Quindici anni di carriera alle spalle e non sentirli. Vederli energici e vitali, carichi e pronti a saltare a tempo come al primo concerto, in un piccolo club dei Murazzi del Po a Torino.
Subsonica, figli degli anni ’90 e legati a filo doppio alla loro città, da piccolo progetto ultra-indipendente e ultra-artigianale, a leader nel dettare gli standard in termini di suoni innovativi e protagonisti del progetto di rinascita culturale e riqualificazione urbana di Torino.
Lo show live dei Subsonica, prospettiva da sempre privilegiata dai cinque, spesso separati nella fase di composizione e nella registrazione, è divenuto nel tempo quasi un must, un appuntamento fisso a cui non mancare, sinonimo di divertimento e aggregazione di generazioni, coi fan storici ad accogliere nella mischia a braccia aperte gli ammiratori più recenti, tutti uniti in un unico salto.
Ora questo show torna a Ferrara, dopo la puntata in piazza Municipale di una decina di anni fa, per regalare al pubblico di piazza Castello due ore di adrenalina pura.
L’esordio con l’omonimo Subsonica (1997) è già fortunatissimo e lega la storia della band con quella di un’etichetta indipendente destinata a divenire molto celebre, la Mescal di Valerio Soave, immediatamente catturato dal suono meticcio della band, vibrazioni di reggae come linfa vitale, riscritte con frammenti di elettronica, riff ora ruvidi ora funky, groove grevi di bassi e di emozioni. Un prodotto quanto mai alternativo e indipendente da qualsiasi genere, diretta emanazione, quasi manifesto, di una generazione multiculturale e contaminata che sta nascendo sulle rive del Po per diffondersi in tutta Italia con un linguaggio musicale da riscrivere.
La band si dimostra appunto attualissima e cool per i sempre maggiori esponenti di una controcultura che si avvia a rivaleggiare ad armi pari con quella dominante e conquista subito attenzioni, consensi e un notevole airplay su MTV.
L’esplosione arriva col successore Microchip Emozionale (1999) e con la riedizione contenente il pezzo di riferimento di ogni fan subsonico, quella Tutti i Miei Sbagli passata in sordina a Sanremo e divenuta imprescindibile e elettrizzante nella sua radio edit.....continua