lunedì 19 novembre 2018

Ferrara. Incontri di Bioetica a cura del Dottor Valerio Quadrini: intervista



Dall'ottobre 2018 al giugno 2019, è in corso la Rassegna periodica a cura del Dottor Valerio Quadrini, dedicata a questioni bioetiche a 360°, in ottica "neotradizionale" e essenzialmente antigenderistica e cattolica "contemporanea", politicamente scorretta. Non facile a Ferrara, si sa per questioni storiche, come ben sa anche l'ex Vescovo Negri.

La libera informazione, spesso soffocata nell'attuale ultima (in prospettiva forse in senso anche letterale) stagione cattocumunista, ha per abc il fondamentale ascolto di prospettive, comunque la si pensi, nientaffatto solo "reazionarie", ma bordo della democrazia ineludibie, se si parla infatti di dialettica democratica e non ideologia, non esorcizzabile o rimuovobile nel dibattito e "pensatoio" cittadino. A Ferrara presso la Parrocchia di Corpus Domini, Via Torboli 15. Per la rassegna Quadrini ha già parlato e discusso lo scorso Ottobre sul tema Bioetica o Bioetiche? Il problema della Verità e Persona o Individuo lo scorso e recente venerdì 16 novembre, sempre alle 21. Il 14 12, ore 21, focus su "Giustizia e Legge. Compatibiltà. Il dramma del dovere di obbedienza a leggi ingiuste. (R.G.)



D Quadrini, nuova edizione per le tue conferenze, lo scorso anno  di natura  bioetica, quest'anno?

Anche quest'anno le conferenze riguardano la bioetica, data l'ampiezza e delicatezza dei problemi che affronta, infatti come si desume dalle componenti il lemma riguarda la valutazione etica dei comportamenti concernenti la vita, e non solo dell'uomo, in tutti i suoi aspetti.

D- Quadrini, un approfondimento sui temi in programma?

Gli incontri di quest'anno sono strutturati come un corso. Infatti i primi tre incontri riguardano la definizione di bioetica e il problema della compatibilità delle varie bioetiche alla luce del concetto di Verità oggettiva, il secondo concerne la definizione dell concetto di persona e le sue conseguenze. il terzo valuta le leggi positive alla luce dei principi eterni del diritto naturale, come evidenziato da Sofoscle, Cicerone e San Tommaso d'Acquino,  il quarto il problema dell'aborto, il quinto la produzione industruale e la compravendita di essere umani. Il sesto la valutazione dell'omosessualità alla luce della lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, il settimo è una lettura, alla luce del diritto naturale della legge istitutiva delle unioni civili, l'ottavo l'analisi dell'ideologia di gernere (gender) e le sua implicazioni con il sistema scolastico e l'educazione dei bambini e dei ragazzi, l'ultimo sarà sui problemi del fine4 vita (dat ed eutansia

D- Quadrini,  Dio e la Scienza, in due parole,  conciliazioni possibili?

Scienza e Fede sono pienamente compatibili in quanto  la prima trova il suo fondamento in quella ragione che costituisce i  prambula fidei, il contrasto sorge quando la scienza, venendo meno alla sua struttura epistemologica, diventa scientismo, cioè ideologia, rinunciando a spiegare il come degli eventi per arrivare a spiegare il perché (compito primario della filosofia) che supera l'aspetto fisico della realtà con la metafisica.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che la scienza è uno dei sette doni dello Spirito  Santo






Mail priva di virus. www.avg.com

domenica 18 novembre 2018

GECOFE : Mercoledì prossimo 21 novembre riunione e il Neoliberismo

 

Da: Gruppo Economia Cittadini di Ferrara 
Ciao a tutti,
"...Il mondo dietro l'angolo è sempre più un mondo contrapposizione tra una decina di ricchi e una massa di poveri ma noi ci fermiamo alle analisi e lottiamo per la forfora nei capelli, lasciamo che il "There Is No Alternative" del neo liberismo prosperi ma siamo attenti alle virgole nei decreti dei Governi. Magari partecipiamo alla raccolta fondi per le catastrofi delle alluvioni mentre Draghi dice in conferenza stampa che il denaro della Bce non può finire..."
Noi ci vediamo mercoledì sera 21 novembre dalle 20.30 alle 22.30 con il seguente ODG:

- dalle 20.30 alle 21.30 accoglienza e ascolto richieste gruppo PGIT.
- dalle 21.30 alle 22.30 nuovi incontri e appuntamenti in programma


Vi ricordiamo che il ciclo di incontri "Economia e Democrazia" in programma all'Oratorio San Crispino di piazza Trento e Trieste, organizzato dal Gruppo Economia in collaborazione con l'Associazione Stampa di Ferrara, prosegue con Giovanni Fasanella il 05 dicembre alle 17.30 che presenta il suo libro "Il dossier Moro". Dialogheranno con l'autore, come sempre, Claudio Pisapia (Gruppo Economia) e Riccardo Forni (Assostampa).

Il libro rappresenterà un'ottima occasione per rivedere la nostra storia dal dopoguerra fino al tragico episodio dell'uccisione dello statista democristiano nel 1978.
 
Claudio Pisapia

Sede G.ECO.FE
Via Ravenna, 52 - 44124 Ferrara
(ingresso dal retro in Via Ferrariola) c/o C.S.V. Agire Sociale
FERRARA



Mail priva di virus. www.avg.com

FERRARA, Maisto, il 4 novembre e la Grande Guerra Futurista censurata dall'Assessore e dal PD...


Venerdì sul Resto del Carlino,  il vice sindaco e assessore alla cultura è tornato sulle polemiche del IV Novembre scorso, da più parti accusato di un comizietto elettorale.  Naturalmente ha negato tutto, ma anche altri e ben altre le questioni che -   nel non detto del suo discorso e anche in quel che ha detto strutturalmente, dovrebbe sollevare: su queste dinamiche la solita stampa local lacunosa.
Semplicemente, al di là delle stesse polemiche pretestuose e strumentali post , l'azione stessa situazionista del leader della Lega pseudoscandalosa (e infatti nessun reato penale, quindi nessun vilipendio istituzionale!),  Maisto con il suo peraltro indubbio comizio, ha ancora una volta dimenticato che in quanto vicesindaco secondo  persino i protocolli   doveva parlare  a nome di Ferrara che comprende tutti i cittadini ferraresi, anche quelli dell'opposizione...   Invece ha  nella sostanza  parlato in nome della Giunta PD al potere e quindi  solo di una parte dei ferraresi elettori ...
Di più,   dalle sua parole soltanto  una retorica ben nota  veteropacifista, dimenticandosi, che la prima guerra mondiale fu una guerra  anche come d'indipendenza per l'Italia e che storicamente ebbe un significato assai più complesso: anche se guerra, anche positivo:  ad esempio la proprietà emergente della modernità del nuovo secolo  in Italia,  una Italia assolutamente ancora passatista e arcaica, nonostante lo stesso Risorgimento di cui  - come accennato-  la Grande Guerra fu il completamento! oppure quella guerra, sempre nel nuovo spirito della modernità  sconfisse e archiviò l'Impero Asburgico  e nel sottomenu solo apparente, frenò il già  potenziale espansionismo tedesco,  quasi Hitler rinviato di 15-20 anno, contrariamente a quel che credono ancora molti storici obsoleti (il contrario, non la grande guerra con le sue giuste sanzioni ai tedeschi di Versailles a medio-lungo termine generò il nazismo stesso..).  E persino la Rivoluzione d'Ottobre  fu un esito positivo, almeno potenziale proprio del I Conflitto mondiale.
Insomma, la  Grande Guerra, piaccia o meno, fu l'ultima guerra anche positiva,  riscrivere la storia in  nome del successivo Divenire storico che ha cambiato completamente di segno - solo negativo alle guerre (ma fino ad un certo punto..), è come condannare qualche Medico nella prima guerra mondiale perchè non curava i pazienti neoplastici con l' Immunoterapia.  
Insomma il Maisto  non sa un C di storia o quasi.
Infatti, arduo dire, per la difesa del pianeta intero dal terrorismo islamico se inutili (contradditori risultati o meno) le  varie  Guerre  "umanitarie" (senza alcuna retorica alla rovescio..) in Iraq o Afaghanistan o in Kossovo.
La pace assoluta  in realtà di certo solito pacifismo, è  una realtà pericolosa.
Più nello specifico e anche personale, ma oggettivamente oggettivo culturale  anche local, Maisto spieghi certa ennesima censura local  verso ad esempio un eBook La Carmelina  a cura del sottoscritto  La Grande Guerra Futurista.. , uscito nel 2015,   focus proprio la Prima Guerra mondiale, compreso ..il 1918 e  il 4 novembrea  più voci con interventi di autori  tutti o quasi di  certa fama almeno nazionale:  minimizzata da stampa local, non da quella nazionale  vedi link in fondo, ma vero,  c'era un appendice su Italo Balbo  ma attinente eccome.  Facile sospettare il perchè della censura, in 4 -5 anni,  a  Ferrara  parecchie iniziative sulla  Grande Guerra,  ignorato totalmente il  contributo di livello nazionale du cui sopra...

Centosei anni fa, con il famoso Manifesto nasceva il Futurismo, prima avanguardia artistica e culturale della storia, che rappresentò un nuovo modo, inusitato, di approcciarsi non solo all'arte, ma alla vita stessa.

Oggi, memore di questo grande passato senza per questo essere passatista
, in quanto crediamo anche disposto a seguire il proclama di Marinetti, ossia di cestinare gli uomini che furono, il movimento Neo-Futurista sale nuovamente agli onori delle cronache con una azzeccata pubblicazione nel centenario dell'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale ed in memoria di Italo Balbo trasvolatore, indimenticato ed indimenticabile orgoglio nazionale.
L'opera giustappunto intitolata La Grande Guerra Futurista (Wold War I, Centenario 1915-1918) Italo Balbo trasvolatore: Futurismo o Fascismo? (disponibile in ebook) edita da La Carmelina Edizioni e curata dallo stacanovista del Neo-Futurismo nostrano Roberto (Roby) Guerra, vero e proprio catalizzatore di cultura in quel di Ferrara, vede la collaborazione di più teste pensanti della cultura neofuturista e neofuturibile nostrana, tra cui Graziano Cecchini papà del Rosso-Trevi, Vitaldo Conte, Sandro Giovannini, Paolo Melandri, e Antonio Saccoccio, coadiuvati nell'impresa da giovani e meno giovani, navigati lupi di mare e enfants terribles dell'avanguardia italica, tra cui il giovane rampante Luca Siniscalco.
L'opera è architettata in una serie di brevi e godibili saggi, che

consegnano al lettore un fervido e coinciso ensemble di ciò che fu, di ciò che è e di ciò che sarà l'Avanguardia (Da Marinetti a Tzarà, a Dalì, alle folle lisergiche di Woodstock, allo sputnik, ai sogni transumanisti), processo che ha visto un inizio con il Manifesto del 1909, ed un battesimo di fuoco nelle trincee di guerra, che ha accompagnato l'Italia durante gli anni controversi del Fascismo, ma che con contaminazioni e variazioni sul tema attinenti al tempo e allo spazio ha fatto proseliti in tutto il mondo e ancora oggi a più d'un secolo continua ad ispirare i cuori e le menti di nuovi Ulisse dell'arte, della cultura, della vita.   di GIOVANNI  BALDUCCI



Mail priva di virus. www.avg.com

Video di Sgarbi a terra. Il parlamentare presenta una denuncia contro “Viterbo News”





Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa)  
Video di Sgarbi a terra. Il parlamentare presenta una denuncia contro "Viterbo News"

Roma - Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera, ha sporto denuncia contro il sito "Viterbo News 24" che, commentando un video goliardico in cui Sgarbi viene ripreso sdraiato a terra, ha avanzato il sospetto che fosse ubriaco.

 "Essendo pressoché astemio, non avendo mai bevuto, ed ebbro soltanto di libri - dichiara Sgarbi - ritengo offensiva, perché totalmente falsa e tendenziosa, la ricostruzione  di www.Viterbonews24.it di una serata (il 9 novembre) in cui ho ricevuto un premio di lunga tradizione ,"Giusta causa", in palazzo Brancaccio a Roma, e di un viaggio notturno verso Tarquinia per partecipare ai funerali di Omero Bordo, nel Duomo, dove ho pronunciato un'orazione funebre, severa e commossa, di cui non ho letto traccia.
Le registrazioni in mio possesso di tutti i momenti della serata, del viaggio e del rito funebre, consentono di accertare la verità smentendo totalmente l'articolo della testata viterbese.
Per questo ho deciso di sporgere denuncia contro il giornale e i commentatori che mi hanno gratuitamente insultato"

l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)




--


[Marco Vannini] Novità in libreria - Novembre 2018



Da: Marco Vannini  

Sono in libreria...

