www.tgcom24.mediaset.it I due leader hanno firmato un documento per la denuclearizzazione della penisola coreana. "Il processo partirà molto velocemente", ha assicurato il presidente americano |
Insomma, Trump incontra Kim, il leader coreano pericolo nucleare fino allo scorso anno, con tensioni epocali nuovamente nucleari, ma dopo il già disgelo relativo recente, ora il processo di pace galoppa con la denuclearizzazione in atto e il mondo sarà assai più tranquillo. E' bastato un veloce summit per -pare- archiviare la questione. L'effetto Trump è vincente a dir poco, alla faccia dell'opposizione liberal interna e di tutte le campagne fake news in atto come non mai (intellettuali e artisti e media americani e europei) fin dalla vittoria elettorale sorprendente di Donald in Usa. Sorprendente, ovvio, anche KIm che ha dimostrato un pragmatismo e realismo insospettati, decidendo (probabili canali commerciali nascenti e in divenire nel futuro prossimo) di aprire la Corea del Nord al mondo: in cambio certamente la promessa di non interferire sul regime interno coreano e che conferma il cosiddetto American First anche in politica estera, nel senso di abbandono della precedente e storica politica americana di esportazione della democrazia. Il mondo e la storia e i popoli hanno i loro ritmi, l'esperienza insegna: impossibile, potenza militare o meno, esportare artificialmente la democrazia.
In definitiva Trump è ormai una perenne lezione alla senilità e alla debolezza dell'Europa e a certa Intellighenzia politicamente corretta, pacifista e ipocrita a prescindere. Anzi l'Europa è quasi insignificante nello scacchiere mondiale: gl Usa si riformattano ma ancora avanti un secolo in tecnologia ecc., restano la principale superpotenza: Russia, Giappone e Australia reggono eccome, in Asia dopo la Cina, l'India è in emersione e in futuro la stessa Corea destinata a un ruolo di primo piano. In Europa? Germania e Francia reggono ma come Nazioni singole e arrancando, la GB idem nel suo neoisolamento, la nuova Italia post cattocomunista (miglior paese europeo amico pare di Trump e gli Usa e la stessa Russia) potrebbe innestare memi rivoluzionari per un' altra Europa, ma su Salvini e Di Maio e Conte già pendono spade di damocle ben precise avviate dalle forze euroreazionarie non solo finazocratiche ma proprio concettuali, orizzonti conoscitivi e mentali obsoleti. Allo stato attuale è proprio questa Unione Europea l'area geopolitica più rischiosa per il futuro dell'umanità (non tanto in senso bellico ma globalmente socioeconomico- a rischio come i sempre arcaici - per ora- paesi afro arabi, del terzo/quarto mondo).
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