Max non fa vita di partito. In Largo del Nazareno, sede del Pd, neanche si affaccia.
Corrucciato per come va il mondo, il sessantaquattrenne ex premier - oggi neanche più deputato trascorre la giornata in sdegnosa solitudine nello studio della sua Fondazione Italianieuropei , con lo sguardo su Piazza Farnese. Si è fatto e gli hanno fatto il vuoto attorno. Con l’ex segretario, Pier Luigi Bersani,ha sostanzialmente chiuso dopo l’affronto di non ricandidarlo in parlamento e l’incapacità dimostrata in primavera di fare il governo. Sulla sua cerchia, meglio stendere un velo: Velardi, Rondolino, Latorre, - i D’Alema boys dai crani rasati - lo hanno mollato per Renzi. Resterebbe Gianni Cuperlo sul quale conta molto per arginare Matteo l’8 dicembre, ma il condizionale è d’obbligo.Da un lato, Cuperlo marcia ormai da solo, dall’altro, per quanto saldamente comunista, è troppo filosofo per dare davvero battaglia a Renzi come intende darla lui.
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