giovedì 15 gennaio 2009

MALAGUTI E LA TBC

MARONI.jpgINTERPELLANZA DI MAURO MALAGUTI SULLA... TBC

La notizia è grave: e come parecchie questioni che riguardano l'invasione extracomunitaria, come prassi masochista, ideologica e ipocrita, la sinistra ferrarese (al passo del gambero di quella nazionale) tende a minimizzare.

Una ragazza di 30 anni, lavoratrice in un ambito a stretto contatto con molti extracomunitari e stranieri, ha contratto la TBC, roba da memoria dei nonni o persino dei tempi dell'Abissinia, per Ferrara!

Il bravo e leale battagliero Mauro Malaguti ha con sollecitudine sollevato la questione direttamente in Comune con una sacrosanta interpellanza: ha chiesto chiarimenti sul livello reale di monitaraggio del rischio contagio a Ferrara, a seguito della presenza sempre più numerosa di soggetti stranieri ed extracomunitari, sulle strategie di prevenzione e così via. Soprattutto, Malaguti ha sollevato un altro vaso di Pandora sulla questione più in generale, infischiandonsene della facile rimozione-controaccusa di speculazione politica (e persino di razzismo)cavallo di battaglia della sinistra anche su tali interrogativi. invece, questione banale (ma pericolosa se sottovalutata) di Medicina Sociale.

Nè l'esistenza o meno di strategie di prevenzione ha infatti a che fare banalmente con questioni d'igiene e anacronismi xenofobi del genere (anche se certe abitudini importate in buona fede dagli extracomunitari possono favorire fenomeni patologici): semplicemente, il discorso sarebbe ed è analogo nei Paesi magari nordafricani, alla rovescia, per oggettive questioni ambientali che condizionano il corpo umano.

Purtroppo come accennato, competenza o meno (delle struttiure sanitarie ferraresi) è fuori discussione, la visione buonista della sinistra ferrarese sembra sottovalutare il senso della prima emergenza in questione, la giovane ferrarese di cui prima: sguardi invece non ideologici e strettamente medici sono fondamentali, al contrario, anche per gli stessi extarcomunitari e-o stranieri provenienti da aree di oggettivo sottosviluppo economico e culturale (con effetti e abitudini di vita conseguenti): essi stessi, a Ferrara (in Italia in generale), sono  a rischio di malattie semi-sconosciute ai loro organismi, proprio per il diverso ecosistema globale.... Si auspica, pertanto, e la domanda di Malaguti è fondamentalmente questa, una visione nuova e scientifica sulla questione nell'interesse generale della comunità ferrarese (stranieri inclusi!).

ROBERTO GUERRA

http://www.ospfe.it/attach/smcferrara/docs/cova.pdf

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/10/tbc-il-ritorno-del-mal-sottile-pochi.html

 

FANTASCIENZA PADANA

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MARCO MILANI SOGNANDO E DINTORNI (PROSPETTIVA EDITRICE)

 

            Da qualche giorno ho questo libro tra le mani. E’ una raccolta di racconti, leggo tra le note introduttive, ed è il coronamento di un lungo periodo di gestazione, non tante delle storie ivi contenute quanto della volontà dell’autore di uscire sul mercato editoriale. Sono stato incuriosito da questo libretto anche perché il ricavato della vendita andrà interamente ad opere di beneficenza per l’Africa, tramite Peacelink, e mi sono accorto, con un flash mentale, che non sono poi così tanti gli autori che decidono di dedicare corpo e anima (si dà il caso che chi scrive racconti ci metta l’anima, appunto, nel proprio lavoro) a chi è meno fortunato, a chi non ha nemmeno i mezzi per sopravvivere.

            Così, ho cominciato a leggere le brevi storie. Mi sono subito accorto dell’esistenza di dieci piccole perle su carta. Il prezioso di queste storie è intrinseco, è dato dalla semplicità che Marco Milani dimostra nel saper padroneggiare argomenti non certo facili con un atteggiamento ironico, eppure serio; più volte mi è sembrato di scorgere in certi modi di dire l’atteggiamento tipico di noi, personaggi del duemiladopocristo, posti di fronte agli eventi bizzarri che l’esistenza odierna ci propone e, soprattutto, mentre fronteggiamo le pieghe inconsuete che si nascondono nella vita quotidiana. Il senso di sogno si eleva lievemente dalle pagine, senza darsi troppo tono né seriosità, e ci narra facilmente di angeli, di esperienze premorte, di fantascienza classicheggiante e di teorie evoluzioniste; il tutto è, ripeto, semplice da capire, ma mai banale o triviale.

            Emerge, da queste righe così piacevoli da assimilare, un carattere buono, non disposto a farsi calpestare ma dotato, comunque, di un’intrinseca capacità osservatrice, acuta. Perché acute sono le storie di Sognando e dintorni, niente di greve o splatter, di sanguinolento che mal si armonizzerebbe col tessuto narrativo; soltanto sogni – spesso immagini oniriche che si tingono di realtà come colline che degradano dolcemente verso il mare – o considerazioni che non appaiono mai, mai, improbabili.

            La prima pubblicazione che per molti scrittori emergenti è un punto d’arrivo per Milani, sicuramente, non sarà tale; scritti così fanno venire la voglia di leggerne altri, e credo proprio che l’autore – da come si dipinge nella biografia – sia pronto a donarci altre gemme di beltà. Sicuramente discrete e ben congegnate, come queste appena volate via, con un soffio.

            Le letture sono belle quando riescono a rimanere dentro con un profondo senso visivo che macchia, che si appiccica alla tua coscienza per giorni. Senso di pace interiore, per Milani, che si lascia apprezzare come un prelibato piatto che accompagna le ore successive del pasto, lasciando un buon sapore in bocca. La porta d’accesso a quella lieve sensazione si chiama così: Sognando e dintorni.

SANDRO BATTISTI

 

http://www.domist.net/marcomilani.htm

http://www.next-station.org/fe-nov-d.php?_i=109

 

 

                                                                                              

mercoledì 14 gennaio 2009

IL DISSIDENTE GOLDRAKE

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GOLDRAKE E LA SCOMUNICA COMUNISTA

Il 4 aprile 1978, alle ore 18.45, su Rai 2 fu trasmessa la prima puntata di Goldrake, anzi Atlas Ufo Robot, il leggendario cartone animato giapponese... E posso vantarmi di averla vista, in un televisore bombato, piccolino, in bianco e nero.

Come tutti i bambini dell'epoca, ne rimasi ipnotizzato. Papà mi comprò a Natale persino un grosso Goldrake di latta capace persino di lanciare e pungni. E visto che all'epoca non che ce la passassimo splendidamente, posso immaginare che qualche sacrificio l'abbia fatto, per quel regalo.

Perchè ebbe quel successo ? Tecnicamente era molto più primitivo di quelli di Hanna e Barbera, però introduceva un'estetica del grande e del veloce, mi verrebbe da dire marinettiana, che colpiva maggiormente la fantasia.

All'ironia superficiale americana sostituiva l'azione. Al perbenismo piccolo borghese, l'etica. A storielline intrighi complessi: benchè le singole puntate avessero una struttura similare, riconducibile alla morfologia della fiaba di Propt, il loro insieme costituiva un mosaico di tradimenti ed eroismi che ricreavano una nuova mitologia popolare.

Con il senno di poi, la reazione del PCI culminata con l'intervista della Iotti che definì Goldrake "antidemocratico violentissimo", non era così scema come potesse pparire a prima vista.

A differenza di una visione del mondo che si può tranquillamente definire futurista o umanista, in cui l'Io determina se stesso, prendendosi la responsabilità di essere e di seguire la sua strada, con successi e fallimenti, quella della Sinistra è pedagogica: l'individuo è incapace di scegliere ciò che è bene e ciò che è male.

Tale compito deve essere delegato alla collettività o meglio al Partito che provvedeva a plasmarlo come molle cera. E per far questo il PCI si era impadronito di un complesso apparato di produzione culturale che, anche quando non produceva noiosissimi mattoni, certo non penetrava in profondità nella società italiana.

Ed all'improvviso, in maniera pervasiva, invece degli innocui cartoons si trovavano davanti un qualcosa che proponeva un insieme di valori totalmente opposto.

