"Polvere di diamanti" di Pier Luigi Tizzano di Manuela Vio

POLVERE DI DIAMANTI.jpgPier Luigi Tizzano è nato a Sorrento nel 1983. Polvere di diamanti, edito dalla casa editrice: Stale11, è la sua prima opera stampata. Non stiamo parlando di un romanzo, bensì di un testo contenente 15 racconti più o meno lunghi.

 

I racconti di Polvere di diamanti non sono del genere che si può definire un trionfo alla vita, alla gioia o alla felicità infatti, tutti i personaggi sono individui tristi e con problemi a livello sia sociale che emotivo.

 

Tutti i protagonisti di questi racconti sono: disagiati, persone con sogni da realizzare, anime tormentate dalla loro stessa esistenza. Ci insegnano che la vita non è sempre rose e fiori, che non va sempre tutto bene, ma che ci sono situazioni e persone che, ogni giorno, lottano contro quella vita ingiusta che il destino ha riserbato per loro.

 

Tutte le storie, non che i personaggi raccontati in Polvere di diamanti sono persone e situazioni particolari dove alcuni di noi si potrebbero rispecchiare. La tristezza e l’angoscia sono i sentimenti predominanti in tutte le righe del testo, in ogni storia e vita raccontata, c’è la figura del disadattato che cerca di sopravvivere: il fallimento della vita stessa.

 

Da Francesco, protagonista de “La roulette” che sfida la sorte e viene ucciso dalla sua stessa mano scommettendo contro la vita, a Lucio personaggio principale di “Delitto e castigo”, artista di strada nomade non che ragazzo emarginato che commette un duplice omicidio e viene arrestato. I giorni in carcere sono come il paradiso, non sognava altro che avere: vitto e alloggio gratis e tempo per scrivere la sua prima opera, poco gli importava di essere rinchiuso in una prigione. Sognatore come tutti i ragazzi, o forse un po’ di più, voleva solamente scrivere e realizzare il suo sogno pubblicando il suo primo libro. Viene rilasciato a causa di un secondo personaggio sbucato dal nulla, il quale afferma di essere stato lui ad uccidere quelle persone e il sistema, anche questa volta, ha fatto cilecca perché il vero assassino: Lucio, è stato rilasciato.

 

Questi e molti altri personaggi, ci insegnano che la vita va vissuta in modo molto più reale, più profondamente e che ogni giorno è un regalo, ogni pasto un dono per il sostentamento, che non si fanno sprechi di alcun genere e che gli amici sono sacri e soprattutto che: niente è scontato o dovuto.

I personaggi di Polvere di diamanti sono legati tra loro tramite un filo sottile che, a volte, si spezza per periodi più o meno lunghi, ma che si riallaccia come non si fosse mai spezzato, ne è un esempio Ester, ragazza dallo spirito libero e senza legami, che compare e scompare dalla vita di chi le vuole bene. Si rende protagonista e coprotagonista di più di un racconto, da “Ester: una stella tra gli abissi” a “Il diario di un folle”. Si sa, le persone, nella vita di ognuno di noi, vanno e vengono, ci sono alcuni che lasciano dei segni indelebili e altri, invece, che basta un alito di vento per dimenticarli.   

 

Come possiamo noi, persone “normali” che viviamo in una società come la nostra, che rispettano le regole, che andiamo a votare e che paghiamo le tasse; come possiamo capire i problemi delle persone meno fortunate, se non ci siamo mai passati, se non sappiamo nemmeno cosa voglia dire non avere un bene materiale, se non ci rendiamo conto di essere così fortunati come invece siamo? Camminiamo per strada e vediamo mendicanti, barboni, persone che non hanno più niente e non ci chiediamo di che cosa hanno bisogno, di cosa potremmo fare per loro, no non ce lo chiediamo perché non ci interessa, a noi basta arrivare a casa, accendere il riscaldamento o l’aria condizionata, la tv, il computer, preparare la cena e rimanere tra le nostre quattro mura domestica la sera. Le serate fredde quelle in cui, fiocchi bianchi riempiono le strade e noi, dalla finestra, ci godiamo lo spettacolo, non ci vengono in mente, in quei momenti, le persone che vivono per strada, quelle che dormono all’aperto sopra a dei cartoni, nelle stazioni, quelle che muoiono assiderate perché, quella notte, la stessa in cui i fiocchi bianchi riempito le strade, noi eravamo tra le calde coperte del nostro letto, loro morivano di freddo, pian piano, congelati… a volte vediamo queste persone sorridere, dormire, pensare, chiedere la carità e molte volte li vediamo piangere sottovoce, in silenzio, ci siamo mai chiesti cosa pensano quelle persone? Quelle meno fortunate di noi? Mi sa di no… dovremmo guardarli con occhi diversi, con occhi da essere umano ad essere umano, pensare che anche loro, come noi, piangono e provano emozioni, forse l’unica emozione o sentimento di cui non sanno molto è la felicità, o forse anche no, magari a loro basta avere una coperta e una bottiglia di vino per riscaldarsi nelle notti più fredde e sono felici così perché non chiedono né pretendono nulla da nessuno, ma questo dovremmo chiederlo a loro. Il bere, comunque, ha un doppio scopo: riscaldarsi e non pensare.

 

Nei racconti di Pier Luigi Tizzano, si parla spesso del vino come forma di divertimento e non. Questi racconti ci fanno capire e comprendere meglio la vita di persone meno fortunate, ma anche loro, come tutti noi, hanno sogni e speranze, sognare fa parte dell’essere umano, senza i nostri sogni non saremmo nessuno. Quando rimaniamo delusi da qualcuno, come il caso di Lucio in “Il diario di un folle” che delude il padre perché non vuole lavorare, perché fa la vita nomade di artista di strada, perché è spesso ubriaco, non ci possiamo lamentare perché, come noi rimaniamo delusi, a nostra volta deludiamo gli altri e non ci possiamo fare niente, è la vita, l’importante è cercare sempre di essere se stessi e se deludiamo qualcuno: pazienza.

 

Sono storie di persone reali, solo che noi li definiamo “gli invisibili” perché, passando per strada non ci accorgiamo che ci sono, buttati lì, in angoli bui e sporchi, coperti da giornali, cartoni e qualche coperta piena di buchi, ubriachi che dormono, cantano e passano la loro vita senza che nessuno si accorga della loro esistenza.

 

Questo testo narra di: Persone prima di tutto e di storie vere che si svolgono sotto i nostri occhi ogni giorno, solo che non ce ne accorgiamo e Pier Luigi Tizzano questo ci insegna: aprire gli occhi e cercare di guardare un po’ al di là del nostro naso.

 

Un testo da leggere per imparare ed insegnare, a nostra volta, l’umiltà che dovremmo avere nella vita.

 

 

Manuela Vio

 http://www.youtube.com/watch?v=FVEvGRsoF8k

http://www.facebook.com/manuela.vio?ref=profile#!/profile.php?id=1592547713

http://www.ibs.it/code/9788889535578/tizzano-p-luigi/polvere-di-diamanti.html

  

 Citazione: “Peccato che io appartenga ad un’epoca in cui tutto è falso, tutto è menzogna, tutto sembra fatto di cartone, tutto è illusione” – Pier Luigi Tizzano –


 
http://manuelavio.estro-verso.org/
 


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