Daniel Schinasi neofuturista dal secondo novecento

 
Daniel Schinasi (Alessandria d'Egitto, 17 maggio 1933) è un pittore italiano, fondatore del cosiddetto "movimento Neofuturista".

I primi anni

Nasce nel 1933 ad Alessandria d'Egitto da famiglia livornese di origine serfadita. Nel 1953 Frequenta i corsi all"Accademia Silvio Bicchi. Esegue alcuni disegni da Tintoretto, Leonardo e Michelangelo.Vive tra Alessandria e Il Cairo, studiando all'istituto commerciale salesiano Don Bosco, e iniziando a dipingere in casa di Edwin Mecher.Nel 1956 lascia l'Egitto durante la guerra di Suez e arriva a Livorno. Nel 1960 Inaugura la prima mostra a Bottega d'Arte di Livorno. Nel 1961 Apre il Corso dell'Artista a Pisa. Nel 1962 Fonda con Paolo Luca Donati: " Il Gruppo Oggi ". Nel 1963 Progetta un Manifesto per l'ONU dedicato alla Pace. Per cause belliche il 14 dicembre 1956 si trasferisce, insieme alla famiglia, in Italia. Soggiorna nei pressi di Livorno, scopre il Futurismo e nel 1958 espone le sue prime opere. Pendolare sulla linea forroviaria Antignano-Pontedera esegue un gran numero di disegni, coltivando ancora la sua passione per l'arte rinascimentale e per autori come Vincent Van Gogh e Paul Gauguin. Sarà fortemente influenzato anche da Franz Marc.

Gli anni '60 e la nascita del Neofuturismo

Gli anni '60 lo vedono molto impegnato, apre gallerie d'arte e inizia a dipingere le prime tele Neofuturiste. Il rifiuto degli eccessi Futuristi, e una visione più ottimista e focalizzata alla pace e all'uguaglianza tra gli uomini lo portano a pensare ad un nuovo movimento che possa esprimere la sua arte. Conosce De Chirico e Carlo Carrà, finisce due grandi tele, il "Giudizio universale" e "lo sport". Sposa alla sinagoga di Livorno, nel 1964, una giovane studentessa, Manuela Natalini "Yasmine". Qualche anno dopo, nel 1967 si trasferisce a Parigi, conosce personaggi importanti come Oscar Ghez, fondatore del Musée du Petit Palais, Sonia Delaunay e Jeanne Fort, moglie di Gino Severini. Nel 1970 nasce la sua prima figlia, Sarah, lascia Parigi per Milano, e li fonda il movimento Neofuturista.

Il Manifesto e le opere

La sua carriera continua, diverse mostre lo vedranno protagonista sia in Francia che in Italia. Schinasi porterà avanti il suo manifesto Neofuturista (1987 Parigi, 1988 Londra) aiutato dal Prof. Vincenzo Marotta. L'arte veste una funzione ideologica ed educativa, il dinamismo classico del Futurismo ora punta, attraverso una ricostruzione delle forme, ad un rinnovamento globale dell'uomo e del suo ambiente, sempre più schiacciato del consumismo. Il suo impegno per la memoria, per il "non dimenticare", lo porteranno a dipingere spesso il tema dell'olocausto e problematiche riguardanti il popolo ebraico. Teatro e musica (soprattutto il jazz) influenzeranno numerose sue opere, come pure il treno, protagonista nella sua gioventù, lo porterà a realizzare diversi pannelli sparsi in molte stazioni italiane e francesi: Cecina, Pisa, Nizza (uno dei due pannelli è stato spostato nel municipio di Cascina), Grosseto. Dal 1970 realizza murali e pitture di grandi dimensioni nella Sala Corse della Tenuta di San Rossore Pisa, dove ha realizzato anche altre opere, un pannello per l’Ingresso della Clinica Ortopedica dell'Ospedale, l'Aula Magna della Facoltà di Ingegneria e la Sala del Consiglio della Facoltà di Ingegneria Aerospaziale. In Austria, a Graz, dipinge il muro esterno della prigione di Stato, in Israele un trittico nella hall della New Israeli Opera di Tel Aviv, nel 2004 in Svizzera a Uznach un pannello per l'ingresso della Streuli Farmaceutica e nel 2006Cascina un'opera di 7 pannelli per il salone dei Maestri della Mostra Permanente del Mobilio. Nel 2007 presenta una personale all' Istituto Italiano di Cultura di Madrid al titolo: " Il Ritorno del serfadita", nel 2008 presenta una personale a Casa d'Italia, nel 2009 a Pisa espone al Giardino Botanico, al Teatro Verdi,a Torino nella "Sala Rossa" del Comune e alla rinomata Galleria Laura Rocca. Nel 2010 espone a Castiglioncello all Galleria In Villa dove incontra dopo tanti lo scrittore Gillo Dorfles. Nel 2011 espone a Nizza al centro Elie Wiesel una personale dal titolo: " Dalle Tenebre alla Luce ".Ha esposto dal 1955 in numerose città, a Livorno, Parigi, Firenze, Ginevra, Napoli, Torino, Milano, Castagneto Carducci, Neuchâtel, Zurigo, Angers, Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa, Venezia, Montecarlo e sulla Costa Azzurra..... C
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