lunedì 26 gennaio 2009

FERRARA IL CLUB DEI BURINI SU FACEBOOKS

 BRACCOBALDO.jpg

(*da Facebooks....) FANTAETOLOGIA FERRARESE...

 

IL CLUB DEI BURINI




Iscriviti anche tu al Club dei Burini!!

Siamo già in tantissimi a Ferrara. Ed è facile, basta accedere al sito:

www.clubdeiburini.fe.it.

Per iscriversi bastano due semplici requisiti:

1) avere un tatuaggio

2) possedere un cane.

Fatti un tatuaggio!! Prenditi un cane!!

E sei dei nostri, potrai chattare liberamente con tutti e divertirti.

Non preoccuparti di nulla, se poi ti stanchi:

il tatuaggio puoi coprirlo o fartelo cancellare con il laser

e il cane lo puoi sempre abbandonare!

Distinguiti dall’anonimato:

Fatti un tatuaggio! Prenditi un cane!

Cosa aspetti? Iscriviti al Club dei Burini!!

 

www.clubdeiburini.fe.it

http://www.ciao.it/Opinionisulprodotto/Cuore_di_cane_Bulgakov_M__33580

  

domenica 25 gennaio 2009

DELIRIUM TAX NEL POLLAIO ROSSO

MAO.jpgDISCOUNT OVUNQUE TRANNE IL COMUNE...

Discount, saldi ovunque a Ferrara dei liberi commercianti. Tranne il Comune! Il supertecnico Pollastri, già il nome icona meravigliosa per qualsiasi congresso di ARALDICA.... o psicoanalisi del Nome supposto... Sapere (Lacan....), è rivelatore dell'eutanasia poltica in atto nel Palazzo di Ferrara città d'arte. Sull'ICA (già altro lapus degno di... Lucifero o Playpolitik...) nessun sconto, nessun discount ai liberi commercianti, artigiani, eccetera, come noto inquisiti dalle ultime prodezze del Regime.

Già la tax delirium, inventata apposta per far quadrare i conti degli usurai della giunta..., era... è appunto questione extrapolitica, di natura psicopatologica e psicopolitica: tutto un gioco delle 3  4 carte, per prendere tempo, occultare l'ennesima cazzata di un centro sinistra... supposto supposta... politica a Ferrara ormai a livello del faxista Starace del ventennio glorioso, criminoso, e da Zelig!

Ma - controcorrente hanno ragione Pollastri, Sateriale e tutta la Nomenklatura! Hanno lasciato intendere di cercare soluzioni tipo pattegiamento in tribunale con commercianti eccetera! Poi, esattamente procedono come da Soviet!

Con l'omertà sia della Confesercenti e dell'Ascom.... da un pezzo - loro sì- in discount e saldi ... autentica casta contro i liberi commercianti, i liberi artigiani, i liberi street bar, i liberi pub eccetera: LARGO A YELLOW ENTERPRISE, L'INVASIONE GIALLA A FERRARA.

Questa la password dominante in città! Yellow, non il sottomarino dei Beatles...

MARCO CREMONINI (FERRARA-NEUCHATEL/SVIZZERA)

http://it.uclue.de/15237829.html

http://www.ibs.it/code/9788802080383/ferrari-angelo/africa-gialla-invasione.html

LA RIVISTA DIVENIRE-TRANSUMANESIMO

futurologia 3.jpg 

TRANSUMANESIMO- HISTORY

Il movimento transumanista, organizzato a livello internazionale (in Italia sede a MILANO, A.T.I, DIRETTA DAL FILOSOFO DELLA SCIENZA RICCARDO CAMPA) dal 2008 pubblica la rivista DIVENIRE (diretta dallo stesso R. Campa, cura grafica di Emmanule Pillia), una delle realtà culturali transfuturiste più rivoluzionarie e radicali italiane. Uno dei link fondamentali italiani al passo con certo umanesimo scientifico radicale, contro certo oscurantismo antiscientifico oggi ancora dominante in Italia (leggi certa bioetica reazionaria e technofascista e anche certo ambientalismo distante anni-luce dai vari Bateson o il Club di Roma stesso del grande Aurelio Peccei). Riccardo Campa e i transumanisti sono stati per la cronaca, protagonisti recentemente anche sulla RAI in uno speciale appunto dedicato al Movimento, composto da scienziati e sociologi d'avanguardia, docenti e ricercatori universitari, finanche artisti. Nel numero della rivista sottoindicato da segnalare - tra l'altro- un intervento di uno dei leader del Connettivismo, Giovanni De Matteo.

