mostra ''Futurismo! da Boccioni all'Aeropittura'', una rassegna con tutti i protagonisti del Futurismo

L'esposizione propone, per la volta tutti insieme in Emilia Romagna, capolavori di Boccioni, Balla, Severini, Sironi, Soffici, Russolo, Depero, Prampolini, sculture, libri futuristi (il libro imbullonato di Depero, il libro di latta di D'Albisola), figurini di abiti futuristi, fino alle opere di aeropittura di Dottori, Crali, Fillia, Tato. Una sezione di arte pubblicitaria futurista arricchisce la mostra documentando una formidabile inventiva anche in questo ambito creativo, di inalterato impatto comunicativo.

Oltre alla presenza nella collezione permanente della Magnani Rocca di una importante opera futurista come Danseuse Articulée (1915) di Severini, la performance di Filippo Tommaso Marinetti al Teatro Regio di Parma nel dicembre 1906 con la recita di ''Ode à l'
automobile'' (in francese) costituisce una ragione particolarmente motivante per l'organizzazione della mostra. L'Ode di Marinetti, infatti, trattando il tema della divinizzazione del mezzo meccanico e dell'ebbrezza siderale della velocità, può essere a ragione considerata uno dei primi segnali della successiva nascita del movimento futurista, evidenziando spirito e analogie confluiti organicamente nel Manifesto del Futurismo del febbraio 1909 (prima emiliano con la pubblicazione ne La Gazzetta dell'Emilia, poi parigino con Le Figaro), proprio un secolo fa....

continua... http://www.jugo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=11871

Video http://www.youtube.com/watch?v=RGXwtvEhWHA

LO SCRITTORE IMMAGINALE ENRICO GHERARDI

la-casa-delle-antiche-enrico-gherardi.jpg“La casa delle antiche” di Enrico Gherardi /edizioni Mjm

*da Recensione Libro Site

“La casa delle Antiche” di Enrico Gherardi è un romanzo sviluppato su spunti quanto meno singolari. Lucilia decide di passare un po’ di tempo in una vecchia casa sull’appennino, dove ha l’impressione di aver passato la sua infanzia. I suoi ricordi di bambina sono pochi e confusi, l’unica cosa che torna dal passato a ricordarle il suo dolore, è la figura della madre, della quale non ha più notizie.

Lucilia è morbosamente attratta dall’antica e cadente casa dove, stando alle voci del paese, vive un’anziana un po’ matta che affitta delle camere. Una volta giunta sull’uscio della casa, Lucilia può constatare che, effettivamente, la sua ospite non deve avere tutte le rotelle a posto. L’anziana che la fa accomodare, ha uno sguardo magnetico e penetrante, e i suoi discorsi sembrano al quanto sconnessi. Lucilia percepisce immediatamente una sensazione di nostalgia e terrore in quella casa, intuendo che la sua impressione di esserci già stata, è sicuramente fondata.

Da questo momento in poi, Lucilia inizia uno strano percorso dentro e fuori la sua mente, con pensieri che molto spesso vanno in direzione esattamente opposte alle sue azioni e viceversa. La bella protagonista del romanzo di Enrico Gherardi scopre che sua madre è stata in quella casa, ed ha lasciato nella soffitta alcuni oggetti che ne testimoniano in modo innegabile il passaggio. Anche la stranissima proprietaria di casa, nei suoi discorsi poco lucidi, fa spesso riferimento a sua madre....

continua http://www.recensionelibro.it/la-casa-delle-antiche-enrico-gherardi.html

video http://www.youtube.com/watch?v=tJZ-05PmSzs

lunedì 7 settembre 2009

CITTA' DI SALEMI GESTO MINATORIO

  ETNA 2.jpg

 

Salemi: bottiglia incendiaria contro

i custodi del Teatro del Carmine

Sgarbi: «Non possiamo escludere

alcuna provenienza»


SALEMI – Grave gesto di chiaro stampo minatorio questa notte, intorno alle 4, contro i custodi del Teatro del Carmine, lo spazio culturale che negli ultimi tre giorni ha ospitato la kermesse enogastronomica «Benedivino», ideata da dal sindaco Vittorio Sgarbi e dall’assessore alla Creatività Oliviero Toscani per promuovere il vino siciliano.


Ignoti hanno lanciato una bottiglia incendiaria contro due ragazzi incaricati di effettuare la custodia dei luoghi e delle attrezzature.

Fortunatamente nessun ferito, ma certamente molta paura per un gesto che desta non poca preoccupazione per le modalità e la spavalderia degli autori.


Vittorio Sgarbi commenta così la vicenda: «Le manifestazioni di cambiamento e le proposte di vita che vengono da sindaco e da Oliviero Toscani sono ancora una volta contrassegnate da atteggiamenti minacciosi e provocazioni come quelle di cui io stesso e il Vice Sindaco Antonella Favuzza, siamo stati oggetto in questi mesi, continuamente aggrediti dai falsi antimafiosi.

Non possiamo escludere alcuna provenienza.

Non si può certo ignorare come questi balordi abbiano colpito il luogo simbolo della rinascita del centro storico, e cioè il Teatro del Carmine per anni abbandonato e in questi giorni restituito alla fruizione dei cittadini come incantevole spazio culturale per la rassegna “Benedivino”, fortemente comunicata da giornali e telegiornali nazionali e quindi esposta ad una rappresaglia più ampia.


Tuttavia – conclude Sgarbi - questo non ci indurrà a rinunciare al progetto di rinascita di Salemi».


Le forze dell’ordine sono state informate dell’accaduto la stessa notte. Sul posto, per i primi rilievi e per raccogliere le testimonianze dei custodi, sono intervenuti questa mattina anche gli agenti della Polizia Municipale.


