Eccolo Lenin sulle pareti della Royal Academy, ma anche fisicamente in scena all'Apollo Theatre a Londra, durante questo periodo ricco di suggestioni in vista del centenario della Rivoluzione d'Ottobre. Alla Royal Academy si è aperta, infatti, la mostra REVOLUTION. RUSSIAN ART 1917-1932. A teatro, nella commedia Travesties di Tom Suppard, incontriamo Lenin, proprio lui, in Biblioteca a Zurigo nel marzo del 1917, quando sua moglie Nadzehda entra di scatto annunciando la notizia che a San Pietroburgo è scoppiata la rivolta e lo zar sta per lasciare il trono ed abdicare. Crocevia di incontri speciali quella Biblioteca, dove convenivano personaggi come James Joyce e Tristan Zara, per citarne alcuni. Si ricorda di quei giorni Henry Carr che lavorava all'epoca al Consolato inglese di Zurigo. I quattro veramente si trovavano a Zurigo e Joyce scritturò proprio Carr per la commedia The Importance of Being Ernest di Oscar Wilde. In Travesties si rivive quella prima rappresentazione e il clima di allora culturale, storico e politico. Torna alla mente contemporaneamente l'insieme delle impressioni che si coglievano di fronte al nuovo fenomeno rivoluzionario in Russia e alle incognite che suscitava nel mondo, tra timori, dubbi, speranze e illazioni. L'arte rivoluzionaria, finché fu in grado di interpretare il vento della nuova avanguardia rappresentò un momento di grande innovazione creativa. Il realismo socialista e il sopravveniente ritorno dell'autocrazia in panni sovietici soffocò un esperimento nato con diverse ispirazioni ideologiche.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi