domenica 22 febbraio 2015

Il futuro visivo conferma le intuizioni di F.T.Marinetti

La nuova vita delle immagini in movimento è ormai la prova che la lezione di Marinetti era giusta. Come dice, infatti, Raymond Bellour la fine del cinema è una fine che non finisce mai di finire. Un dinamismo che Marinetti evocava apertamente già ai tempi della sua profezia futurista. Come comprendeva a pieno Marinetti ai suoi tempi, il cinema, allora agli esordi, cominciava a passare attraverso trasformazioni tecnologiche crescenti. sociali ed estetiche, quelle relative ad un'estetica sociale, in fondo, di tipo avveniristico. Un tutto che ne metteva e ne mette tuttora in discussione il ruolo di grande mediatore culturale che aveva avuto per tutto il XX secolo e che ancora svolge.
 L'idea di cinema formulata da subito da Marinetti viene ripresa oggi, a quanto pare, da un fortunato libro, La Galassia Lumière, che ci narra di come resista tale concetto e che si vada adattando chiaramente ad una generale metamorfosi spazio-t
emporale che precisa e riafferma quella duttilità socio-estetica che aveva colto Marinetti. E proprio Marinetti, che nel cinema vedeva un concorrente delle vecchie forme di teatro, ma che in ogni caso esaltava per il carattere rivoluzionario, aveva raccolto il senso di quella sfida originaria. La preziosa caratteristica del cinema, secondo Marinetti, era veramente quella che ai nostri giorni si manifesta con maggior sensibilità e che gli consente di tenere il passo della cultura visiva contemporanea ovvero di quel futuro visivo che è appena iniziato.
Casalino Pierluigi, 22.02.2015

sabato 21 febbraio 2015

Sgarbi a Comiso e Caltanissetta

 Redazione

Domani domenica 22 febbraio Vittorio Sgarbi
sarà prima a Comiso per presentare il suo ultimo libro
e poi a Caltanissetta per il «Premio giornalistico Nuccia Grosso»
A Comiso il ricavato della vendita del libro verrà devoluto a una scuola
A Caltanissetta i vincitori del premio faranno uno stage
nei quotidiani «La Sicilia» e «Giornale di Sicilia»
ROMA - Vittorio Sgarbi sarà domani, domenica 22 febbraio,  in Sicilia, prima a Comiso e poi a Caltanissetta.
COMISO
Alle 15,00 sarà nella città di Bufalino, al Teatro Naselli, per presentare il suo ultimo libro «Il Tesoro d'Italia II. Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo» (Bompiani, Collana Saggi, pag. 480, prezzo 22,00 euro), secondo volume di un'atipica e appassionante Storia dell'arte fatta per imparare ad amare i capolavori che ci circondano.
L'Italia è un tesoro a cielo aperto. Più volte Vittorio Sgarbi ce lo ha detto e mostrato. In questo secondo volume continua il viaggio in Italia, che aveva interrotto al Trecento, con Maestri dell'arte del Rinascimento noti in tutto il mondo: da Piero della Francesca a Bellini, di Mantegna a Bramante, per arrivare a Tiziano, Lotto, Pontormo. Accanto ai Maestri, però, ci sono anche quei tesori che solo Vittorio Sgarbi conosce e che punteggiano l'Italia senza che molti lo sappiano: Bartolomeo della Gatta, Nicolò Alunno, Giovanni Boccati, maestro delle favole, Francesco di Bettino, ai limiti della follia.
Sempre al Teatro Naselli, subito dopo, sarà presentato il libro «Figlia della grande madre», di Vera Greco, architetto, attuale direttore del Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone ed ex Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali a Ragusa e Catania.
Il libro è un dialogo dell'autrice con il paesaggio e con gli elementi che lo compongono, a cominciare dall'Etna, riconosciuta come «grande madre».
Entrambe le presentazioni sono state promosse dal Comune di Comiso grazie al contributo dell'imprenditore Giovanni Damigella («Mondial Graniti»), amico personale di Sgarbi. Il ricavato della vendita dei libri verrà devoluto alla scuola primaria del 2° circolo didattico «Senia» di Comiso
CALTANISSETTA
Alle 19,00 Sgarbi sarà a Caltanissetta, al Teatro Regina Margherita .per la terza edizione del «Premio al giornalismo e alla cultura Nuccia Grosso». Il tema di questa edizione è il centro storico.
«In tutte le città d'Italia, i giovani si riuniscono nel centro storico. Caltanissetta fa eccezione, perché a vostro giudizio ? E con quali idee rilancereste il centro della nostra città alla luce dei numerosi dibattiti in corso ?»
Questo l'articolo su cui gli studenti dai 16 ai 24 anni si sono confrontati.
I vincitori, oltre al premio di mille euro,  avranno la possibilità di effettuare uno stage presso numerose testate giornalistiche, tra cui «La Sicilia», «Giornale di Sicilia», «Il Fatto Nisseno», «Radio CL1» e «TCS»
Nel corso della serata saranno consegnati i seguenti premi. Premio giornalistico «Un giornalista, un libro»; Premio alla cultura «Il libro dell'anno»; Premio alla cultura «Promozione del territorio»; Premio alla cultura «L'iniziativa dell'anno».
La manifestazione è realizzata con i patrocini del Comune di Caltanissetta (Assessorato alla Creatività e al Futuro) e della Camera di commercio.
Tra gli ospiti della serata, oltre a Vittorio Sgarbi, Fabrizio Pulvirenti, il medico di Emergency che ha contratto e sconfitto l'Ebola durante la sua missione in Africa con l'associazione di Gino Strada. Nel foyer del Margherita inoltre si terrà in contemporanea una  mostra dell'associazione «Fotonauti»
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)


