Pronta dunque `l’agenda Renzi´. Dal giorno dopo le primarie, se vincerà, «la legge elettorale passa alla Camera», ha preannunciato, e la riforma dovrà avere tre paletti: certezza del vincitore, garanzia di governabilità e di durata dell’esecutivo. E poi ancora riforme istituzionali, con il Senato che diventa delle regioni e le Province che possono restare, ma senza più oneri. «Si possono mantenere gli strumenti istituzionali, ma diventano organi senza indennità ed elezione diretta», ha detto. E poi il lavoro, «con la semplificazione delle regole». E la scuola «con il più grande piano di ascolto mai varato».
CONT LA STAMPA