Newsletter N° 155 del 13 giugno 2018
La finanza del futuro ha bisogno di fiducia
di laura morelli
Nel suo primo discorso da presidente della Consob, Mario Nava ha ribadito un concetto importante considerando l'attuale contesto politico ed economico. "Il mercato siamo noi", ha detto il neo presidente, sottolineando la necessità di uno sforzo maggiore per avvicinare le imprese al mercato dei capitali e in generale al credito alternativo.
Lo stesso messaggio è stato ribadito anche ieri da Corrado Passera, presidente esecutivo di Spaxs, e Francesco Gianni, founding partner di Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, durante l'incontro "Dialogue on Finance" organizzato nell'ambito della Legalcommunity Week. "La finanza non è una cosa astratta e ha bisogno, sul piano politico, di risposte chiare e concrete", ha detto Passera.
Potrebbe dunque essere questa una chiave di lettura per interpretare quella che è una vera e propria crisi della finanza moderna e che si articola su almeno tre fronti.
C'è quello bancario, settore che tra regolamentazione, tecnologia e cambiamento del mercato è ancora in cerca della soluzione più efficace per restare operativo e trovare il proprio posizionamento.
Ci sono i fronti politici, sia quello nazionale che quello europeo, i quali sono ormai intrecciati con la finanza in una maniera talmente profonda che l'azione dell'uno porta a una reazione dell'altro e non sempre prevedibilmente uguale e contraria.
Infine ci sono le imprese, tirate in ballo nel dibattito pubblico quali unici soggetti in grado di sostenere la crescita vera ma che sono strette tra la crisi delle banche, che hanno quasi chiuso i rubinetti del credito, e l'incapacità ? o l'impossibilità ? di accedere ad altri tipi di risorse per crescere. Un'impasse che ha portato a una perdita di fiducia della finanza.
Questa è la parola chiave, fiducia. Dire che il mercato "siamo noi" o che la finanza sia qualcosa di reale e concreto significa infatti sottolineare che per far andare avanti i meccanismi finanziari occorre che ci sia fiducia. Ne hanno bisogno le banche, soprattutto dopo gli eccessi che hanno provocato la crisi del 2008, ne hanno bisogno l'euro e l'Europa se intendono sopravvivere e ne ha bisogno tutto il sistema.
Come recuperare questa fiducia è probabilmente la sfida più grande della finanza del futuro.
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