Hans Denck: Scritti religiosiHans Denck: Scritti religiosi, Lorenzo de' Medici Press, pagine 90, euro 12,00
Questa che presentiamo, a cura di Marco Vannini, è la prima traduzione italiana degli scritti di uno dei personaggi più significativi della storia religiosa tedesca dei primi del XVI secolo.
Nella sua breve vita (1500 ca.-1527), Hans Denck fu infatti  testi­mone ed attore importante in quel periodo cruciale in cui stava nascendo la Riforma protestante. L'umanesimo di origine italiana, in­sieme alla lezione filologica di Erasmo, avevano messo in crisi non solo la credenza tradizionale, ma anche, e soprattutto, la fede nella Scrittura secondo la "lettera". L'umanista cristiano Denck combatte perciò l'i­pocrisia dei riformatori, che si appoggiano su questo o quel passo della Scrittura, mettendo da parte i passi di significato opposto, incapaci di cogliere il vero come l'intero perché privi di comprensione secondo lo spirito. Per lui, la salvezza si può avere "senza prediche e senza Scrit­tura", giacché dipende da una conversione interiore, apertura alla luce divina, nella rinuncia a ogni "appropriazione", owero a ogni forma di egoità, in conformità con la lezione della mistica medievale, e in parti­colare del Libretto della vita perfetta (alias Teologia tedesca), tante volte citato.
La precocissima morte impedì a Denck di diventare uno degli espo­nenti principali della storia religiosa di quegli anni, ma già questi suoi Scritti religiosi dimostrano come la moderna libertà di fede e di pensiero trovi la sua origine nell'apporto comune di filologia e mistica.
Marco Vannini è il maggior studioso italiano della mistica tedesca, pre- e post-protestante, traduttore di Eckhart, della Teologia tedesca, di Valentin Weigel, Sebastian Franck, ecc. In questa stessa Collana ha pubblicato Con­tro Lutero e il falso evangelo (2017) e curato (con Giovanna Fozzer) Seicento distici di sapienti di Daniel von Czepko e Il pellegino cherubico di Angelus Silesius (2018).

Sabina Moser: Essere nell'eterno per vivere nel tempo. Gli Sabina Moser: Essere nell'eterno per vivere nel tempo. Gli "Scritti di Londra" di Simone Weil, Lorenzo de' Medici Press, pagine 120, euro 12,00
Il compito che l'autrice di questo saggio si è proposto è di mostrare il persistere fino al nostro tempo dei mali sociali, morali e culturali che nella prima metà del Novecento avevano. determi­nato la crisi irreversibile della civiltà europea e che Simone Weil si era impegnata a mettere in luce, suggerendone altresì correttivi germinati in lei da tutt'altra ispirazione rispetto a quella di cui quei mali erano ef­fetto, vale a dire la fede nella forza, osservata come principio primo della convivenza umana[ ... ]. E nel breve periodo ultimo, trascorso a Londra come impiegata del governo francese in esilio, che ella ha espresso un pensiero politico giunto a piena maturazione [ ... ].
Sabina Moser si è impegnata a estrarre da quegli scritti quanto può aiutare a leggere criticamente il presente, sottraendolo alla deriva dei fatti compiuti, all'inerzia della caduta in un presente avulso da una reale coscienza storica e da una visione a cui ispirare l'agire. Ben venga, dunque, l'invito a riprendere in mano gli Scritti di Londra, saran­no comunque e quanto meno un viatico per sottrarsi all'istupidimento".
(dalla Nota introduttiva di Giancarlo Gaeta)
Sabina Moser (Firenze, 1961) è impegnata da anni nello studio del pen­siero di Simone Weil, sul quale ha già pubblicato: Simone Weil. Lezioni di filosofia (in: S. Weil. Scendere verso l'alto, a cura di G. M Reale, Campanotto 2008); Uno sguardo nuovo. Il problema del male in Etty Hillesum e Simone Weil (con Beatrice Iacopini) San Paolo 2009; La fisica soprannaturale. Si­mone Weil e la scienza, San Paolo 2011; Il "credo" di Simone Weil, Le Lettere 2013; Simone Weil, L'attesa della verità, Garzanti 2014.