 

sabato 24 gennaio 2009

E-BOOK FUTURISMO 100 E +

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from SPIGOLATURE rivista On Line Ferrara

(diretta da Gian Luca Balestra, Antonella Chinaglia e Massimo Gherardi)

Il futurismo del duemilanove, Futurist editions on line, 2009 - E-Book

LA SCIENZA DEI TAG

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LA FILOSOFIA DEL TAG DI LIVIO MILANESIO 

L’articolo qui pubblicato solo parzialmente per motivi di spazio è tratto da www.apogeo.com. (12-01-09)
A cura di David Palada (david.palada@libero.it)
 
 
Usare i tag sottintende un lavoro filosofico complesso e spesso sottovalutato: si può contribuire al caos o alla creazione di un nuovo ordine universale nel quale le relazioni possono essere le più impensabili

[…] Capita ora che nella nostra funzione di tuttologi e onnivori della conoscenza ci troviamo per le mani la responsabilità di comunicare e organizzare la nostra cosmogonia grazie alla rete Internet. Blog, pagine web e tutto il rutilante mondo del web 2.0 è imperniato nella condivisione della conoscenza attraverso l’uso delle parole come punti di riferimento. Lo strumento principe che ci è dato per determinare le relazioni e quindi le descrizioni è il tag, il più immediato, medievale, fantasioso, irresponsabile metodo di catalogare le cose del mondo. Niente più universi ordinati alfabeticamente, per esempio, in cui A-Apra è una galassia separata (anche fisicamente) da Apri-Benj o Tras-Z, un ordine supremo e incrollabile, talmente perfetto che sebbene Linneo venga piazzato tra lo scrittore danese contemporaneo Linnermann e la pianta del Lino la fiducia in tale ordine non viene scalfita neppure per un momento.

E neanche più ordini reciprocamente contenitori come regno > philum > classe > ordine > famiglia > genere > specie, ma una classificazione che esplode in superficie richiamando collegamenti logici, impensabili, vendicativi, razionali, personalissimi e strutturalmente anarchici. Basta fare un salto su Flickr, il duepuntozero della fotografia e provocare il sistema cercando un termine generico, ad esempio love, per subire la vertigine della follia catalogatoria dei propri simili: in risposta si ottiene tutto ciò che le sinapsi umane possono collegare alla parola love (e a anche qualche cosa di più). Gente che si bacia, gatti che si baciano, campi di girasole, tastiere di computer, alberi, tramonti, anelli, teschi, piedi, spillette, cioccolato, nuvole, candele, rose, nani da giardino, carte da gioco, animali, cuori e pastelli colorati.

Il fatto è che, senza voler esagerare, quando di applica un tag a una ricetta della spigola al cartoccio o a un articolo sulla Sindrome di Apserger è necessario che l’utente, preparato o no, faccia il suo piccolo sforzo ontologico di descrizione dell’universo, dell’ordine al quale obbedisce e soprattutto lo sforzo di trovare il termine (o i termini) che facciano comprendere ai lettori questo ordine. Una operazione alla quale con alterne fortune ci si sono impegnati fior di pensatori da Parmenide a Platone, da Cartesio a Kant, giù giù fino a Wittgenstein e Charlie Brown. Un’operazione che nel passato avrebbe richiesto rispetto, preparazione e deferenza verso i maestri, ma che in queste nostre meravigliosa epoca di allegra irresponsabilità ci permette di ridisegnare le rotte delle orbite celesti ogni volta che si posta una foto su Flickr o si scrive un post sulla nostra personalissima cronaca della fettina di mondo nella quale viviamo. Taggando il tutto con la parola opinioni.


Livio Milanesio ha passato i suoi primi quarant'anni tra teatro, cinema d'animazione e digital design, come testimonia il suo sito personale. Art director presso Domino, si occupa di web, unusual marketing e scrittura. Collabora con Nova24, il supplemento tecnologico de Il Sole 24 Ore, e con diverse altre riviste e pubblicazioni. Insegna all'Istituto Europeo di Design e alla scuola Holden di tecniche della narrazione.

 (LIVIO MILANESIO)

(A CURA DI DAVID PALADA)

http://www.apogeonline.com/webzine/2009/01/12/la-filosofia-del-tag

http://motobrowniano.wordpress.com/tag/dinamiche-della-rete/