Intanto in città il prossimo 18 settembre giungerà il sottosegretario di Stato con delega alla Pubblica Sicurezza Alfredo Mantovano per una visita programmata lo scorso luglio.

 

 

l’Ufficio per la Comunicazione

(Nino Ippolito)

 www.cittadisalemi.it

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=sxBeX144ntg  *(VIDEO CALUNNIA CONTRO SGARBI SIGNIFICATIVO)

DEBORA SERRACCHIANI? 1 REGISTRATORE ANALOGICO

DARIO FRANCESCHINI.jpgIntervista a Debora Serracchiani

''Franceschini rappresenta il futuro''

di Marco Zavagli ***DA ESTENSE COM

 


Arriva attesissima alla festa del Pd di Pontelagoscuro. Ad accoglierla tutti i pezzi da 90 dei democratici ferraresi, da Tagliani a Zappaterra, da Cavallini a Marattin, da Calvano a Ricci fino a Bratti, che la “scorta” verso il palco dove verrà intervistata dal direttore della “Nuova Ferrara” Alberto Faustini.


Prima di incontrare il popolo del Pd la giovane europarlamentare, protagonista di un’ascesa in notorietà incredibile nel giro di pochi mesi, che le ha spalancato le porte di Strasburgo (alle elezioni europee del 2009 nella circoscrizione Nord-Est, ottiene 73.910 preferenze nel solo Friuli-Venezia Giulia, risultando quindi la persona più votata in assoluto della regione, con 144.558 preferenze nella circoscrizione II), si concede a qualche domanda. ..

CONTINUA http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=54685&format=html

**** Come un registratore (o la Tv) analogico.... L'età e certa efficacia mediatica (nel disdrato conformismo della pseudosinistra in eclisse) sono dalla sua - per la Serracchiani; ben venga Lei in futuro anche a rinnovare la sinistra. Ma, prima francamente, faccia un corso sulle nuove tecnologie e magari sull'arte previsionale. Spottizzare Franceschini- nell'intervista ferrarese in questione- come uomo del futuro, speriamo sia umorismo involontario.... A parte l'età (ma comunque importante e fondamentale nella gerentocrazia nazionale) e ribadiamo certo link mediatico, di Idee pochine. Soprattutto, la Serracchiani non regge ad un'analisi linguistica: parla semanticamente proprio come un vecchio recorder analogico o un giradischi piooner di .. Azione Cattolica con la puntina fracassata.... La scuola di Partito dopo una festa buonista dell'Amicizia.... La Sinistra del 2000 evoluta è invece direttamente proporzionale con la fine politica dei vari Prodi, Rutelli e... Dario Franceschini. Asino Rosso

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=0YvS6EDjgbM

INTERROGATIVI ... TAGLIANI... IL LIQUIDATORE?

 ASINO ROSSO LOGO.jpg

Da che parte sta il sindaco di Ferrara? Dalla parte della città o pende tutto dalla parte di Hera? Sembra un vecchietto bavoso per la procace badante ucraina. Leggiamo che all’ultima bisboccia (il gaudente non ne perde una), alla Festa Socialista, ha così sproloquiato:”ora c’è un treno che sta passando, dobbiamo decidere se prenderlo”, riferendosi alla vendita delle reti alla badante Hera. Reti che - riferisce il giornale - il Tribunale di Bologna ha stimato in 14 milioni di euro. Cioè uno sconto del 22% sui già ridicoli 18 milioni menzionati finora! Se questo non è raptus senile…

C’è da chiedersi come mai serva un tribunale per decidere cosa vale un impianto unico, il cui valore è a totale discrezione del proprietario! E perché, se la deformazione professionale fa ricorrere ai tribunali per le stime, si finisce a Bologna dove ha sede, guarda caso, l’acquirente intenzionato a pagare poco o niente? I tribunali in casi come questo non stabiliscono nulla per scienza propria, si basano sui consulenti di fiducia dei magistrati. Quale certezza garantisce all’astuto avvocato Tagliani che i consulenti del tribunale di Bologna non siano in ottimi rapporti con Hera? Non è più sicura una stima emessa da un altro tribunale? O, meglio ancora, da una grande compagnia d’ingegneria, ben più affidabile e competente di qualsiasi consulente di campagna?

Perché il sindaco, disponendo del reale costo unitario dell’appena posata condotta in via Darsena, non si fa carico personalmente della stima? Non ha voglia di lavorare? Eppure gli basterebbe moltiplicare quel dato per la lunghezza della rete, ottenendo subito l’ordine di grandezza del valore della quota interrata. A questo aggiunga la distribuzione capillare che arriva a tutte le circa 100.000 utenze (gli è così difficile stimare 2.000 euro a punto?), e arguirà che la realizzazione ex novo della rete richiede centinaia milioni. Ma la rete esistente è vecchia - gli potrà obiettare l’eventuale compratore. E’ l’unica esistente, basterà rispondergli, non c’è nulla di meglio sulla piazza, vale più di una nuova che non c’è, e siccome privarsene è da stolti lo si può fare solo a caro prezzo.

Presumendo che nessuna prescrizione medica ordini di valutare le cose al costo del ferrovecchio, basta un barlume di coscienza per sentire l’obbligo di attribuire alla rete il prezzo reale, più del prezzo bramato da Hera. Se invece Tagliani muore dalla voglia di far la parte dello sprovveduto sono problemi suoi, vada a stendersi sul lettino dell’analista o del geriatra e lasci stare la roba che non appartiene alla sua famiglia. Si metta in testa che il compito del sindaco è quello dell’amministratore. Non del liquidatore.

Paolo Giardini – Progetto per Ferrara

 www.progettoperferrara.org

video http://www.youtube.com/watch?v=QXvxGn_bydI