Estense com Ferrara- il sindaco Tagliani oltre l'affaire Cona?

Bilancio di ‘quasi’ metà mandato (sono trascorsi solo poco più di due dei cinque anni della legislatura) in polo e calzoni sportivi. Il sindaco Tiziano Tagliani, domenica, alla Festa Pd Rosso di Sera, ha scelto una tenuta informale per illustrare un operato che, ha rimarcato, “non è fatto solo di numeri”.

Il primo cittadino ha infatti iniziato il suo intervento sottolineando la soddisfazione per il recupero delle relazioni con i cittadini, il mondo imprenditoriale e le diverse categorie economiche (non è mancata l’eccezione che conferma la regola: l’associazione Commercianti del Centro Storico, “ancora distante”). “Ferrara aveva nel 2009 un disavanzo di 162milioni di euro, che sta calando e quest’anno calerà ancor più sensibilmente, anche grazie alla vendita di beni per 10 milioni, che finanzieranno opere pubbliche – ha liquidato le cifre -. In città si è sofferto per il rapporto fra amministrazione e cittadinanza: abbiamo cercato di recuperare il terreno perduto non perché abbiamo governato male, ma perché la politica è fatta male”. Un primo elemento, dunque, da mettere nell’elenco dei “più”.

Per quello in corso si prefigura “un mandato epocale”, anche per il diverso ruolo che ha assunto il Comune, a fronte dell’impatto delle due ultime manovre economiche. “Sinora – ha spiegato Tagliani – il Comune ha avuto competenze a 360 gradi per rispondere a tutte le esigenze dei cittadini. Adesso le finanziarie riconducono l’ente ai compiti essenziali, di fine ‘800 – inizio ‘900: strade pulite, anagrafe, stato civile. In quest’ottica, tutto il resto, scuole, servizi sociali, azioni di promozione, cultura, secondo il governo centrale si può tagliare”. Ciò in virtù, appunto, delle finanziarie che Tagliani accusa di fondare su un “impianto acefalo, che non tiene conto delle diverse realtà, ma misura solo i flussi finanziari”. “Nonostante i tagli – ha sostenuto – abbiamo comunque affrontato scelte e problemi, senza accantonarli. E’ il caso delle bonifiche del quadrante in cui si inserisce l’asilo di via del Salice e del petrolchimico, ad esempio: la situazione non è più la stessa del 2009”.

E’ comunque tempo di scelte. “I cittadini devono decidere con noi che Comune vogliono: o quello che riduce la propria sfera di attività e fa scelte condivise o quello che continua ad ampliare la sua sfera di intervento e deve ‘inventare’. Non saranno fatte trattative al rialzo circa lo svolgimento delle iniziative sulla pelle di chi ci ha già rimesso tanto”...

 

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