Roby Guerra bombarda il PD emiliano ma risparmia Ferrara
intervistato su Radio Padania Libera
Futuristi sempre sorprendenti e ambigui, se si vuole: svolta leghista per Roby Guerra? Promotore ferrarese e nazionale del nuovo futurismo (pubblica per editori nazionali e membro de la Scuola romana di filosofia politica ecc.) , dopo - ancora recentemente- posizioni pro Matteo Renzi e la rottamazione.., nei giorni scorsi è stato intervistato da Radio Padania Libera (intervistatore Marco Pinti, comunicatore per la Lega): una intervista invero metapolitica, ma esplicita, pro Alan Fabbri ("sola igiene dell'Emilia Romagna" l'ha definito, parafrasando il Marinetti interventista), candidato della Lega e delle Destre alle imminenti elezioni regionali. E una intervista esplosiva e molto provocatoria, come sottolineato dallo stesso intervistatore che l'ha evidenziato come "raro scrittore a Ferrara e in Emilia Romagna politicamente e culturalmente scorretto". Guerra ha infatti bombardato letteralmente il PD emiliano, bollandolo (sintetizzando) in "caduta libera dalla scomparsa di Berlinguer e Lama", "ipocrita e anti-italiano per la sua politica pro Immigrati, quando persino in Usa, oggi neppure Obama è votato dalle minoranze etniche", "fermo al novecento ideologico e arretrato sul piano conoscitivo", "pseudointellettuale radical chic e incapace come farebbe lo stesso Gramsci di captare nel divenire storico la nuova cultura popolare della Lega, da Miglio in poi", e via dicendo. Ha però risparmiato Ferrara e cosi lo spiega: " Sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa, parlarne (McLuhan docet) sarebbe stato uno spot subliminale pro il PD local, per giunta pseudorenziano, nella microstoria contemporanea non contano nulla". Che commentare? Licenze poetiche di un discutibile ma non banale incendiario 2.0? Staremo a vedere, certamente a Ferrara in particolare, nei fatti -nel panorama culturale- altri nomi antagonisti alla rovescia non ci sovvengono. E in democrazia questo è anomalo.