I questori facciano i questori... o si cambi

Sul recente incontro organizzato da Ferrara Italia "Ferrara violenta, tra ...Realtà e Suggestione...." oggi una testata cartacea locale ha contestato alcune dinamiche, rinviamo all'articolo. Ma a noi preme evidenziare non tanto certa nota autoreferenzialità della stampa cartacea locale (rispetto a quella on line) moderata ostentata o -altrove- filomigrante, lasciando anche perdere le persino banali e noiose pretese tipo Occhio ai Media o di certi non violenti a una dimensione di normalizzazione del linguaggio (piaccia o meno sempre il primo livello caro a ogni dittatura).  

Sottolineiamo, invece, ancora una volta le dichiarazioni analoghe, sempre focus il linguaggio tipo pensiero unico, gira e rigira, del solito questore, già contestato a suo tempo per la gestione approssimativa e comunque molto discussa dei fatti migrantici di Gorino e su dati statistici che sembrano numerologia su certa diminuzione di certi reati in città.

Il questore anziché fare il questore si è espanso in considerazioni linguistiche e geopolitiche "Attribuire una nazionalità ad un reato è un fatto che dà fastidio" non solo off topic, né suffragate da basi conoscitive adeguate trasparenti, molto contestate nel dibattito on line, vedi i commenti ad esempio su Estense com.

E' nostra non opinione giornalistica ma verità verosimile che a Ferrara … si sta superando l'orizzonte degli eventi nel distacco verso i cittadini dell'intera classe politica (e anche certa Intellighenzia mandarina) al governo locale , rispetto al Reale degrado postmigrantico in città non percepito ma vissuto quotidianamente almeno in mezza città e certamente nelle ore serali e notturne. 

Ma che un questore ormai recidivo anziché restare neutrale, avalli la mistificazione business di chiara matrice politica, con dichiarazioni allineate sia ancora più grave e sollevi un vero problema per la comunità ferrarese che riguarda anche almeno mezza città non allineata con il negazionismo sul degrado perpetrato dal PD e affini iperbuonisti.

Ora la questione in senso politico trascende persino in democrazia chi ha ragione. Quando la percezione di un questore di parte è diffusa in tal modo in una comunità, le istituzioni perdono sempre, il distacco tra cittadini e istituzioni diventa incolmabile e non è più una questione di destra o sinistra, se si vogliono usare ancora categorie obsolete o comunque, nell'era della conoscenza e della scienza, relative.

In poche parole, in una città, dove ancora poco tempo fa ci si è mobilitati contro un vescovo politicamente scorretto, non si capisce e in un contesto ovviamente laico in questo caso, come sia democraticamente accettabile un questore, riassumendo, esplicitamente troppo prossimo al Politburo cittadino.


Azione Futurista Ferrara