Al comunitarismo si contrapponeva il ruolo "eroico" dell'individuo, fabbro del suo destino. All'internazionalismo pacifista ed un po' vile della Sinistra, l'amore per la Patria e la lotta disperata per la sua salvezza (sorridendo, mi immagino un D'Alema a braccetto con il generale Gandal o Veltroni protestare contro la reazione sproporzionata nei confronti di Vega)  Al desiderio "arcadico" del ritorno alla Natura, il primato della Tekne.

Il PCI individuò il pericolo, ma come sua tradizione, invece di analizzarlo e di prendere le contromisure, lo demonizzò.

E oggi, con la sconfitta della sua cultura, ne paga le conseguenze.

ALESSIO BRUGNOLI

http://arteeartisti.splinder.com

http://www.lacompagniadellibro.sat2000.it/articolo.php?id=173

FERRARA-PALAZZO DEGLI SPECCHI 20 ANNI! ABBATTIAMOLO!

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2009: PRIMO VENTENNIO.... DEL PALAZZO DEGLI SPECCHI

Chi scrive è stato tra i primi a proporre di abbattere il Palazzo degli Specchi, simbolo clamoroso di certa mediocrità politica ferrarese; poi, lo stesso Roberto Pazzi; infine, questa soluzione provocatoria lanciata dal mondo dell’arte sembrava aver fatto breccia a livello istituzionale.  Ora pare che al contrario lo si voglia restaurare per questioni economiche. Dubitiamo siano questi i veri motivi: in ogni caso, è tempo di farla finita con lo scandalo del Palazzo degli Specchi.

Neppure forse sono più interessanti le motivazioni politiche - ben identificabili: semplicemente, tiriamo il sipario con un bel botto istituzionalmente autorizzato, ovvio. Ferrara città d’arte e del futuro, almeno su questo deve voltare pagina. Di più, propongo al Comune una proposta che in un sol colpo trasformerebbe uno scandalo pluridecennale in un evento artistico di risonanza nazionale.

Dopo le anteprime degli ultimi anni, chi scrive, notoriamente futurista, organizzerà finalmente in data live, il prossimo 20 2 il centenario della più grande avanguardia italiana- che sarà celebrato in tutto il mondo- con altri amici futuristi di Ferrara e no. Quindi perchè non programmare istituzionalmente proprio per il 20 febbraio l’abbattimento del Palazzo degli Specchi come Centenario del Futurismo a Ferrara?

Chi scrive e altri amici futuristi (e tutti gli artisti di Ferrara che vorranno) saremmo ben lieti di premere il fatidico pulsante, immaginiamo vrtualmente (lo farà qualche artificiere autorizzato, ovvio) magari dopo la lettura di qualche nostro manifesto di Marinetti o Majakowskij!). Il Palazzo degli Specchi boom boom a costo zero per il Comune come evento «storico» futurista, un’ottima soluzione finale, anche molto divertente!  

ROBERTO GUERRA

www.myspace.com/futurismo2009

http://futurguerra.blogspot.com/

IL CONNETTIVISTA MARCO MILANI

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MARCO MILANI E IL CONNETTIVISMO

 ...Nato a Como e residente a Stienta (Rovigo), Marco Milani è -writer e scrittore principalmente di fantastic, science-fiction e horror. Ha pubblicato in rete, in alcune antologie e cinque libri:

SOGNANDO E DINTORNI (2004 - Prospettiva Editrice)

in tedesco (2007 - Eloy Ediction) Träume und Ähnliches
HSF
(2005 - Prospettiva Editrice)
IL GUERRIERO DI LUCE
(2006 - Larcher Editore)
EVOLUZIONE 14 (2007 - Magnetica Edizioni)

GODZILLA E ALTRI SOGNI (2008 - Edizioni Diversa Sintonia)

Tra i fondatori del "movimento" fanta-scientifico Connettivista è incluso nelle due antologie manifesto finora prodotte:

Supernova Express (2007)

Frammenti di una rosa quantica (2008, Kipple officina)

Editore e curatore con “Edizioni Diversa Sintonia” e “Kaleydos Libri”. Webmaster di DOMIST.net - Letteratura e Pace, nel cui ambito collabora con varie associazioni, editori, e-zines e siti. Ideatore del Progetto Letterario Internazionale, è tra i fondatori della rivista NeXT del movimento Connettivista stesso.

www.domist.net

www.next-station.org