domenica 20 dicembre 2009

Anima e Poesia nel futuro transumanista

DINANIMISMO.jpgANIMA E POESIA NEL  FUTURO TRANSUMANISTA

(Documento Del DinAnimismo (movimento poetico rivoluzionario delle anime) 

di Zairo Ferrante 

Robot,umanoidi con circuiti di memoria infiniti, vita quasi illimitata, intelligenze potenziate artificialmente, colonizzazione di nuovi mondi da tutti,ora, considerati impossibili; il tutto condito da una miriade di poteri post-umani nel 2010 inimmaginabili.

Questo è uno degli scenari possibili che si prospetta in un futuro, forse neanche troppo lontano.

Pensiate sia fantascienza?

Beh lo era anche la penicillina agli inizi del '900, lo erano i robot negli anni '40, la nanotecnologia negli anni '50, l'adsl e le linee senza fili nel '90, l'antimateria ottica nel 2000 etc. etc.

Ecco quindi che chiedo solo il beneficio del dubbio per queste mie parole, in virtù della formidabile evoluzione scientifica degli ultimi trent'anni.

Però  immaginando tutto questo, io che sono un DinAnimista, mi chiedo: e l'Anima?

Che posto occuperà  nella futura civiltà transumanista? Continuerà  ad esistere oppure cesserà inglobata o fagocitata da milioni di nanoparticelle volte a rilevare e far sparire l'essenza sublime che accompagna l'uomo fin dai suoi primi passi?

Poi sorrido, forse sono andato un poco oltre con la fantasia e mi dico: sia essa Spirito Divino, Essenza ed Alito di vita, coscienza dell'Io, parte del super-io o nella meno poetica delle ipotesi semplice circuito neuronale, l'Anima non può sparire.

Anzi, ritengo proprio che in uno scenario transumanista l'Anima sia cosa fondamentale ed indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo, ritengo che questa Sconosciuta possa essere l'unica risorsa in grado d'aiutare l'essere umano ad affrontare e gestire nel migliore dei modi il progresso illimitato che altrimenti potrebbe segnare la fine dell'umanità.

Ecco che in questo scenario in cui l'Anima e la Coscienza rappresentano l'unica risorsa intrinseca dell'uomo la Poesia e quindi i Poeti hanno la possibilità  di risorgere ed elevarsi nuovamente, per l'ennesima volta nel corso della storia, a “maestri dell'Animo umano”.

Poesia come vincastro dell'Anima in quest'era nuova e veloce, Poesia come supporto e compagna dell'uomo in questo futuro viaggio alla scoperta di “nuovi mondi, sfavillanti galassie ed infiniti universi”.

Poesia semplice ed umano fucile in grado di colpire ed affondare l'umana e troppo diffusa superficialità.

A questo punto sorrido ancora e penso...tutto questo può essere chiamato DinAnimismo? 

ZAIRO FERRANTE

http://zairoferramte.scrittore

video http://www.youtube.com/watch?v=ZTzA_xesrL8
 

Fantastiche ferraresi Calendario 2010

Invito-copia-per-mail-400x266.jpgDA ESTENSE COM

La splendida cornice del Teatro Comunale di Ferrara ha prestato le scenografie al calendario di Ferrara 2010 “Oltre la maschera”, prodotto dall’associazione Fantastica Ferrara e dedicato al grande dilemma che distingue da sempre il genere umano: essere o apparire? La “Bellezza” in senso lato beneficata da una tale e prestigiosa ambientazione (collegamento ideale tra verità e finzione), si è potuta concretizzare grazie al fondamentale apporto della Fondazione omonima e del suo presidente Fabio Mangolini.

Tredici donne ferraresi dalle attività spesso destinate a poche si sono prestate per svelare la loro maschera attraverso l’obiettivo del fotografo (presidente dell’associazione Fantastica Ferrara), Fulvio Bedendo. Anche quest’anno, il calendario (che giunge alla sua quarta edizione) è assolutamente fuori dagli schemi tradizionali, in cui viene gratificata l’armonia di donne dalle diverse età ma quasi tutte vicine al mondo dell’immaginario collettivo odierno dove; un paio di giornaliste, un’attrice, una testimonial pubblicitaria, una conduttrice televisiva, un insegnante di ballo, una presentatrice, un architetto ed finanche un chirurgo plastico hanno prestato la loro immagine per divenire “modelle per un giorno”.

L’idea creativa è stata quella di accostare alle foto delle protagoniste, splendidi esemplari di eleganti abiti da cerimonia della collezione di Maurizia Farinelli, che hanno contribuito a creare un connubio di forte impatto tra gli studi stilistici di trucco e acconciature preparati dalle esperte di make-up  Lorella Fiorenza e Patrizia Cenacchi e dell’hair stylist Vittorina Sgaravatto con le soluzioni grafiche di Elena Muscardini ed Eugenio Squarcia, che hanno reso un indispensabile contribuito, per consentire che questo “annuario” potesse avere un prepotente influsso artistico e visivo. E non è poco, visto che il tutto è stato realizzato per puro gioco.