Laura Corsini, Il cuore a volte cammina all'indietro... recensione


di Kitty Vinciguerra

Laura Corsini, Il cuore a volte cammina all'indietro (come i gamberi), ediz. Universitas Studiorum  (collana Inchiostri)

La scrittrice Laura Corsini ha uno stile coinvolgente, capace di portare il lettore all'interno della narrazione, fargliela vivere in prima persona, donargli ogni sensazione. Grande cacciatrice di storie, riesce a trovare quelle più particolari, interessanti, che sappiano insegnare oltre a trascinare. Lo stile è elegante e colto, ma mai astruso, sempre scorrevole e adatto a ogni tipo di lettore. Sia che parli ai bambini sia che si rivolga alle persone più mature sa mantenere sempre un suo ritmo, che non incalza ma non perde mai di vista il filo, fino alla risoluzione finale, ricca di emozione. I suoi personaggi sono presi dalla vita di tutti i giorni, potremmo ritrovarli nel vicino di casa o nell'uomo che ci siede accanto in autobus, eppure possiedono sempre qualcosa di magico e avventuroso, uno spirito ricco e metamorfico che li porta fuori dal loro corpo di marionetta per donarne uno in carne e ossa.

"Questo romanzo è la storia di un viaggio geograficamente breve, ma che si svolge soprattutto nella profondità dell'anima dei protagonisti, per la necessità di far rivivere un passato difficile e portare alla luce una verità che per troppo tempo è rimasta nascosta. Da questo passato riaffiorano volti e avvenimenti, scoperte dolorose ma necessarie per riacquistare la serenità e la voglia di andare avanti. Perché a volte bisogna fare in modo che il cuore cammini all'indietro, come i gamberi, perché le cose ricomincino ad avviarsi verso la giusta direzione, verso il futuro. Il passato non è mai del tutto dimenticato, riaffiora più bruciante che mai, più nitido che mai"


Salemi: mostre e apertivi dopo la fine della rivoluzione di Sgarbi

PDR SALEMI - PARTITO DELLA RIVOLUZIONE

Visita privata del Sottosegretario

alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio

«La Salemi da bere»: dopo la mostra del figlio (1.200 euro),

anche l'aperitivo (400 euro) al padre  

Il Pdr: «Una scelta di cattivo gusto far pagare

ai cittadini l'aperitivo al compagno di partito»

 

SALEMI - Prima la mostra del figlio, poi l'aperitivo al padre. Il senso di «ospitalità» dell'amministrazione a guida Pd, è improntato decisamente alla generosità, ancor più, sembra, quando di mezzo ci sono compagni di partito.

 

E così, dopo avere finanziato, con una logica che possiamo solo immaginare, la mostra del figlio Emmanuele (1.200 euro), il sindaco Domenico Venuti, con una propria direttiva, ha disposto di «offrire al Sottosegretario e al suo staff un aperitivo». Verrebbe da dire: «La Salemi da bere».

 

Manca però un dettaglio. Contrariamente a quanto si lascia intendere nella determina (questo il link: https://drive.google.com/file/d/0B3uY_-5HWXrtVDZGOVBpMFpLcWs/view?usp=sharing) con la quale si dà l'incarico a una pasticceria locale, il Sottosegretario del Governo Renzi non è giunto a Salemi in visita istituzionale, ma privata, per visitare la mostra del figlio, voluta e finanziata dal Comune.

