L'architettura profetica di Maometto riguardo la questione femminile si presta ancora ad un equivoco storico o meglio di interpretazione storica. Tale visione era inizialmente rappresentata da uno spazio in cui la distanza tra vita privata e vita pubblica era nulla e le soglie fisiche non costituivano affatto un ostacolo. Era un'architettura in cui la casa comunicava direttamente con la moschea, svolgendo così un ruolo decisivo nella vita delle donne e nel loro rapporto con la società e la politica. Questa osmosi spaziale tra focolare domestico e moschea avrà due conseguenze che l'Islam moderno ufficiale, in genere, non ha ritenuto opportuno ricordare o non ha preso in piena considerazione. La prima è che questa equazione tra privato e pubblico avrebbe favorito la formulazione di rivendicazioni politiche da parte delle donne, in particolare la contestazione dei privilegi maschili sull'eredità e il diritto di portare le armi. La seconda è che, che deriva daklla prima, è che lo Hijab, che ci viene presentato come emanazione della volontà profetica, fu in realtà imposto da Omar B. Khttab, portavoce della resistenza maschile di fronte alle rivendicazioni delle donne. Maometto mostrò di cedere solo in parte a tale conservatorismo, ma non fu mai questo il suo pensiero, come più di un esegeta metterà in luce.
Casalino Pierluigi