IL MISTICISMO DI FILONE L'EBREO

Di rilievo fu la corrente mistica giudaica nell'ambito ellenistico, considerata come distinta da l ramo palestinese. Quest'ultimo che include anche quello babilonese, è di gran lunga il più importante, ed il suo significato nello sviluppo del Giudaismo posteriore eclissa totalmente quello dell'Ebraismo ebraico, il quale, realtà esercitò la sua influenza piuttosto sul Cristianesimo che non sul Giudaismo. Alcune caratteristiche dell'Ellenismo ebraico rientrano però nel nostro argomento. Inoltre, le ricerche moderne hanno dimostrato che vi furono rapporti di qualche entità, nei primi secoli dell'era cristiana, fra i dotti ebrei della Palestina e di Babilonia da un lato e quelli di Alessandria il grande centro della cultura ellenistica allora predominante. Ciò deve aver dato luogo ad uno scambio e ad una azione reciproca delle idee e delle dottrine che si venivano manifestando nella letteratura di entrambi i rami. Un notevole esempio di tale intreccio  e fusione di idee è il celebre Filone d'Alessandria. Elementi platonici, stoici e rabbinici entrano a formare la filosofia di Filone l'Ebreo. Si tratta di frammenti non sempre  presenti in modo armonioso, ma ciò che rende difficile illustrare il pensiero filoniano è la difficoltà< di sapere se certe idee parallele che sono nei suoi scritti che si trovano nei suoi scritti ed in quelli rabbinici palestinesi hanno origine da lui o dai rabbini, anche se, tuttavia, è stato dimostrato che Filone è stato l'ispiratore di molti testi rabbinici. Il tentare di analizzare e presentare la dottrina mistica di Filone va oltre lo scopo di questo articolo. E' possibile, comunque, concludere, dicendo che solo alcuni punti relativi alla sua concezione di Logos, in ragione della loro affinità con altri testi rabbinici, sono importanti per la giusta comprensione del misticismo ebraico generale.
Casalino Pierluigi