Emilia "rossa" affaire Monari...

 

la casta rossa


Ipse dixit


 

Paolo Giardini


 

Per trascorrere due notti fra il 28 e il 31 Luglio 2011 nell'albergo a 4 stelle 'La Bussola' di Amalfi, i consiglieri regionali PD Monari e Montanari si son fatti rimborsare 800 euro di spese alberghiere. Il Montanari, interpellato in merito ha risposto: «Ero a lavorare, era un'attività perfettamente consentita dalla legge. Era un seminario di area democratica». L’abbondanza del verbo essere, sia pur coniugato all’indicativo imperfetto, fa intuire che lui “è” un lavoratore. E una riunione di partito in famosa località balneare in alta stagione rientra nel suo “lavoro” retribuito.


 

La coppia di lavoratori itineranti, però, aveva speso ancor più, 900 euro, per recarsi a quell’albergo dall’aeroporto e tornarvi con un’auto presa a nolo con autista. Forse in Campania le linee di trasporto scarseggiano come a Cona e il servizio navetta offerto dall’hotel La Bussola non regge il confronto col ‘servizio limousine’ scelto dal duo. Poiché i giornali riferiscono che per quella tratta il trasporto a/r con auto e autista costa un quarto di quella spesa, vien da pensare che la differenza sia dovuta all’esclusiva dell’auto con autista, rimasta ad Amalfi a disposizione dei due stacanovisti per non sottrarre al lavoro i tempi morti dei trasporti. Speriamo che ai vertici del partito non venga lo sghiribizzo di allestire seminari a Tokyo o alle Seychelles (o a Cona), che certi sgobboni non esiterebbero a farci pagare il nolo di bireattori executive pur di non perdere minuti preziosi al “lavoro”.


 

Hanno chiesto al paffuto consigliere Montanari come mai la scelta del servizio limousine dalla spesa così esagerata, ottenendo questa risposta: «Nessuna limousine, solo una normale auto con conducente».Come dire: compro uno e pago tre. Poi la franca precisazione:«Non sono mai salito su una limousine. Chi mi conosce sa che non “è” il mio modo di vivere e di operare. Sono andato su un’auto a noleggio con conducente. La cifra riportata dagli organi di informazione non la conosco». Giusto. Perché conoscerla? Noblesse oblige. Una lezione di stile. E una profonda testimonianza di frugalità senza badare a spese che deve aver commosso il sindacoTagliani se si è sentito in dovere di comunicare urbi et orbi: «Roberto Montanari è persona seria e onesta». Ma è un eccesso di zelo, chissà se Montanari lo gradisce. Perché pochi metteranno in dubbio che lui non sia mai salito su una limousine, come pochi prenderanno per oro colato quello che dice Tagliani, trattandosi dello stesso signore che ha venduto la rete municipale gas di Ferrara per un decimo del suo valore, che asserì di un “piano neve” ben funzionato nonostante fosse risultato un fiasco colossale, che dichiarò il sicuro allestimento in Corso Giovecca di una Casa della Salute aperta 24 ore su 24 per 7 giorni su 7, che smentì la dichiarazione del Questore sulla situazione grattacielo fuori controllo proprio mentre il convulso incalzare dei fatti confermava ancor più il giudizio del Questore, e tante altre inverosimili cose ancora.


 

*Nota di Marco Cremonini, Como Neuchatel...  invece, al di là del puntuale ottimo articolo di Giardini  (a Ferrara la stampa è davvero provincialoide, la sua firma ufficiale farebbe audience non stop), quasi perfetto, molto probabilmente il compagno Montanari, vittima del collega bolognese...  Spesso Ferrara fa da parafulmine (tutta la storia di Cona Hospital anche in questa ottica a infra..rossi) ai diversamente onesti del PD bolognese.


E poi  certe dinamiche vengono sempre da certi neobelzebà di Botteghe.... Luminose.  Colpire il sobrio e onesto senza retorica Montanari troppo facile...