Come per puro divertimento tutto lo staff di competenti professionisti attivi a Ferrara hanno messo in pratica  l’idea. La presentazione ufficiale si è poi tenuta venerdì 18 dicembre (ore 23), nel locale Il Pomodoro di Ferrara con la presenza delle “modelle”: Elisa Ghiraldi, Arianna Fioravanti, Maria Teresa Cafiero, Anna Valente, Eleonora Manfredini, Laura Sottili, Sara Balboni, Claudia Fortini, Sara Moratelli, Valentina Zavarini, Linda Bui, Allison Ricci e Roberta Pazi.

http://www.estense.com/tredici-ferraresi-sono-%e2%80%9cfantastiche%e2%80%9d-07652.html

video http://www.youtube.com/watch?v=f1D3DRrZhk4

Vittorio Sgarbi presenta Fausto Pirandello a Ragusa

 

Fausto Pirandello.jpgPromossa dall’associazione «Arte è Vita», la mostra si inaugura domani alle 18,00 nella Sala Mazzone del Museo Civico

A Vittoria un’antologica su Fausto Pirandello curata da Vittorio Sgarbi

Dipinti e disegni realizzati dal 1921 al 1972

Vittoria (Ragusa) - Dal 2012 nella sala Mazzone del Museo Civico antologica dell'opera di Fausto Pirandello dal titolo «Forma e Materia»

«Si tratta di opere – spiega Vittorio Sgarbi - provenienti in gran parte dalla collezione del figlio Pier Luigi in un percorso rappresentativo di tutte le fasi della ricerca del pittore; importanti dipinti e disegni realizzati nell'arco di circa 50 anni di attività, dal 1921 al 1972»


La mostra è stata curata da Vittorio Sgarbi, presente all'inaugurazione per l'associazione «Arte è Vita» di Vittoria». In catalogo un saggio di Francesco Gallo

l’Ufficio Stampa (Nino Ippolito)

www.cittadisalemi.it

 VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=Q8p9WSdvdcg

William Blake 2009 di Pierlugi Casalino

WILLIAM BLAKE.jpgSecondo la tradizione è il fantasma del fratello Robert, morto di tubercolosi nel 1787, a suggerire a William Blake (1757-1827) il miglior modo per praticare l’impressione dell’acqua forte in rilievo. William Blake è una vera leggenda. Poeta, pittore, incisore, è considerato uno dei più grandi artisti britannici. Fin dalle scuole primarie i piccoli inglesi imparano la sua ode Tyger o cantano il suo inno Jerusalem. A William Blake, “Genio visionario del romanticismo inglese” è stata dedicata la mostra allestita da Le Petit Palais di Parigi fino al 28 giugno 2009, la prima in Francia dal 1947. Nell’occasione sono state riunite quasi 150 opere tra disegni, scanalature, libri, acquarelli e alte composizioni.  Sono stati esposti lavori prestati dai principali musei inglesi e provenienti da collezioni private francesi e americane. Momento di particolare suggestione per pubblico e critica, l’evento ha ripercorso l’esperienza di un artista, la cui fama è stata soprattutto legata alla riproduzione dei versi del “Paradiso Perduto” di John Milton. Le altre fonti di Blake si sono ritrovate puntualmente nella mostra, dai profili gotici di Westmister ai racconti Geoffrey Chaucer, ai quadri allucinati di Fussli. La riscoperta di William Blake è abbastanza tarda. Dopo il lungo oblio seguito alla sua morte nel 1827, la pubblicazione di una monografia di Alexander Gilchrist nel 1863 getta nuova luce sull’opera di Blake, riproponendone il messaggio rivoluzionario. Blake è oggi popolare persino tra pop stars come Patti Smith e Jim Morrison. Alcuni dei motivi di Blake sono, del resto, tatuati sulla schiena di Francis Dolarhyde, il killer psicopatico, protagonista del libro “Dragone rosso” di Thomas Harris, autore de “Il silenzio degli agnelli”. Ammiratori, questi ultimi, certamente imbarazzanti per il genio inglese. 

Casalino Pierluigi, 4.012.2009.

http://parigihotel.org/2009/04/10/blake-mostra-temporanea-at-petit-palais/

VIDEO http://dailymotion.virgilio.it/video/x8zgv0_william-blake-le-genie-visionnaire_creation

JAZZ CLUB FERRARA: Marcello Benetti e Joey Calderazzo in concert

JAZZ CLUB FERRARA.jpg 2.jpgSuperconcerti in questo weekend per Ferrara in Jazz in questo weekend al Torrione.

