Pierlugi Casalino: IL MESSAGGIO DI IBN HAZM



Ibn Hazm Abu Muhammad Alì (994.1064), pensatore e letterato arabo-spagnolo. Benché sostenesse un'antica ascendenza persiana, egli era nipote di un cristiano spagnolo convertito all'Islam. In gioventù partecipò attivamente alla vita politica del suo tempo, fu ministro degli ultimi califfi omayyadi della Spagna islamica, spodestati nel 1031; dopo il crollo definitivo del califfato andaluso si ritirò a vita privata, dedicandosi agli studi e alla riflessione. Le sue opere più importanti, Il Collare della Colomba (tawq al-hama^ma), un trattatello giovanile d'amore, che divenne un famoso modello della trattazione erotico-sentimentale medievale a sfondo platonico, e La Parola decisiva su sette, eterodossie e religioni (al-fisal fil-milal wa'l-ahwa^' wa'l nihal), uno dei primi saggi di storia delle religioni, che si distingue per la penetrazione speculativa e la violenza polemica non solo contro le tendenze teologiche eterodosse dell'Islam, specialmente quelle degli Sciiti, ma anche avverso altre religioni. Convinto seguace della scuola degli Zahiriti, che propugnava un'interpretazione assolutamente letteralistica nell'esegesi coranica, egli si attirò persecuzioni da parte della nuova scuola Malikita, allora dominante in Spagna, così che la sua fortuna ne risentì, almeno nei secoli immediatamente successivi; più tardi il suo impegno scientifico e la sua personalità, che da taluni critici fu accostata per certi versi a Dante, vennero rivalutati. Il messaggio di Ibn Hazm resta, peraltro, di straordinaria attualità, modernità e sensibilità. oltre a rappresentare un'eccezionale contributo alla conoscenza dell'io e della coscienza umana.
Casalino Pierluigi, 10.11.2014