 

Il Partito della Rivoluzione commenta: «In un momento in cui, da Trento a Siracusa, i comuni sono chiamati ad osservare una rigorosa spending review, e a evitare spese superflue e comunque non d'interesse pubblico, ci sembra di cattivo gusto far pagare ai cittadini "l'aperitivo" a un Sottosegretario e al suo seguito, ancor più se questi è giunto in città in visita strettamente privata.

Se il sindaco Venuti voleva omaggiare il compagno di partito del Pd, poteva benissimo mettere mano alle proprie tasche, anche perché i cittadini di Salemi gli pagano uno stipendio di oltre 3 mila euro al mese»

 

Per il Pdr

Costantino Cipri, Giuseppe Ilardi, Alessandro Scavone, Gianni Tantaro, Giuseppe Bellitti,

Nino Ippolito, Emiliya Mihaylova, Francesco Safina

 

l'Ufficio Stampa

Nino Ippolito

+39 340 7329363










venerdì 20 febbraio 2015

Futurismo 106° - MARINETTI 70 (a cura di Antonio Saccoccio e Roby Guerra) Armando Ed. Roma, 2015. Recensione

Zairo Ferrante   (*20 2 1909- 20 2 2015, anniversario 106* del Manifesto del Futurismo)

In occasione dei settant'anni dalla morte di F.T. Marinetti, è stato pubblicato da poco, da Armando editore, il libro "Marinetti 70″.
La raccolta, curata da Antonio Saccoccio e Roberto Guerra, rappresenta una sintesi/panoramica su questi settant'anni di futurismo contestualizzando nell'attuale mondo tecno-progressista il pensiero e la figura di Marinetti che, in modo preciso e lucido, viene analizzata ( con una colta e raffinata "autopsia" estetico-etico-sociale ) tramite saggi, articoli e interviste di alcuni tra i maggiori studiosi viventi dell'artista, padre del futurismo.
In queste pagine vengono indagati a trecentosessanta gradi tutti i capisaldi dell'opera di Marinetti spaziando, con fare fresco e mai soporifero, dal culto della modernità ( insito nel genio marinettiano ) fino alla sua propulsione poetica, fatta di parole nuove, forti e libere.
Un'opera di stampo accademico che sicuramente si ritaglierà un proprio posto tra le sintesi critiche sull'avanguardia futurista pubblicate nel XXI secolo in Italia.
A conferma di quanto appena detto basta dare un'occhiata ai nomi presenti nella raccolta ( Gino Agnese, Giovanni Antonucci, Francesca Barbi Marinetti, Günter Berghaus, Pierfranco Bruni, Riccardo Campa, Giancarlo Carpi, Patrizio Ceccagnoli, Simona Cigliana, Vitaldo Conte, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Massimo Duranti, Roberto Guerra, Giordano Bruno Guerri, Miroslava Hajek, Massimo Prampolini, Antonio Saccoccio, Luigi Tallarico e Paolo Valesio) figure che non hanno bisogno di presentazioni e che, pure se prese singolarmente, rappresentano tutte delle Autorità in materia.
Infine, l'unico piccolo neo che mi sento di segnalare - che, senza nulla togliere all'importanza dell'opera, sicuramente avrebbe reso queste pagine più complete anche pensando a certo pop-futurismo nascente di stampo 3.O - è (oltre ai curatori e agli stessi Carpi, Hayek, Antonucci e Cigliana ) l'assenza degli interventi di gente come Sgarbi ( a mio avviso tra i massimi critici ed esperti d'avanguardia ) e di Graziano Cecchini o Giancarla Parisi che, in qualità di artisti e sperimentatori, negli ultimi anni tanto hanno fatto sia per il futurismo e sia per la svolta pop, sicuramente necessaria, dell'arte in generale.

Roberto Guerra Collaudo n. 2 estratto da "Marinetti 70″: "non potevano passare sotto silenzio i 70 anni della morte del fondatore e animatore del movimento, quel "Caffeina d'europa" senza il quale nessuno starebbe oggi a parlare di futurismo. Ho quindi pensato di omaggiare ftm con questo volume, la cui idea ho subito condiviso con Antonio Saccoccio, che l'ha condotta in porto aggiungendo altri autori alla serie iniziale e pervenendo al risultato che potete leggere nelle pagine seguenti. Pagine che riassumono mezzo secolo di critica sul leader del futurismo. Un poeta premettiamolo visionario, utopico, rivoluzionario, un vero e proprio scienziato dell'immaginario: non meramente provocatorio e nichilista, ma anche "costruttivo", perché capace di captare il cuore pulsante delle rivoluzioni scientifiche nell'era industriale e oggi informatica."