Venerdì 18 dicembre ha suonato Marcello Benetti “Supuesto Blue” 5et, ovvero:

Enrico Sartori, sax alto e clarinetto; Pasquale Mirra, vibrafono;

Silvia Bolognesi, basso; Marcello Benetti, batteria; Simone Padovani, percussioni 

La formazione jazzistica presso Siena Jazz, dove incontra la bassista Silvia Bolognesi, l'approfondimento delle percussioni cubane, con l'esperienza a l'Havana, il drumming di New Orleans, dove spesso trascorre lunghi periodi dell'anno, l'approfondimento dell'improvvisazione libera con Han Bennink, la residenza bolognese accanto a Pasquale Mirra, il lungo e proficuo sodalizio con Enrico Sartori. Tutto ciò fà di Marcello Benetti un batterista e compositore maturo e poliedrico e del quintetto “Supuesto Blue” la perfetta sintesi delle sue esperienze musicali. 

Marcello Benetti

Nasce a Portogruaro (VE) nel 1972. Approccia la musica studiando chitarra classica dai 7 agli 11 anni; suona blues e rithm'n'blues come chitarrista fino all'età  di 24 anni. Suona la batteria dall’età di 14 anni, conducendo studi privati tra il 1994 e il 1997, quindi presso Fabio Grandi tra il 2000 e il 2001; frequenta un corso professionale presso la Music Academy di Bologna tra il 1999 e il 2000. Partecipa a vari seminari, tra i quali uno stage intensivo di percussioni caraibiche con Erik Bonne durante due mesi di permanenza all’Havana (Cuba), ed uno con il batterista olandese Han Bennink. Partecipa all’edizione 2002 dei seminari estivi di Siena Jazz, studiando con Massimo Manzi ed Ettore Fioravanti. Si laurea in Ingegneria nel 1997. Vive a Bologna dal 2000. Dal 2003 inizia l’attività di musicista professionista. Dal 2008 inizia a frequentare periodicamente la città di New Orleans. Sempre dal 2008 inizia a scrivere musica e fonda il quintetto “Supuesto Blue” assieme ad Enrico Sartori ai clarinetti e sax alto, Pasquale Mirra al vibrafono, Silvia Bolognesi al contrabbasso e Simone Padovani alle percussioni. Suona principalmente in ambito jazz-improvvisativo collaborando con Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri, Beppe Scardino, Bruno Romani, Giorgio Pacorig, Antonio Borghini, Danilo Gallo, Giovanni Mayer, Tony Cattano; suona in ambito blues (Gaetano Pellino, Gigi Todesca, Pietro Taucher) ed in ambito balcanico-klezmer con il gruppo Rummellai. 

Sabato 19 dicembre è stata la volta di Calderazzo-Revis-Sanchez Trio

Joey Calderazzo, piano; Eric Revis, basso; Antonio Sanchez, batteria 

Impostosi come uno dei massimi pianisti post-bop internazionali, grazie alla sua lunga collaborazione con Michael Brecker, iniziata nella prima metà degli anni '90 e proseguita fino all'ultimo periodo di attività del grande tenorista, Calderazzo è un musicista di grande dinamismo e notevole impatto sonoro ed emotivo. La band è impreziosita da una ritmica stellare in cui al contrabbasso troviamo Eric Revis, compagno di Joey nella band di Brandford Marsalis, e alla batteria Antonio Sanchez, regolarmente impegnato a fianco di Chick Corea e Pat Metheny. 

Joey Calderazzo è  unanimemente considerato uno tra i più accreditati e prestigiosi pianisti del jazz moderno post bop attivi da molti anni ai massimi livelli sulla scena mondiale. Messosi in luce sulla ribalta internazionale grazie alla sua lunga e proficua collaborazione con Michael Brecker, iniziata nella prima metà degli anni '90 e proseguita fino all'ultimo periodo di attività del grande tenorista, Calderazzo è un musicista di grande dinamismo e notevole impatto sonoro ed emotivo, che ha assimilato perfettamente il linguaggio dei principali pianisti degli anni '60, McCoy Tyner e Herbie Hancock tra tutti, mettendo a punto una propria cifra espressiva dagli esiti altamente convincenti. Il gruppo di questo tour presenta un repertorio formato da brani originali dei tre componenti e vede la partecipazioni di due eccellenti musicisti quali Eric Revis al contrabbasso, che ha suonato tra gli altri con Betty Carter, Billy Harper e Brandford Marsalis, e Antonio Sanchez alla batteria, che ha collaborato tra gli altri con Danilo Perez, Pat Metheny e Michael Brecker. 

www.jazzclubferrara.com

http://www.estense.com/trio-stellare-per-il-torrione-2-08161.html

video http://www.youtube.com/watch?v=wzQ7A4GWSqU